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09/10/2016 - 03:56

Rivivi la grande regata iin diretta LIVE: 1758 iscritti e 20 nodi di Bora

Barcolana video replay

Un grande finale per una bellissima edizione di Barcolana. Ben Ainslie: "Mai fatta una regata con 1700 barche! Pelaschier grande finnista". RIVIVI LA DIRETTA STREAMING 


RIVIVI TUTTA KLA BARCOLANA 48: LA DIRETTA VIDEO INTEGRALE - VAI ALL'INIZIO DAL MINUTO 47'11"


Gabriele e Furio Benussi hanno vinto la 48.a edizione della Barcolana a bordo di Alfa Romeo, Maxi di 72 piedi, compiendo il percorso in 59’59’’. I due velisti triestini “doc” hanno tagliato per primi il traguardo della regata più affollata del mondo, disputatasi oggi a Trieste, con 1758 barche al via e vento di Bora tra i 15 e i 25 nodi. Per la nona volta secondo al traguardo lo sloveno Mitja Kosmina, con Maxi Jena Tempus Fugit, partito in testa ma poi messo all’angolo dai fratelli Benussi nella lunga bolina del terzo lato. Terzo posto per Pendragon di Lorenzo Bodini, quarta posizione per Mrs. Seven, il bellissimo Southern Wind 100 dell’imprenditore Claudio de Eccher con Alberto Bolzan al timone e il sindaco di Trieste a bordo. In regata anche e soprattutto Sir Ben Ainslie, ospite di Land Rover e del presidente di illycaffè Andrea Illy, che ha regatato a bordo di Ancilla Domini Prosecco DOC nel più pieno spirito della Barcolana, alternandosi al timone con Mauro Pelaschier e chiudendo in 14.a posizione. A bordo con lui anche il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri di Genola.

La regata, partita alle 11.30 (un’ora dopo il previsto, per aspettare che la Bora calasse e rendesse l’evento una festa bella per tutti) è durata poi tutto il giorno, con gli scafi arrivati fino al tardo pomeriggio, le Rive gremite di pubblico e una Trieste bellissima, dolcemente spazzata dalla sua Bora.

SIR BEN AINSLIE 
La Barcolana di Sir Ben è iniziata alle quattro del mattino in Inghilterra, con la partenza a bordo di un aereo privato che lo ha condotto a Trieste: poi la corsa in gommone e la partenza a bordo di Ancilla Domini, i primi minuti passati in falchetta ad ammirare la partenza, e poi dritto al timone, al fianco di Mauro Pelaschier. Ancilla, i suoi numerosi ospiti a bordo e Ben chiudono in 14.a posizione, ed è tanto l’entusiasmo del velista inglese, alla guida del consorzio di Coppa America Land Rover BAR, pronto a riportare la Coppa a casa, in Inghilterra: “La Barcolana è una regata fantastica – ha commentato Sir Ben Ainslie – non mi era mai capitato prima di vedere 1700 barche sulla stessa linea di partenza. Una delle regate migliori alle quali abbia mai partecipato: uno spettacolo fantastico”.

I VINCITORI DEDICANO LA VITTORIA AI GENITORI 
Mai entrare nelle questioni di famiglia, ma Gabriele e Furio Benussi non regatavano più assieme da dodici lunghi anni. “Ruggini” che si sono sciolte oggi, in una liberatoria quanto simbolica vittoria della Barcolana. “La nostra vittoria vale doppio – hanno dichiarato Furio e Gabriele, rispettivamente timoniere e tattico di Alfa Romeo – è una vittoria di famiglia, ed è soprattutto una vittoria di triestini alla Barcolana. Non abbiamo un armatore alle spalle: per questa regata abbiamo costruito un progetto, abbiamo avuto la fiducia di tanti sponsor, e per questo vincere così è doppiamente bello”. Poi c’è il terzo motivo di gioia: aver battuto in un serrato duello Maxi Jena. “Sapevamo di avere più difficoltà contro Kosmina durante il primo lato – ha spiegato Gabriele Benussi – ma sapevamo anche che la nostra barca era più performante di bolina, così nel lato verso Miramare li abbiamo tenuti sottovento e schiacciati, tanto da non farli rientrare più in gara”.

LA GIOIA DEL PRESIDENTE GIALUZ
Il Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, è raggiante: “È stata una straordinaria Barcolana: la grande festa di Trieste è possibile grazie alla passione di 25mila velisti in mare, di una società velica che lavora un anno e di una città e un’amministrazione regionale che credono fortemente nell’evento. Grazie al nostro main sponsor Generali, grazie a tutti coloro che ci supportano e un ringraziamento particolare alla RAI, che quest’anno ha parlato di Barcolana a 360 gradi, tra sport, cultura del mare e intrattenimento. Questa sarà ricordata come una delle più belle edizioni di sempre: la Bora è tornata decisa a dare valore al nostro bellissimo evento e la regata ha chiuso dieci giorni di grandi emozioni, spettacoli e tanto pubblico a terra e in mare. Si concretizza da oggi il nostro sogno, l’obiettivo di costruire un grande Festival del Mare a Trieste”.

RAI, GRANDI NUMERI 
La Rai ha supportato la Barcolana sull’intera filiera dei canali a disposizione. Le dirette di Lineablu (Rai1) e Raisport1 sono state supportate da quelle di Rainews24, Tgr e Tg2 che ha realizzato servizi informativi e anche con Costume&Società. Di grande impatto l’apporto di Radio2, l’emittente ufficiale di Barcolana che, con la voce di Paolo Labati, ha regalato l’aria triestina agli ascoltatori attraverso gli interventi in Cartepillar, Ovunque sei, KGG, l’Italia nel pallone ed Ettore. Anche Radio1Sport ha raccontato il pre e post Barcolana nei programmi di informazione sportiva così come Isoradio che ha proposto al pubblico interventi in diretta ed interviste.


PREVIEW VIGILIA, CHE REGATA SARA', I FAVORITI
Premessa: è una Barcolana senza super-barche o "mostri" da regata assoluti protagonisti, o vincitori annunciati. Tante assenze importanti anche tra i velisti di grido, triestini compresi. Tecnicamente è una Barcolana dal tono minore, eppure... La lotta per il successo è più incerta e il gruppo di papabili per la vittoria assai più ampio. Risultato: ci sarà da divertirsi. In acqua, se siete su una delle circa 1800 barche iscritte, e a terra, se volete seguire la festa da uno degli spot panoramici lungo le rive o sulle colline, in televisione (diretta Rai Sport 1) o sul web (streaming sul sito della Barcolana). Ecco una guida ragionata a barche e velisti da seguire con attenzione.
 
I FAVORITI-1: ALFA ROMEO SHOCKWAVE
Tre barche sembrano avere qualche chance in più, emergono dalla flotta: Alfa Romeo (Shockwave), il maxi 72 piedi (22 metri) di Furio Benussi (team Fast & Furio) che ha navigato da La Spezia per arrivare alla Barcolana. Si tratta del plurivittorioso Schockwave di Neville Chrichton, una barca che in una Barcolana può fare la differenza, un po' come Robertissima III lo scorso anno. Questa è la scommessa di Benussi e dei suoi.
 
Furio Benussi è il timoniere, e ha annunciato last-minute la clamorosa riunione col fratello Gabriele che farà il tattico. E poi: Andrea Straniero alla randa, Matteo Stroppolo Pit 2, Giulio Giovanella Prua 1, Jacopo Ciampalini Trimmer, Ettore Mazza Prua 2, Alberto Bicci Carro randa, Massimo Fiorito Grinder, Nicholas Brezzi Grinder, Andrea Bussani Tailer 1, Massimo Signorelli Grinder, Luca Antonazzi Grinder, Alberto Rossi Grinder, Andrea Visentini navigatore, Bill Newkirk Pit 1, Reggie Cole Comandante, Peter Kingsbury Ing. Sistemi, David Byrne Sib Trimmer, Edoardo Natucci Capo Grinder.
 
Ecco come si presenta la sfida di Fast and Furio Sailing Team con Alfa Romeo: "Questa start up nasce con l’idea di far comprendere e promuovere, non solo nel mondo della vela, l’importanza del lavoro di gruppo, della sinergia tra le persone e di come con l’azione collettiva dei suoi membri si ottengano risultati maggiori rispetto all’azione dei singoli. Fast and Furio Sailing Team ambisce a diventare il mezzo per veicolare questo importante messaggio adesso e nel futuro.
 
"La filosofia del progetto, - sottolinea Benussi - è proprio quella di lavorare e far crescere le giovani generazioni. Un progetto a 360 gradi. Non solo in mare ma anche a terra, a livello imprenditoriale e di organizzazione di eventi". 
 
Quest’anno il Fast and Furio Sailing Team si pregia dell’onore di avere come commodoro il vincitore della prima Barcolana: Piero Napp. Nel 1969 vinse, con Beteljeuse, la prima edizione della storica regata velica triestina. Da allora non manca mai all'appuntamento, partecipando con uno dei suoi rimorchiatori, il "Pegasus", che da decenni offre ospitalità alla Giuria."
 
I FAVORITI-2 MAXI JENA TEMPUS FUGIT
Tra i favoriti va messo d'autorità anche Maxi Jena Tempus Fugit, il Maxi di 80 piedi (25 metri) con equipaggio tutto croato, timonato dall'inossidabile Mitja Kosmina (una vittoria alla Barcolana 2009 e una serie infinita di secondi posti). Presente ininterrottamente dal 2002. Tuttavia questo Maxi correrà con il guidone dello Yacht Club Hannibal di Monfalcone, sodalizio che quest'anno ha festeggiato i 50 anni di vita. Secondo alle spalle di Robertissima anche nel 2015. La barca si presenta con una nuova livrea azzurra, nuovo sponsor, e molti ulteriori lavori di alleggerimento, inserimento di carbonio, estremizzazione della kanting keel, allungamento a dismisura del bompresso. Tutto in chiave Barcolana. Una cosa è sicura: Maxi Jena renderà la vita difficile a chiunque.
 
Al timone ci sarà l’eclettico Mitja Kosmina (olimpionico F.D. a Barcellona 1992), alla tattica Gašper Vinčec (olimpionico Finn ad Atene 2004 e Pechino 2008), come Tailer Tomaž Čopi(olimpionico 470 ad Atlanta 1996, Sidney 2000, Atene 2004 e ora tecnico della nazionale slovena), alle volanti il progettista Andrej Justin e Hinko Golias, alla randa Enrico Zennaro (8 titoli modiali, 4 europei e 9 italiani in diverse classi), i membri dello Yacht Club Hannibal Loris Plet, navigatore e randista, Stefano Visentin e Marco Perla bowman, Federico Dal Zompo tailer, Andrea Barberis pitman.
Completeranno l’equipaggio Marco Furlan, Hinko Golias, Lucio Fafangel, Mirko Sardoc, Boris Koniuah, Romano Foggia, Massimo Hrovatin, Diego Ieresettig, Marco Steffè, Rok Poropat, Alessandro Frizzarin e Fabio Samsa.
 
I FAVORITI-3 PENDRAGON
La terza barca di primissima fascia può essere Pendragon, altro Maxi di 72 piedi, armata da Giorgio Pitter e Lorenzo Bodini, con il fratello Marco olimpici sulla classe Tornado a Sydney 2000, a bordo anche Andrea Caracci (navigatore oceanico), Mauro Marchesan randa, Luca Pepi tailer, Giovanni Boem tailer, Ciro Di Piazza prodiere, Andrea Serpi prodiere, Edoardo Mazzucco drizzista, Franco Sartori albero/drizze, Francesco Agostini drizzista, Gianluca Coltro grinder, Igor Vignotto grinder, Rudy Vignotto grinderNicola Paoleschi volanti, Olaf Rebulla volanti
 
CHI PUO' INSIDIARLE PER IL PODIO
Come detto, però, non sarà facile che queste tre favorite riempiano davvero il podio: molte rivali sono vicine, a cominciare dai tre Farr 80 ormai presenza fissa alla Barcolana: Ancilla Domini di Andrea Illy con Mauro Pelaschier al timone, avrà l'onore e l'onere di ospitare a bordo Ben Ainslie. Pare che l'intenzione di Mauro sia di fare la partenza e poi cedere la ruota a Mr. Record di medaglie olimpiche. Vedremo cosa ne uscirà: Ancilla corre pur sempre in classe crociera ed è molto pesante. Idrusa Calvi Network dei fratelli Montefusco più che una barca è una lunga storia d'amore. Presa con l'obiettivo di usarla due o tre anni e poi rivenderla. Sandro e Paolo sono alla decima Barcolana di fila, e l'esperienza conta molto. A bordo anche Roberto Ferrarese. La terza "gemella" (in realtà sono diversissime per allestimenti e dislocamento) della serie dei Farr 80 è Cartubi Weddell affidata ad Andrea Nevierov, uno che venderà cara la pelle...
 
La più grande in gara è Mrs Seven, Southern Wind 100 (30 metri) del Presidente dello YC Portopiccolo, Claudio de Eccher con Alberto Bolzan tattico e Stefano Spangaro skipper. Se la Bora dovesse soffiare gagliarda, potrebbe dire la sua. C'è il Chica Boba che fa sempre la sua figura, c'è il VOR 70 Green Dragon con bandiera austriaca, c'è il vecchio OurDream Rigoni di Asiago, sempre molto in ordine con lo skipper Massimo De Luca, c'è il 60 piedi Shining sempre presente, c'è Unipol Sail, il TP52 di Giorgio Martin timonato da Andrea Micalli. Sempre dalla scuderia di Portopiccolo arriva Anywave, 65 piedi con canting keel firmato German Frers, timonata da Alberto Leghissa. E c'è ancora da fare attenzione a Molo Longo TuttaTrieste, il 55 piedi da regata pura del team croato guidato dal timoniere Rajko Kujunzdzic. Senza dimenticare cosa stava per combinare Magia Brisol, RC44 di Marino Quaiat, due anni fa stava per battere Esimit Europa 2, anche se complice la bonaccia...
 
Tra quelle indicate finora ci sarà il vincitore assoluto della Barcolana 48. Ma come sempre vinceranno tutti, a cominciare dalle favorite di raggruppamento, oppure si vincerà per la capacità di attrarre tifosi e amici, di comunicare. A cominciare dal Moro di Venezia, il classe Coppa America della sfida italiana più bella, quella del 1992, che non vincerà ma resta un sogno di barca e di vela. O come il Give Me Five, l'Arya 41.5 piedi, a bordo varie atlete ex olimpiche: Giulia Pignolo, Chiara Calligaris, Giovanna Micol, Paola Protopapa (anche canottiera), Marta Zanetti (Paralimpica della vela a Rio 2016) e Francesca Clapcich (olimpica della vela a Rio 2016) , le tuffatrici Ibolya Nagi e Noemi Batki (reduci da RIO 2016), la fondista Gabriella Paruzzi e la sciatrice Daniela Merighetti. E occhio al grande Grifone V Fiamme Gialle, 90 piedi (28 metri) di linee classiche.
 
Da vedere Chandra, elegantissimo 56 piedi (interamente in legno lamellare) di Marco Furlan, timonato da Andrea Casale, o Elca, storico Grand Soleil 50 giallo (sul quale ha iniziato la carriera velica Vasco Vascotto), armatore Carlo Naibo, avrà a bordo l'olimpionica azzurra di Golf a Rio 2016, Giulia Sergas. Saranno poi in regata ben 12 solitari in Barcolana sui Mini 650. Una novità che parte contagiosa. Per non parlare dei Meteor, delle Passere, dei 5 metri, delle centinaia e centinaia di scafi di ogni tipo, il tessuto connettivo della regata, l'anima della Barcolana e del suo spirito inclusivo e festaiolo.

LA LISTA COMPLETA DEGLI ISCRITTI QUI


VIDEO: LA BARCOLANA 2015 IN 3 MINUTI

Commenti

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