ljs62, sei di fatto anonimo, come anonimo è il post su sailinganarchy al quale ci hai rinviato, e che ho letto. La vicenda - se fosse vera - integrerebbe dei veri e propri reati sportivi e non, quindi ci andrei molto piano. La qualifica formale di una "disabilità" viene assegnata da apposite commissioni e ratificata dalle federazioni sportive di appartenenza e dal CIO, oltre che dai comitati paralimpici. insomma una bella strada per fare solo una "bravata"... Senza considerare che, in attesa degli sviluppi che comunque seguiremo e dei quali vi daremo conto su Saily, Dee Smith ha le sue difficoltà sul 2.4, e resta una storia esemplare quella del carattere e della passione per la vela servite per uscire dal tunnel della malattia. Non ci sono santi nè mostri, solo uomini.
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:11