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A COMMENTO DELLA FINN GOLD CUP PUBBLICHIAMO QUANTO POSTATO SU FACEBOOK DA FILIPPO LA SCALA, DINGHYSTA E VELISTA SUPER-APPASSIONATO, CHE STA SEGUENDO IN PARTICOLARE LA CAMPAGNA DI GIORGIO POGGI. LA SUA ANALISI MERITA ATTENZIONE --------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------FINN GOLD CUP - IO A TAKAPUNA C'ERO... Per commentare una regata bisogna averla vista con i propri occhi, non accontentarsi della lettura dei risultati di alcuni partecipanti (gli italiani), senza analizzare quelli di altri atleti (in alcuni casi molto titolati). Oppure farsi ispirare dalle valutazioni espresse da taluni, magari attorno ad alcuni bicchieri di birra, che hanno una personalissima visione della vela. Io a Takapuna c'ero e ho visto tutte le prove molto da vicino. Le condizioni di vento (medio-leggero) sono state molto diverse da quelle attese (ventone) e per le quali si erano preparati tutti atleti. Anche le glorie locali del Finn hanno avuto difficoltà ad interpretare il campo di regata, non raggiungendo risultati all'altezza delle aspettative (Murdoch fuori dal podio, Josh Junior addirittura 14^). ll danese Jonas Christensen, già campione del mondo e medaglia d'argento a Londra (a pari punti con Aislie!) ha chiuso 18^, 20^ il croato "Bambi" Gaspic, due volte olimpico, campione europeo in carica, (per fare gli esempi forse più eclatanti), entrambi dietro l'uruguaiano Foglia, ultimo dei qualificati a Rio 2016... Anche loro, se non avessero guadagnato il posto per le olimpiadi al mondiale di Santander l'anno scorso, non si sarebbero qualificati. Foglia è sicuramente un bravo velista, ma a Takapuna ha goduto della tranquillità di chi poteva osare regate estreme, sapendo che per lui la qualificazione continentale era piuttosto prevedibile contro un unico avversario, l'Argentina, che ha chiuso il mondiale 53^, con finnisti ancora giovani, senza esperienza (e probabilmente senza speranze di arrivare alle olimpiadi). Foglia poi non ha sofferto della competizione interna, essendo l'unico finnista uruguaiano in corsa per Rio. Gli italiani a Takapuna, invece, hanno regatato anche per una classifica tutta tricolore, in vista dell'eventuale selezione da parte del DT della squadra olimpica Marchesini. Ma chi sono poi gli altri che si sono qualificati per Rio a questo mondiale? Innanzitutto l'olandese Potsma, già 4^, a un passo dal podio, a Londra 2012. Vincendo la medal race ha chiuso il mondiale 6^, ma dopo un inizio (27-29-23-5-34) che ha evidenziato le difficoltà del campo di regata. Poi l'estone Karpak e il greco Mitakis, entrambi già in regata alle ultime olimpiadi, velisti esperti e molto tecnici (i risultati parlano da soli). L'Italia ha tenuto dietro molte nazioni che hanno partecipato a Londra 2012 e che hanno regatato a Takapuna per la qualifica con velisti già olimpici e/o di talento (Spagna, Russia, Polonia, Turchia, solo per citarne alcuni). Senza l'introduzione delle nuove regole di qualificazione continentale, che penalizzano le numerose, competitive federazioni europee e danno una mano a quelle extra europee (a Qingdao la China ha staccato il biglietto per Rio con Lei Gong, finito 52^ a Takapuna, schierando 9 concorrenti su 10, contro un unico avversario iraniano...), l'Italia del Finn avrebbe già conquistato un posto per le prossime olimpiadi e adesso non staremmo neanche a parlarne. Certo, se l'Italia riuscirà comunque a qualificarsi (per il gioco delle rinunce, o sull'acqua, alla regata di selezione continentale a Palma di Maiorca nel 2016), la FIV potrà decidere di non mandare nessun finnista a rappresentare il nostro Paese. Ma a chi converrebbe? Così come a chi conviene parlare male dei finnisti italiani, che invece dovrebbero essere incoraggiati ed aiutati nel sempre più difficile cammino verso le olimpiadi, soprattutto nei prossimi 7-8 mesi, cruciali per arrivare ben preparati e nelle migliori condizioni per fare risultato a Rio? Dai ragazzi! Forza azzurri!