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Alessandro Turchetto (non verificato)

Non mi pare malvagia! Il criterio meno persone dietro le scrivanie, più velisti in mare mi pare un corollario dell'antico suggerimento dell'amm. Agostino Strulino "Arma e Vai!" Il criterio dei 70 anni non è però sostenibile, nè concettualmente nè legalmente: hanno ragione coloro che sono intervenuti precedentemente. Però, anche in questo caso, l'idea non è sbagliata, ha solo bisogno di un essere affinata: vediamo come. Il puro dato anagrafico non dovrebbe fare testo: meglio restringere il campo in maniera velicamente meritocratica, onde evitare che, come per esempio accade ora ed ancor peggio nel precedente Consiglio Federale, vi sono troppi ammiragli che ... non sono mai stati marinai oppure lo sono stati talmente tanto tempo orsono che si sono dimenticati tutto. Le cariche dovrebbero quindi essere riservate a chi ha partecipato a regate di livello negli ultimi quindici, forse venti anni! Per regate di livello, intendo quelle delle Classi Olimpiche, ritenendo per esempio idonei tutti coloro che si siano classificati nel primo 75 % al CICO, oppure nelle altre classi in cui vengono assegnati i titoli di Campione d'Italia - escludendo quelle minori dove il titolo rimane quello di campione di classe - limitando la qualifica ai soli timonieri (quelli che stanno in fila lungo le battagliole, non è detto siano velisti così esperti ... ) classificati nel primo 50 % . Conosco per esempio ex Consiglieri che non sapevano neppure le procedure di partenza ed importantissimi Ufficiali di Regata che non hanno mai regatato! E' così importante averlo fatto? Un dirigente deve essere stato un atleta? Forse no, ma con i criteri che ho indicato è sufficiente essere stati effettivamente parte dello sport della vela ed anche tra queste persone ci sarebbero tantissime persone dirigenzialmente validissime, oltre che inserite nell'ambiente. Sarebbe anche un modo per premiare delle carriere di veri sportivi, sebbene non campioni, per dare una possibilità a chi non può dedicare troppo tempo a campagne elettorali furibonde semplicemente perchè desidera ancora stare in mare e regatare e, tra l'altro per rilanciare i Campionati che, a quel punto, diventerebbero anche una sorta di pre - selezione dei dirigenti del futuro. Ultimissima - non farà certamente parte dello statuto - in tema di riforme il CICO avrebbe bisogno di qualcosa di ben più profondo di qualche ritocco, riportando i partecipanti alla centralità dell'evento, praticamente il contrario di quello che è accaduto a Formia ed in parecchie altre edizioni ...