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Franco Lacqua (non verificato)

Concordo pienamente sia con "pg" che con Fabio specialmente sul fatto che è fuori da ogni logica la previsione " deve essere uno sport che si consuma in breve, offre un frenetico show e propone sfide e prospettive sempre diverse. Lo sport insegue lo spettatore anziché educarlo come fatto finora". Già la divisione degli equipaggi "maschili" e "femminili" a suo tempo mi aveva fatto rabbrividire perchè la vela è sicuramente uno sport dove la divisione non dovrebbe esistere: deve essere la barca che si adatta all'equipaggio e non viceversa: Certo che se si scelgono delle Classi "monotipo-monopolio" si dovrà forzatamente fare delle divisioni.... basta però vedere i risultati di Giuli Conti nel "470" nelle regate "open" per capire che la parità è quasi raggiunta. Aggiungo poi che la ricerca assoluta della "velocità" esclude dal gioco la tattica...è come giocare a scacchi con un tempo limite di pochi secondi a mossa! E la vela è anche tattica; è uno dei pochi sport dove l'utilitaria può battere la fuoriserie..... Rimaniamo con i piedi per terra o meglio in acqua con la nostra corsa tra asini!