Ciao, Sergio. Le tue ultime parole per lo scambio degli auguri prima di Natale; con voce stanca mi hai detto "non telefonare, scrivimi un sms" e io te ne ho scritti, ma non hanno avuto risposta. Poi la notizia, quando un miglioramento ci aveva fatto un pò di coraggio. Ho passato con te in Consiglio venti lunghi anni e negli ultimi mi hai voluto tuo vice, poi ancora quattro con altro incarico. Ho inparato da te che anche nello sport è più importante lavorare in silenzio, piuttosto che parlare. Ricordo quando Beppe ti rimproverava vendendoti con il solito gelato gigante, quando riuscivi a leggere in cinque minuti venti pagine di Relazione, quando ti dilettavi di estraniare tutti gli altri presenti parlando in lingua "straniera" con l'amico Giorgio (ma ora se lo incontri non approfittare, ché li non si possono tenere segreti!). Ti ricordo con il tuo broncio da bambino in una lontana riunione di Cosiglio ad Anzio, ma anche raggiante dopo una vertiginosa gara con Pippo. Ti ricordo e ti ricorderò e se saremo ritenuti meritevoli dello stesso giudizio, avrò la gioia di incontrarti ancora. Adesso puoi mollare. Buon riposo, Sergio.
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03/10/2016 16:11