Sergio era un grande amico del windsurf, e, nel corso del suo lungo e illuminato servizio, non ha mai mancato di intervenire in modo sobrio ma efficace, sia approvando e migliorando le proposte che via via giungevano sul suo tavolo di lavoro, sia incoraggiando tutti coloro che, come volontari o professionalmente, puntavano a un ruolo assai più incisivo della tavola a vela all’interno dei non sempre facilmente comprensibili meccanismi federali.
Il primo elemento che associamo al ruolo giocato da Sergio consta nella crescita e nello sviluppo della Coppa Primavela e della Coppa del Presidente. Nata a metà degli anni Ottanta per l’Optimist, fu proprio Gaibisso a volere agli inizi del successivo decennio l’inserimento del windsurf, prima Mistral, poi Aloha e infine Techno 293. Ampliata ad altre classi veliche giovanili, la manifestazione rappresenta tuttora un unicum. Ci sovviene il “Presidente” (così lo chiamavano affettuosamente i ragazzini) partecipare alla sfilata con le varie squadre regionali e intrattenere il non facile uditorio formato da alunni delle elementari, con parole affettuose, di sostegno e sprone per chi stava iniziando un’attività che forse li avrebbe condotti a lusinghieri traguardi.
Ma Gaibisso, per il mondo della tavola a vela, è stato anche un eccellente e imprescindibile punto di riferimento normativo e organizzativo. Una trama abilmente tessuta fin primi anni Novanta, quando si cercava di ridare unità a un caleidoscopio assai frammentato e si trattava di riconoscere che i tempi erano cambiati, per consentire di elargire qualche rimborso spese agli atleti in occasione di alcune regate. Cardine della sua azione fu poi il 1997 in cui, grazie anche al suo impulso, fu implementata la classe Aloha. Agli inizi del millennio, Sergio – che nel frattempo era stato un artefice per il rafforzamento di un gruppo di lavoro specificamente dedicato alle classi delle tavole, dotandolo di un budget autonomo - fu uno dei registi della collaborazione fra le varie classi che ha portato alla creazione di quella filiera giovanile del windsurf che è stata la base di una teoria di medaglie conquistate nelle acque del mondo intero. Prima Mistral e Aloha, poi Techno 293 e RS:X, seguendo, sempre con la dovuta costanza e attenzione, tutte le problematiche inevitabili quando nascono nuove classi a subentrare alle precedenti, dagli statuti ai contributi per rinnovare l’attrezzatura. Sergio aveva anche un altro dono, non comune in chi gestisce a lungo posizioni di vertice. Personalità sicuramente forte e carismatica, era dotato peraltro di una sensibilità e di una umanità autentiche. Fedele a una visione globale e senza gerarchie delle problematiche veliche, non dimenticava l’attenzione al singolo. Era capace, vedendo lo scrivente da un palco o in una platea del pubblico, di scendere sempre a salutare e a stringere la mano, così come di inviare un pensiero augurale in occasione del compleanno o delle festività.
Come si dice nel mondo dei griot, quando muore un anziano è come una biblioteca che brucia. E Sergio Gaibisso è stata una vera enciclopedia della vela italiana e non solo. Il mondo del windsurf giovanile e olimpico non lo dimenticherà, e ci auguriamo di potergli dedicare ogni anno un evento o un trofeo o una coppa. Grazie di tutto e un pensiero solidale ai suoi famigliari a nome delle classi Techno 293 e RS:X.
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03/10/2016 16:11