Caro Rinaldo, grazie del tuo intervento, della tua passione e delle idee. Che la vela si distingua, per un fatto che potremmo dire "genetico", è fuori discussione: quale altra disciplina si fa al cospetto della natura sovrana, delle sue regole, dei suoi tempi? E concordo con te su certi aspetti di degrado di tutta la nostra società, che in qualche misura hanno raggiunto pure l'ambiente della vela. Sono certissimo delle buone, anzi ottime, intenzioni che hanno presieduto alla stesura del Codice Etico (anche se a mio parere c'è stata ancora una volta una certa carenza di comunicazione). Il mio quesito non è sul contenuto, che anzi è totalmente condivisibile. Il punto è: riteniamo che un "Codice" (un'altra "regola", o "legge" o "statuizione" scritta, che si aggiunge all'oceano di carte e burocrazia che ci sta affogando) serva allo scopo? E' questa la soluzione per evitare le canne o i comportamenti anisportivi alle boe? La nostra vela è e resta uno Sport con la S maiuscola e con tradizioni antiche e nobili. Sono sicuro che nei club e nell'ambiente ci sono le forze per educare e crescere generazioni che confermino questo status. Se poi vogliamo aggiungere un Codice, va bene...
(PS-Mi dicono anche che lo stesso CONI adotta un Codice simile)
ciao e continua così!!
Fabio
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03/10/2016 16:09