sembra che il problema sia l'assetto e la velocità di reazione degli equipaggi: sugli AC 72 gli americani hanno montato un software, pare, per mantenere l'assetto longitudinale, sui transoceanci forse sarebbe il caso di pensare a qualcosa che stacchi la potenza (lascando? scarrellando?) quando la tensione sulle scotte o la pressione sulle vele, o l'inclinazione supera certi limiti. Certo, si perde il fascino della vela classica e ci si avvicina al concetto dei caccia che possono mantenere l'assetto di volo solo grazie al computer, però se la strada è quella dei multiscafi, specialmente in equipaggio ridotto, qualche aiuto dalla tecnologia per ritornare a terra sani e salvi credo sia indispensabile
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03/10/2016 16:11