Caro Fabio ed amici velisti,
la sfortuna non c'entra per nulla quando si sottoscrivono contratti di locazione o, peggio di compravendita, di strutture immobiliari così complesse e per di più legate a problematiche urbanistiche ed ambientali particolari ed in regime di vincolo ambientale e paesaggistico.
C'entra, probabilmente, la fretta di concludere le negoziazioni ed una certa sicurezza di impunità tipica dell'azione di quanti si occupano di sport in Italia.
Un qualsiasi studio legale e/o notarile avrebbe preteso nel contratto ogni sorta di clausola di salvaguardia intesa a tutelare la Fiv ( e soprattutto gli atleti ospiti dei centri) da possibili irregolarità urbanistiche che, come è noto, portano non solo guai grossi a livello personale per i proprietari e costruttori delle strutture ma anche le sanzioni accessorie dei sequestri che, in pratica, rendono le strutture inutilizzabili per chissa quanto tempo visto l'ordinario corso della giustizia nel nostro paese.
Quanto scritto non deve certo valere come rimprovero per l'ottimo collega ed amico Alberto Volandri il quale deve occuparsi di fin troppe cose ma deve servire di stimolo alla Fiv a gestire pratiche così delicate con maggiore attenzione e ad affidarsi più ai professionisti che ai politici che, in certi casi, sono meglio definibili come politicanti
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03/10/2016 16:09