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Anonimo (non verificato)

Campione: una brutta pagina nel contesto del Garda e della Vela! Certo, quando ci sono risorse quasi illimitate, è possibile compiere opere incredibili: la torre Eiffel di Parigi, per esempio, continua ad essere sicura dopo quasi un secolo e mezzo di vita solamente in virtù delle squadre permanenti di manutentori e verniciatori che ne salvaguardano la struttura, persone che traggono il necessario dai biglietti dovuti al flusso continuo di turisti. Se così non fosse, diverrebbe pericolosa in pochissimi anni! Cosa significa "mettere in sicurezza" un costone roccioso alto alcune centinaia di metri, perfettamente verticale se non in contropendenza, sempre esposto ai venti, alle intemperie, al ciclo sole - gelo, ai fulmini e quant'altro; per giunta giustamente vincolato da norme sul paesaggio? E' sufficiente un briciolo di buon senso per capire che questa è opera praticamente impossibile, specialmente valutando che il borgo sottostante può certamente generare un po' di risorse ma, essendo piuttosto piccolo e nemmeno così ambito dai turisti, ragionevolmente non può rendere disponibili cifre commisurate alle necessità! Già il solo costo degli svincoli per raggiungere Campione dalla Gardesana Occidentale, quattro gallerie scavate nella roccia viva, ognuna lunga alcune centinaia di metri, fa pensare e riflettere ... il contribuente italiano ... chi ha pagato tutto ciò? Campione esiste da sempre ma quegli svincoli no, perché fino a vent'anni fa era praticamente un borgo abbandonato, deserto e la strada per raggiungerlo ben più semplice, commisurata a quel traffico inesistente! Eppure qualche imprenditore d'assalto ha pensato di valorizzare questa località che, come ho già detto, era stata precedentemente abbandonata al suo destino e declino dopo una stagione di industrializzazione: chissà come mai? Semplice: Campione è apparentemente molto carina ma quella montagna che la sovrasta è assolutamente ingestibile, decisamente pericolosa! Non so come si chiama quel monte, se ha un nome, certamente è una presenza sinistra, è una roccia apparentemente monolitica ma, per certi aspetti non geomorfologici, mi ricorda il monte Toc , forse perché intuisco, spero sbagliando ma la prudenza aiuta gli avveduti, una sua potenzialità negativa, in tal senso simile all'altura che sovrastava il lago del Vajont! Ma le persone scaltre non si fermano davanti a queste minuzie e "investono", ovviamente tra virgolette perché in realtà acquisiscono un bene, l'intero borgo, per due soldi (era praticamente abbandonato), ricostruiscono quelli che erano gli alloggi delle maestranze dell'industria lì presente nei secoli passati, li trasformano in piccoli appartamenti, visto che al Garda c'è una richiesta permanente di alloggi turistici, sperando di collocarli a prezzi elevati mentre, con azioni politiche si può cercare di imputare scorrettamente alla comunità gli enormi costi per la messa in sicurezza e l'accesso a Campione! Sono un ingegnere e posso assicurarvi che in questo caso la costruzione delle case è di gran lunga l'intervento minore in termini di costi, mentre le future manutenzioni non sono neppure quantificabili su base logica e razionale, praticamente chi acquista un immobile in quel luogo si fa carico di budget manutentivi praticamente illimitati! Tutto ciò sperando di collocare quegli immobili in virtù della richiesta che, almeno fino a qualche anno fa (tempi precedenti all'IMU ed alla crisi) sul Garda era molto sostenuta ovunque, cercando di individuare aspiranti acquirenti tra chi non essendo dotato di capacità raziocinante od essendo impossibilitato dal torcicollo dal guardare in alto, non sia in grado di rendersi conto della reale situazione di Campione! Infatti le vendite vanno a rilento, poi viene la crisi, allora neppure i bassi costi iniziali ed il gioco delle società (le famose scatole cinesi, cui qualcuno ha già accennato) riescono a far fronte alla situazione; il tempo scorre e le magagne progressivamente vengono a galla, sia quelle burocratiche (termine gentile che sottende ogni pratica più o meno corretta ... ), sia quelle manutentive: il sistema esplode, le società falliscono, Campione è più abbandonata di un tempo. Si, peggio di vent'anni fa: ora c'è una zona ristrutturata che non riesce ad avviarsi oltre ai rimanenti due terzi dell'antico borgo che, allo stato attuale, sono interdetti per via del cantiere in stato di semi - abbandono e degrado! Nei precedenti commenti qualcuno ha detto che tutta la sponda occidentale del Garda, da Riva ad oltre Gargnano, quasi fino a Toscolano è in quelle condizioni ma che tanti vivono in quelle zone da sempre, quindi va benissimo anche Campione ... ! Falso! La situazione degli altri paesi, a cominciare da Limone, è completamente differente, sorgendo in una sorta di conca, senza montagne incombenti e pericolose come Campione; è vero che da molti decenni il traffico scorre sulla Gardesana ma è anche vero che più volte dagli strapiombi sono caduti massi, talvolta piccoli, talvolta imponenti, quindi la strada è a rischio ma non ci sono alternative, pertanto la si percorre ... sperando che nel breve tempo di transito non accada nulla! Altra cosa, assolutamente non consigliabile, sarebbe quella di costruire ed abitare in una tenda canadese posta su quella strada: a parte il problema del traffico, aumentando il tempo di permanenza in quel luogo, aumenta il rischio di venire colpiti da pietre, massi o peggio: certamente non ha senso permanere in alcuni punti critici della Gardesana e parimenti non ha senso pensare di abitare Campione! Tanto è vero che l'antico percorso della Gardesana è stato progressivamente ridisegnato in galleria, proprio ritenendo che questa sia l'unica soluzione possibile per garantire la sicurezza dei veicoli in transito! Chi non è convinto vada a vedere poco più a Nord la strada che parte da Riva, verso il Ponale, per la valle di Ledro: fino a dieci o quindici anni orsono era stretta e maledetta ma era l'unica possibilità per andare in quella valle accogliente con paesaggi bellissimi e molti spunti di interesse storico - ambientale. Oggi c'è un nuovo tracciato completamente differente, molto più sicuro, comodo e veloce, quasi tutto in galleria, mentre sulla vecchia strada ormai si passa a fatica con una moto fuoristrada, certamente non con un veicolo a quattro ruote, nemmeno un Suzukino, proprio a causa dei massi, dalla semplice breccia ai sassi, ai massi fino a quelli di dimensioni inquietanti, che nel breve periodo di uno o due decenni sono passati di lì ... . E non c'è protezione che tenga, né nel caso di quella strada, nè nel caso di Campione: quando un piccolo masso, poniamo grande come un cubetto di porfido, un paio di chili appena, si stacca dalla montagna per il normale ciclo termico di riscaldamento diurno seguito dal raffreddamento notturno, e cade per molte decine di metri, spesso per centinaia, poi per caso colpisce nuovamente il monte assumendo traiettorie assolutamente imprevedibili, l'unico sistema sicuro è quello di trovarsi a debita distanza ovvero, nel caso di Campione, essere nel lago, un po' al largo! Non si pensi che neppure le normali protezioni da cantiere in questo caso possano fare qualcosa: un casco può fermare od evitare danni se cade un martello da qualche metro, una tavola di legno o qualcosa del genere ma una pietra di qualche chilo da duecento metri è semplicemente una bomba! Bella la auto - assoluzione con cui si sostiene che a Campione si è provveduto a porre sotto il monte il parcheggio coperto delle autovetture: quello è evidentemente il punto più pericoloso, non c'è dubbio, ma nessuno pensi che la sua struttura di cemento armato possa salvaguardare le auto qualora si stacchi un masso con misure nell'ordine di uno o due metri (cosa affatto improbabile) né nessuno creda di sentirsi al sicuro in piazzetta proprio perché massi di minori dimensioni, come ho detto prima, spesso rimbalzano sul costone mentre cadono e prendono traiettorie imprevedibili che possono scostarsi dalla verticale in maniera assai significativa, specialmente quando la montagna è alta come quella sopra Campione! Perché sono così preso dall'argomento "Campione"? Perché a mio vedere è un esempio perfetto della "faciloneria" (per non dire di peggio, molto peggio, ancora una volta mi torna in mente il monte Toc ... ) italiana ma anche per un motivo ulteriore. Personalmente faccio regate col Finn e, nel corso del 2012 , abbiamo disputato una regata proprio nel week end in cui ci fu il terremoto nella bassa padana: ero alloggiato a Limone, proprio perché, per quanto già detto, il mio istinto di sopravvivenza e la mia razionalità sono tali da sconsigliarmi di permanere a lungo ed in maniera inerme (quando dormo) in un luogo simile; il forte sisma mi ha svegliato di soprassalto ed il giorno dopo ero veramente preoccupato di trovarmi inevitabilmente di nuovo a Campione! Assolutamente vero, quella volta non è accaduto nulla,ma i calcoli con la propria vita non si fanno così per il semplice motivo che ... per esempio preferisco la vela alla roulette russa! Anche nel 2013, alla fine di settembre, abbiamo fatto una regata nazionale con i Finn sempre a Campione nella cosiddetta ed autoproclamata "università della vela" che, effettivamente, dopo il parcheggio, è lo stabile nella posizione più ... sospetta, proprio sotto il monte. In questo caso però, anche per non ripetermi, non voglio parlare di massi, frane ed altre calamità (anche se ho guardato all'insù preoccupato per tutto il week end ed ancora una volta ho preso l'albergo a Limone ... ) ma delle persone che, tutto sommato, hanno confermato tutte le cattive attitudini già verificate l'anno prima. In questo caso il Circolo di Campione ha organizzato usufruendo delle strutture di univela o questo ha cercato di darci da intendere col Bando della Regata e da notizie veicolate tramite la classe ma ... non era vero! In quei giorni c'erano anche degli allenamenti per 420 e laser , sempre dentro ad univela, purtroppo già dissequestrata dopo le vicende di luglio: è evidente che chi regata ha più premura di chi si allena, per la semplice ragione che quando il Comitato di Regata chiama bisogna essere pronti ma, ennesimo colpo di genio, i 420 ed i laser hanno potuto parcheggiare comodamente autovetture, furgoni e carrelli nel piazzale dove, pur essendoci ancora abbastanza spazio, i nostri carrelli sono stati ammassati in un angolo "perché prima devono uscire quelli dei 420 e laser" mentre le auto sono state mandate nel parcheggio. E' vero che sono state date tessere di parcheggio gratuite (grande sforzo) ma ogni volta che mancava un indumento, una vela, un attrezzo, un dinamometro o qualsiasi altra cosa ... bisognava andare al parcheggio, certamente non lontano, però tra andare e tornare cinque minuti non bastano certamente, mentre usufruendo del piazzale si poteva risolvere in meno di trenta secondi. Del resto anche l'albo dei comunicati, la sede dei Comitati e del Circolo sono rimasti in piazzetta, pertanto quando si vedeva issare una "lima" partiva una transumanza collettiva per capire quali potessero essere le nuove indicazioni per la regata ... comodissimo!!! E' vero che nel parcheggio coperto non c'è abbastanza altezza per i furgoni (ennesimo errore di progetto: non si era detto che in tutta Campione non si devono vedere veicoli in giro mentre devono rimanere "protetti" dai massi nel parcheggio coperto!? e della presenza di qualche furgone, anche per negozianti ed artigiani vari ... gli illuminati progettisti del complesso intervento su Campione, se ne sono dimenticati! per favore, studiate almeno il manuale delle costruzioni del Lego!) ma, ripeto, potenzialmente non c'erano problemi di spazio in piazzale anche mettendoci i nostri veicoli, almeno nel contesto di un allenamento di una quarantina di equipaggi concomitante ad una regata di una trentina di singoli ... . Il problema è nato palesemente a causa del personale di univela (intanto quelli del Circolo sono quasi sempre rimasti asserragliati all'interno della loro sede, in piazzetta, perfetto esempio di collaborazione, ospitalità, comunicazione, organizzazione ecc. ecc. !) che non volevano i Finn e non erano affatto interessati (personalmente o per ordini superiori non importa) a nulla se non a far rispettare un regolamento interno stupido e pedante, forse necessario nel caso di manifestazioni che coinvolgano due o trecento persone. Ma nel caso di così tante persone, tornano le obiezioni di fondo circa le possibili vie di fuga da Campione: praticamente illimitate via lago, molto ridotte quelle viarie, essendo poche e tutte in galleria! Comunque, per entrare o uscire da univela con le autovetture, bisognava percorrere una strada disastrata, molto stretta (non consentiva incroci) ed alla fine c'era un cancello in curva, con un ponteggio che rendeva assai difficile il passaggio con i rimorchi e se qualcuno avesse centrato il ponteggio ... sarebbero nate anche delle responsabilità circa la sicurezza di un cantiere più o meno abbandonato ma inevitabilmente frequentato dagli utenti di univela, essendo quello l'unico sbocco carrabile!!! Il cancello era tenuto rigorosamente chiuso ed anche lo (scortese e scorbutico) "uomo del piazzale", per farlo aprire doveva mettersi in contatto con la reception, quando c'era qualcuno ... intanto si formavano file di autovetture e carrelli, qualcuno che voleva entrare, altri che desideravano uscire ... tutto assolutamente inutile, tutto perfettamente incasinato! Ebbene, per concludere, visto che alla fine il lago ed il vento sono quelli di Malcesine o di Castelletto, perché mai venire a Campione? Ma perché mai la Federvela ha accettato di porre proprio qui un suo centro di allenamento, perché mai da Genova si prendono la responsabilità di indirizzare tanti giovani ad allenarsi, facendoli permanere per più giorni consecutivi in un piazzale ed in una struttura così vicina a quella altissima parete rocciosa verticale? Eppure, quando si cominciò a parlare di Campione come possibile centro di allenamento, oltre una decina di anni orsono, ci fu un componente di un Comitato di Zona (io) che evidenziò sommessamente quanto meno un piccolo problema ulteriore: teoricamente è vietato giungere a Campione con un rimorchio, quindi con qualsiasi barca (salvo gli Optimist ed i Laser a patto di portarli uno alla volta sul tetto di una vettura) perché sulla Gardesana c'è un cartello che, almeno teoricamente, lo impedisce. Pensai che con tanto posto e tante località adatte disponibili nel nostro paese, non c'è motivo di provocare scientificamente alcune migliaia di infrazioni stradali ogni anno e, prima o poi anche qualche incidente, visto l'evidente motivo alla base di quel cartello, ovvero la limitata ampiezza di quel tratto della Gardesana! Vediamo, se in media giungono a Campione sette rimorchi al giorno, considerando che prima o poi se ne vanno, fanno cinquemila transiti in divieto ogni anno! Bel colpo! e non avevo pensato a tutto il resto, che è molto peggio e ben più inquietante!