Da quando c'è la Coppa... più nei tribunali che in acqua.
Cercare il business a tutti i costi sta rovinando la vela a tutti i livelli, Coutts è forse il capostipite di questo nuovo corso, ma per noi comuni mortali che spacchiamo il centesimo per poterci permettere qualche modesta svelazzata sono più marziani della F1.
Ma naturalmene "the show must go on!": morti e feriti si contano alla fine della battaglia.
Sociologicamente è interessante l'evoluzione: da ricco gioco per pochi nobiluomini a sfida più borghese tra imprenditori, con qualche risvolto pubblicitario (Prada ecc.) oggi è divenuto uno
spettacolo circense tendente all'autonomia finanziaria= business.
Temo che si stia creando una crasi netta tra quel tipo di eventi ed ogni altra forma di competizione velica, dalle regatine di circolo alle Olimpiadi. Con qualche aumento di oneri anche lì.
Non suoni critica ai professionisti, categoria relativamente nuova nella vela ma rispettabilissima, una delle poche davvero meritocratica, densa di personaggi ammirevoli per qualità umane e tecniche.
Ultima osservazione: non si è mai dato che l'uomo rinunciasse ad un gioco o un'arma perchè troppo rischioso... E' il progresso, gente!
Romano Less
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:11