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Anonimthemental... (non verificato)

La morte che pensiamo avvenuta "per mano di altri" evoca sempre critiche , proteste, rivendicazioni. Succede se qualcuno muore in un ospedale, se muore su una moto correndo o facendo una gita. Non riusciamo mai ad adattarci al pensiero della morte e quando non avviene nel tuo letto andiamo in cerca di colpevoli, negligenze, responsabilità. Talvolta ci sono molto spesso no ....si chiama fatalità. Per carita' non voglio coprire o negare responsabilità anzi. Non sempre' pero' ci sono. Be'...... sulla modernità ho qualcosa da dire: quando la AC si correva con i 12 mt SI questi erano già barche obsolete....con linee d' acqua vecchie. Era già arrivato Peterson ed il "Gambare" che avevano rivoluzonato il mondo della vela. Eppure anche se erano barche obsoete c' era' il fascino della sfida. Se sei una schiappa e giochi a tennis con una schiappa come te ...ti sembra comunque di giocare la finale di Wimbledon. Quindi andavano bene i 12 mt SI....ma non è nella nostra natura e cosi' spostando l' attenzione dalla sfida di uomini alla sfida di mezzi arriviamo ad oggi. Ricordo che nel 1979 morirono 16 persone in una tempesta al Fastnet ed anche allora polemiche, inchieste, accuse. Forse pensiamo o speriamo di poter divenire immortali. Certo che dobbiamo avere sicurezza, tuttavia non posso non osservare che gli uomini si rendono conto dei disatri sempre un attimo dopo che sono accaduti. Anche in questo caso come sempre facciamo e sempre faremo abbiamo sfidato il limite, infatti siamo voluti arrivare a vedere fino a dove. Non siamo ipocriti, se queste barche sono pericolose ...bene ...lo sapevamo anche prima ma la velocità , l' ebbrezza, l' adrenalina hanno avuto il sopravvento ed anche nei velisti e nel compianto Simpson. Fino ad un attimo prima sarà stato preso dall' entusiasmo, stpefatto ed inebriato dalla "birra" di quella macchina......"ehi è velocisima...un siluro....!!!!" Poi un attimo dopo il crash e la tragica fine di una vita. E' sempre tragica la fine di una vita. Tutto puo' cambiare in un attimo e l' euforia diventa dolore. E' successo adesso, e' successo prima, succederà domani.