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Caro Paolo sono particolarmente daccordo. E' incredibile quanto si potrebbe fare, e senza sforzi esagerati (anzi considerando quanto già si fa per la vela alle Olimpiadi e in Coppa America, la strada è tracciatissima in tema di produzioni tv), per rendere la vela davvero un prodotto televisivo "vero", in grado di interessare un pubblico crescente. Ma vi ricordate che il Curling è diventato un fenomeno televisivo durante le Olimpiadi di Torino? In fondo basta poco per sperare di fare il "salto di quantità", fare il boom con la vela che già c'è, ed è pronta. Serve qualche personaggio, qualche bandiera italiana che concorra a qualche vittoria. E naturalmente, qualche media che ci creda, che proponga ciò che tu dici: copertura seria, completa, continuativa, ben fatta e soprattutto molto ben commentata, che faccia sentire il pubblico della vela "a casa sua". Cominciando da chi è già appassionato, e poi ampliando quando l'evento lo permette. Oggi che il mondo tv è liquido e non più legato a pochi network inarrivabili e con i palinsesti chiusi, questo è possibile. Da qualche parte si deve cominciare. Anche da qui.