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Paolo Recalcati (non verificato)

Una regata velica vista in TV, se ben commentata e con spiegazioni delle regole anche con grafici, rallenty, grafica elettronica 3D è un bello spettacolo se i partecipanti sono degni attori. Ovviamente più la barca è acrobatica, veloce, manovriera, suscettibile di non perdonare gli errori, più lo spettacolo attira anche un pubblico di non competenti. Però qualcuno di questo pubblico potrebbe essere indotto a iscriversi ad un corso, diventare un velista, essere il prossimo protagonista di una regata. Il massimo del format televiso è, per ora, quello degli AC45. barche tutte uguali, regate di 15-20 minuti, errori e possibili scuffie, rendering 3D in diretta ecc... . Il minimo è stata la sfida per l'ultima Coppa America tra il trimarano di Oracle e il cat di Alinghi: dopo due minuti già c'era il vincitore! Come vedete ho preso esempi dalla stessa manifestazione. Anche le regate dei Laser, dei Finn (barche certo non acrobatiche !) sono interessanti se viste dall'inizio alla fine con commenti appropriati. La vela certamente resterà d'elite ma ci sono altri sport olimpici ancora più elitari e costosi (equitazione ad esempio): in fondo con poche migliaia di euro uno può fare vela. Non si tratta di spettacolarizzare la vela per fare audience (anche quella ci vuole pe una rete commerciale) ma di mettere a disposizione un prodotto ai suoi usufruitori. Per fortuna non sono abbonato a Sky perchè a leggere quanto sopra esposto da altri non avrei potuto godere delle regate veliche olimpiche anche a fronte del pagamento ad un servizio. Paolo Recalcati