Andrea, ti assicuro che l'amata FIV ha pensato e strapensato, a lungo, al problema della discontinuità tra l'attività dei cadetti e quanti proseguono con successo fino alle classi olimpiche. Le statistiche mostrano che questo problema è condiviso da quasi tutti gli sport. La FIV come saprai ha scelto una strada di cambiamento nell'approccio dei giovanissimi (meno sport e multilateralità), interessante ma un po' radicale e di difficile attuazione sul tessuto della nostra vela. Se darà frutti, li darà a lunghissima scadenza. Secondo me non è comunque la risposta principale. Quella, e ripeto tutti gli sport si stanno attrezzando per farlo, sta nel puro e semplice ampliamento della base di riferimento: intercettare più interessati e appassionati alla vela, e di ogni età (un adulto che si appassiona farà figli e li porterà a scuola vela). Una operazione di marketing sportivo gigantesca e difficile (praticamente tutti gli sport sono in concorrenza tra loro) e che presuppone idee chiare, investimenti, alleanze istituzionali, uomini giusti con la capacità e la volontà di comunicare anche in modo innovativo il bello della vela. Secondo voi abbiamo tutto questo?
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:09