Il punto: La Commissione Medica del CONI ha dichiarato P. Sibello inadatto alla pratica dello Sport: semplicemente rischia la vita per la presenza nel suo encefalo di un angioma congenito, già causa accertata di problemi gravissimi e che può tornare a sanguinare con conseguenze terribili.
La Direzione Sportiva della FIV e la stessa Presidenza se ne infischiano, convocano e inviano (a spese federali), l'atleta al Campionato del Mondo. E le Fiamme Gialle sono state avvisate?
Dunque, tentando di trovare una logica nelle azioni di De Pedrini e C., il rischio (medico) non sussiste in quanto la competizione svolgesi al di fuori dei confini nazionali.
Aberrante.
In nome non si capisce cosa se non di se stessi mi pare si sia esposto Sibello (un padre di Famiglia) a un rischio enorme dal punto di vista della salute e gli anche gli altri concorrenti dal punto di vista della sicurezza.
E adesso che L'Italia è qualificata, caro De Pedrini "furbo"?
Notevole ci pare anche la figuraccia della Federazione, che a questo punto avrà non poche grane: Il CONI aprirà un procedimento a carico della FIV, giustamente.
No: Non mi sento ora di unirmi a questa follia generale ed osannare l'impresa sportiva, solo perché la monetina è caduta su Testa. Se cadeva su Croce, e Sibello finiva male? La gestione sportiva è disastrosa e vergognosa a mio avviso.
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03/10/2016 16:13