Gent.mo Fabio, mi chiamo marco, sono un istruttore di vela e, con passione e sacrifici seguo squadre di piccoli circoli, e di atletica leggera, principalmente gioco-sport per i piu' piccoli. Ho sempre aprezzato le tue opinioni ed i suoi scritti, dagli anni di fare vela (cioè da quando ho iniziato a seguirti). Trovo cio' che scrivi coerente, semplice, lineare. Spesso mi domando se non sia piu' difficile per la nostra federazione perseguire cammini caontorti e dai dubbi risultati come frequentemente accade...per quanto mi riguarda ho conosciuto e conosco persone validissime nel nostro ambiente, tecnici seri, che riescono ad operare con equilibrio fantastico tra prestazione tenica ed aspetti psicologici di atleti e squadre.
Continuo ad immaginare un trofeo accademia con tutti i nostri atleti olimpici, i nostri tecnici, i dirigenti della nostra fiv e quelli del coni, ed un infinità di giovani velisti dei vari circoli con i loro allenatori, simpatizzanti, semplici curiosi, ad ammirare le nostre navi impavesate nel porto di livorno...
Certamente possiamo dire che la vela è parte della nostra cultura, della nostra tradizione, ma....perchè sempre solo "dire" ?
Cordialità,
marco.
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:09