Al tempo stesso speriamo che anche i giornalisti, fotografi e "televisionari" abbiano capito l'antifona: quando fanno il loro lavoro va bene, ma quando esagerano si possono "punire sul campo" sottoponendosi ad una sanzione non troppo elevata!
Ciò è giusto, anzi auspico che nel Regolamento I.S.A.F. del prossimo quadriennio venga imposto che chiunque entri nei campi di regata, a qualsiasi titolo, anche per le citate figure dei media, debba essere tesserato ed identificato, quindi debba sottoporsi a regole specifiche che possano portare a sanzioni, allontanamento per la manifestazione in corso od anche per periodi più lunghi e, se del caso, anche definitivi.
Già ora, come ufficiali di regata, spesso dobbiamo intervenire con allenatori o fotografi troppo focosi ma così non va bene perchè oggi nei campi di regata non può entrare nessuno, salvo autorizzazione, permessi che vengono dati in maniera generica e che diviene quasi impossibile revocare o gestire adeguatamente.
Ognuno deve essere messo in condizioni di operare e di svolgere il proprio compito, purchè segua le leggi dello sport, certamente prevalenti anche su quelle della comunicazione , almeno sul campo di regata.
Già, perchè nessun reporter si sognerebbe di entrare sul campo da gioco del calcio per correre dietro all'attaccante mentre sta per tirare pertanto, col medesimo criterio, non vedo perchè, e questa volta parlo da regatante, non comprendo per quale motivo spesso i gommoni degli operatori video si permettono di passare sulla prua dei concorrenti, obbligandoli a passare sulle loro terribili onde artificiali, quando oggi le regate e le singoe posizioni si vincono o si perdono sul filo dei secondi!
E Ben, l'antipatico - è un mia personalissima opinione - questa volta non aveva neppure tutti i torti, ha solo un po' esagerato!
Buon Vento a tutti - compresi gli operatori video, ovviamente -
Alessandro Turchetto
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03/10/2016 16:13