Il presupposto giuridico è ora il possesso dell'unità superiore di 10 metri da parte di un cittadino fiscalmente residente in Italia. Si è chiamati a pagare qualunque sia la bandiera e ovunque si trovi la barca (che doveva essere comunque già dichiarata nel quadro RW della dichiarazione dei redditi) purché il suo possesso sia riconducibile a un cittadino italiano. Per converso nulla è dovuto se l'imbarcazione o la nave da diporto è di un cittadino straniero.
Questa rimodulazione ha infatti consentito l'abbattimento della tassa, che ora diventa annuale, secondo i seguenti importi:
a) euro 800 per le unità con scafo di lunghezza da 10,01 metri a 12 metri;
b) euro 1.160 per le unità con scafo di lunghezza da 12,01 metri a 14 metri;
c) euro 1.740 per le unità con scafo di lunghezza da 14,01 a 17 metri;
d) euro 2.600 per le unità con scafo di lunghezza da 17,01 a 20 metri;
e) euro 4.400 per le unità con scafo di lunghezza da 20,01 a 24 metri;
f) euro 7.800 per le unità con scafo di lunghezza da 24,01 a 34 metri;
g) euro 12.500 per le unità con scafo di lunghezza da 34,01 a 44 metri;
h) euro 16.000 per le unità con scafo di lunghezza da 44,01 a 54 metri;
i) euro 21.500 per le unità con scafo di lunghezza da 54,01 a 64 metri;
l) euro 25.000 per le unità con scafo di lunghezza superiore a 64 metri.
Confermati l'abbattimento del 50% per le unità a vela e quello per vetustà del 15%, 30%, 45% rispettivamente per unità di età superiore rispettivamente a 5, 10 e 15 anni; scompare invece la riduzione per il rimessaggio. Sono esentati i beni strumentali delle aziende di locazione e noleggio e le unità nuove non pagano per il primo anno di immatricolazione. Risolto anche il problema dei motorsailer: sono considerate unità a vela quelle il cui rapporto fra superficie velica e potenza del motore espresso in Kw non sia inferiore a 0,5.
"Il Governo ha valutato approfonditamente e con molta attenzione le nostre istanze prima di recepirle" - ha dichiarato il presidente di ucina Confindustria Nautica, Anton francesco Albertoni - "e di questo devo dare atto al ministro Passera e ai sottosegretari Improta, Malaschini e Polillo. In particolare la parametrazione annuale, che ha consentito l'abbattimento delle aliquote originarie, pur rispettando il vincolo del gettito complessivo, l'agevolazione delle nuove immatricolazioni, per dare un segnale concreto al mercato e infine la tutela, tramite il criterio di vetustà, dei possessori di barche usate da almeno 5 anni. Pur perdurando un contesto economico assai difficile che non favorisce la ripresa del settore" - ha proseguito Albertoni - "questo complesso di interventi rappresenta per tutti gli esponenti del cluster marittimo un'iniezione di fiducia".
Il decreto legge liberalizzazioni contiene infatti anche la norma che consente alle navi battenti bandiera extra UE di soggiornare stabilmente in Italia svolgendo la pratica doganale, ma senza più l'obbligo di immatricolazione nei nostri registri. In questa modo l'Italia si allinea alla normativa francese e potrà attirare stabilmente sulle nostre coste queste grandi unità che generano un importante indotto economico e occupazionale.
Le norme per il project financing dei porti mercantili sono estese ai porti turistici. Sono infine attese norme di semplificazione per il noleggio.
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03/10/2016 16:10