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Caro Guglielmo innanzitutto grazie del tuo intervento, grazie per seguire questo minuscolo blog con attenzione, e grazie perchè mi piace la tua reazione. Da allenatore "tosto" quale sei. Va da se che noi poveri giornalisti a volte paghiamo lo scotto all'obbligo della sintesi e della fretta, non possiamo sempre scendere nella dovizia dei particolari. Sulle tue e nostre splendide G&G, che ho più volte definito un grande patrimonio della vela azzurra, ho un parere da ultrà, e forse anche per questo ogni tanto mi faccio prendere la mano. In futuro, stai certo, farò di più e starò più attento, faremo anche le analisi statistiche che tu - come so bene - conduci da anni: non ne dubitare, perchè la vela olimpica sarà sempre in copertina con me. Ma diagnosi e terapia, quelle no, please. E tantomeno le banalità sul mental coach. Quelle sono cose vostre: di tecnici e atleti. Che sono professioni diverse da quelle del giornalista (o del blogger innamorato, se vuoi). Un abbraccio, buon lavoro e a presto. PS-Lo so che è normale: quando scrivi bene hai fatto metà del tuo lavoro, quando adombri una critica scatta la correzione... Ma viste le attenzioni e l'affetto (potrebbe essere altrimenti?) dimostrato verso tutti i nostri atleti e verso Giulia e Giovanna (che la Nuova FIV non ha neanche osannato come avrebbero meritato per il titolo europeo 2009), un piccolo cenno (anche privato, un sms) di supporto è sempre gradito. Reciproco, e vale per il futuro. Ciao!