Caro Fabio, la Tua analisi sembra collimare quasi plasticamente con la mia vergata a caldo subito dopo gli sconcertanti risultati di Perth.
Riguardo i tecnici sembra esserci una rotazione tale da sconvolgere persino il presidente del Palermo Zamparini che, come è noto, li cambia come i calzini.
Nello sport velico per ottenere risultati è troppo importante la stabilità e l'indirizzo tecnico scelto deve essere perseguito con costanza (vele, albero, crocette scafo etc.) e non cambiato più volte.
Gli allenamenti devono essere più incisivi e "cattivi".
Le selezioni secche, a mio modesto parere, possono, complici circostanze meteo più o meno regolari, fare emergere un jolly che, a lungo termine, non si rivela un equipaggio di livello olimpico.
Non dobbiamo vergognarci di rivolgerci ad allenatori stranieri se i nostri fuggono dagli incarichi o rilasciano dichiarazioni di impotenza tali da consigliare provvedimenti drastici da parte dei vertici federali.
Infine cari atleti che indossate la maglia azzurra ricordate alcuni nomi: Straulino, Rode, Bianchi(1936), Mennea, Simeoni, Vezzali, Baldini, Bettini etc etc. e se non potete essere come loro almeno comportatevi in modo da onorare i nostri colori e meritare la fortuna di indossarli in una olimpiade.
Ad ogni buon conto mancano otto mesi , bisogna lavorare di più e chiaccherare di meno.
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:09