LA LETTERA (GENTILE E PUNTUALE) DEL PRESIDENTE DI ASSONAUTICA GIANFRANCO PONTEL AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARIO MONTI
ASSONAUTICA ITALIANA
Unioncamere
Piazza Sallustio, 21,
Roma Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Sen. Prof. Mario MONTI
Roma, 1 Gennaio 2011
Caro Presidente Monti,
da quell’eccellente economista che Lei è, non ignora certamente il significato economico, sociale e culturale che quei segmenti di mercato della nautica da diporto e del turismo nautico abbiano rappresentato per il nostro Paese nell’ultimo decennio., prima delle grande crisi mondiale; un’ industria questa che per i numeri (dall’apporto al Pil, all’occupazione ma soprattutto per l’eccellenza del made in Italy) senza bisogno di alcuna sovvenzione da parte dello Stato, ha espresso il meglio di sè e non solo dal punto di vista economico.
Naturalmente, la scure che si è abbattuta sulla stessa a causa dei provvedimenti - adottati dal Suo Governo conseguenti alla crisi mondiale che ha investito il nostro Paese - benchè ineluttabili, appaiono proprio uccidere quella che potenzialmente poteva essere una gallina dalle uova d’oro soprattutto per il ruolo che l’Italia si sta giocando nel Mediterraneo dal punto di vista del turismo in generale di quello nautico in particolare.
Non le sarà certo sfuggito Signor Presidente il trend straordinario che le navi da crociera stanno offrendo nonostante la crisi mondiale sui mercati internazionali ed in ispecie nel nostro Mediterraneo. Questo sta per l’appunto a significare la domanda esplicita del mercato sul turismo del mare che ha moltissime articolazioni fino ad arrivare a quello diportistico.
Ciò che la nautica mette in moto sui singoli territori costieri e non del nostro Paese è sotto gli occhi di tutti: dal primario che viene ovviamente chiamato in causa dalla “cambusa “delle nostre imbarcazioni da diporto con tutto un grosso spicchio del settore enoagroalimentare italiano, al secondario dato che una imbarcazione è dotata di una straordinaria teconologia che richiede assidua e costate manutenzione oltre alla barca in sè, al terziario per i servizi che la portualità turistica mette in campo sui rispettivi territori attraverso tour turistici, culturali ed enogastronomici per non trascurare infine i cosidetti megayacht la cui strumentazione rinvia alla robotica ed alla meccatronica e quindi coinvolge con l’innovazione tecnologica il più ampio settore cosidetto quaternario.
Per non parlare della nuova sensibilità ecocompatibile che si sta affacciando anche in questo settore. Vale la pena signor Presidente di sacrificare tutto ciò attraverso misure che tutt’al più fanno rifluire sulle casse dell’erario ben poca e misera moneta?
E’ possibile vedere oltre l’immediatezza dei pur necessitati provvedimenti da Lei adottati un orizzonte di potenziamento e rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico?
Noi riteniamo che ciò sia possibile perché consapevoli che le crisi non sono solo momenti per così dire depressivi ma hanno in sè enzimi – catalizzatori biochimici capaci se opportunamente adottati di inserire momenti di crescita e di sviluppo. E’ possibile Signor Presidente affrontare senza colpi di scure una questione che spazia su orizzonti ben più vasti di quelli oggidi’ congiunturali?
Noi come Assonautica Italiana, struttura associativa no profit, legata al sistema camerale ,istituzione che persegue l’interesse generale ed ha come bussola il bene comune, riteniamo che sia proprio possibile sempre che il suo governo dimostri un po’ di buona volontà e di interesse per questo settore.
Certamente la nautica da diporto non gode buona stampa per via di alcuni fatti patologici che l’hanno caratterizzata da sempre ed in particolare pensando ad essa come luogo deputato all’evasione fiscale o per altro verso come roba da ricchi. Forse Lei che è un economista laico sa benissimo quanto i beni di lusso siano per così dire anelastici in quanto durante una crisi non c’è che un rimescolamento delle carte: tanti miliardari precipitano quanti miliardari subentrano. Non so se la differenza sia pari allo zero o forse con qualche addendo in più.
Confidiamo comunque che su questo terreno potremo costruire positivamente col suo Governo tecnico una piattaforma non solo economica ma anche morale, sociale culturale diversa in modo che anche la nautica da diporto ed il relativo turismo nautico possano continuare a concorrere alla crescita del nostro amato Paese.
Grazie, Signor Presidente e buon lavoro
Gianfranco Pontel
Presidente Assonautica Italiana
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03/10/2016 16:10