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Anonimo (non verificato)

io penso che le domande da porci siano le seguenti : 1) perché i nostri migliori laseristi nazionali non arrivano nei primi 20 di una regata internazionale ; 2)perché i nostri migliori laseristi ogni tanto le buscano anche da qualche vecchio ex buon laserista della fine degli anni '80, inizio '90?; 3) perché tutto ciò nonostante il laser sia la deriva più diffusa in italia? Non credo che sia solo un problema di dove si fanno le regate e in quale condizioni. Chi frequenta il Garda può vedere i migliori allenarsi molti giorni all'anno con vento forte. Io credo che i motivi siano anche altri. Risorse come Negri , Bruni, D'ali, Celon, Santella, andrebbero utilizzate e convinti a trasmettere un pò della loro scienza e delle loro conoscenze ai ragazzi. L'inverno è così lungo che si possono organizzare degli incontri. Il laser non è la sola vela, anzi il laser, paradossalmente, non è vela. PEr migliorare bisogna anche provare dell'altro qualsiasi cosa sia dal 470 al tornado al barcone al melges ecc. Quando si salirà nuovamente sul laser ti renderai conto di aver imparato molto anzi moltissimo. Andare alle olimpiadi non può essere l'unico obiettivo. bisogna salire una scala che è fatta di tanto lavoro e umiltà e capire che quando si gira una boa 30 non è per sfiga, perché i più bravi sono sempre tra i primi con qualsiasi vento.