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Stefano (non verificato)

In effetti prendere ad esempio un servizio televisivo del Tg1 è un po' come martellarsi sui denti e stupirsi che fa male... Inoltre per quanto riguarda un discorso un po' più ampio circa la "comunicazione" degli eventi velici secondo me si deve partire dal alcuni punti fermi (alcuni evidenziati in quest'articolo): 1- la televisione oramai è un mezzo di comunicazione moribondo, inadatto a raccontare il presente e quindi una buona strategia comunicativa non può prescindere da Internet, Social Network, comunicazione mobile etc; 2- utilizzare questi mezzi di comunicazione coinvolge necessariamente figure professionali preparate in tal senso; 3- qualità ai massimi livelli: evitare cioè commenti tecnici come quelli sentiti durante la Coppa America di Valencia del tipo "fermi tutti, guardate quest'immagine delle barche sull'acqua, ah quant'è bella la vela!" roba da far spegnere la televisione a chiunque ascolti!