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paul bellnsky (non verificato)

da giorni leggo questo intervento. non sapevo che pensarne, ora una mezza opinione me la sono fatta. mezza eh. quando ero piccolo mi dicevano che i catamarani non erano barche. ora sono accettati. mura ha ragioni da regalare. a me sembra di aver capito, in corso di esistenza, che cose apparantemente estranee poi nel corso degli anni vengono metabolizzate. tipo internet, prima elitario e ora no. mura, dal mio punto di vista di velista con barca in acciaio, ha toccato un punto delicato: dov'è barca e dove no? e ancora: dov'è barca alla portata di tutti e dove no?. i foils non sono alla mia portata. neanche il sottomarino elettrico a idrogeno. ma chrishto quanto li vorrei, perché in fin dei conti a noi piace navigare con ogni cosa ci capito, dalla canoa monossile in poi. non è che potremmo restare a vedere? tanto le élites si autoannullano, e le cose per tutti trovano sempre la loro strada come l'acqua. magari non ci sarò -facile- ma se per caso i nostri successori andranno a mare sull'aliscafo a vela o il sottomarino ad acqua di mare io non potrei che esserne contento. e in molta misura invidiarli, perché poi alla fine si tratta di fare traversate corte o lunghe e poi toccare terra senza aver patito danni o dolore.