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giulio tarabocchia (non verificato)

Quando il Laser divenne olimpico, ci fu una votazione fra i soci dell' ILCA sull'opportunità di proporla come classe olimpica. Il mio voto fu contrario, perchè ritenevo, e ritengo tuttora, che il monopolio in una classe, specialmente se olimpica, non sia una buona cosa: invece di calmierare i costi, come viene sbandierato, il monopolio, come in qualsiasi mercato, li fa aumentare.Immaginavo imoltre che, prima o poi, con l'avvento di cantieri licenziatari, l'omogeneità delle barche non sarebbe più stata garantita. Così infatti è stato: già una ventina di anni fa, quando ero un laserista in attività "seria" (non come adesso....) c'era la corsa al Laser australiano,la deriva made in USA o altro. Pensavo che prima o poi la situazione sarebbe esplosa. Così purtroppo è stato. Però e triste sentirsi Cassandra.... Non mi addentro nel discutere chi ha ragione e chi ha torto. Ma faccio notare che il Laser è del 1972, mi pare, sono passati quasi 50 anni. In nessuno sport olimpico si usa un attrezzo uguale a quello usato 50 anni fa.. Io camierei le classi olimpiche ogni quadriennio, o al massimo ogni 2 olimpiadi selezionando classi di rigida monotipia, ma non monopolio. Ho regatato in altre clessi di derive, e devo dire che le differenze di velocità fra una barca e quella di un altro cantiere non sono poi così sensibili che sul Laser.