Come spesso accade nel mondo della vela, tante parole che poi purtroppo restano parole al vento.
È vero che il vento è il nostro ambiente, ma se parliamo sottovento chi è sopravento difficilmente riuscirà ad ascoltare le nostre parole.
Quando si parla di scuola vela, non si sa perché, sembra sempre che siamo sottovento.
Caro Fabio (Colivicchi) come ben sai dal 92' subito dopo l'esperienza in Coppa America sul Moro di Venezia, ho aperto la scuola di vela a Riva di Traiano.
Da allora tantissimi allievi hanno partecipato ai corsi, sia giovanissimi che meno giovani, tanti sono diventati regatanti e anche armatori (tanti!! E questo dovrebbe far riflettere all'importanza delle scuole vela anche nel mondo industriale. L'allievo di oggi, se l'istruttore è bravo, può diventare il campione o anche l'armatore di domani).
Per diversi anni ho fatto fino a tre uscite a settimana con ragazzi autistici, ottenendo con loro risultati che gli stessi psicologi, medici e operatori del settore non si sarebbero mai aspettati. Ragazzi fantastici.
Ho sempre gestito la scuola in prima persona senza alcun aiuto dalla Fiv. Quando siamo diventati grandi e serviva avere un "cappello" fiv, non avendo alcun titolo ufficiale di istruttore, ho frequentato il corso per il primo livello. Mi sono trovato un ragazzo surfista che mi insegnava l'altura.....
L'anno dopo la fiv ha cambiato tutto, neanche quel corso sostenuto anche se inutile serviva più, tempo sprecato.
Oggi, dopo sei titoli del mondo, una Coppa America, 25 anni di scuola vela, 12 anni al comando di imbarcazioni e navi a vela, ho 2 medaglie d'oro, 2 d'argento e 4 di bronzo al valore atletico, patente per nave, ma nulla, ripeto nulla dalla Fiv, a si, la tessera Fiv.
Mio parere è che, come sempre in Italia, si guarda sempre solo al proprio orticello. Il campanilismo è il nostro maggior nemico, ma è vivo e forte e purtroppo non si vede all'orizzonte una figura che lo possa abbattere.
Fino a che parliamo che la scuola per le derive è più importante dell'altura o viceversa, non andremo mai da nessuna parte!
Bisognerebbe capire che ovunque si guardi si può trovare un inizio valido: se avviciniamo e facciamo appassionare un adulto alla vela, questo domani può diventare armatore, quindi permettere ad altri ragazzi di navigare, con grande probabilità farà frequentare i corsi deriva ai propri figli che potranno diventare i campioni di domani e così via.
Non c'è un inizio, non c'è una fine. Bisogna solo avere la forza di fare e portare avanti questo nostro splendido sport che è anche un ottimo insegnamento per la vita.
Ma se la Federazione non prende in mano il problema per intero non ne usciremo.
Ma lo sai la mia difficoltà alla scuola vela qual'è? Non di trovare allievi, ma di trovare BRAVI istruttori!!
I miei migliori istruttori sono stati i ragazzi cresciuti nella scuola. I pochi anzi pochissimi istruttori federali che sono venuti erano pieni di cognizioni teoriche ma pochissima (se non nulla) pratica.
Se non troviamo qualcuno che guarda più lontano del suo orticello, non avremo mai la scuola vela italiana che vorremmo.
Siamo arrivati al momento e alla necessità di avere meno istruttori "chiacchiere e distintivo" e più istruttori con la voglia di sporcarsi le mani. Insegna e fammi vedere come si sgotta la sentina prima di parlarmi del vento apparente.
Ora tutti vogliono imparare ad andare a regatare, magari vorrebbero anche i foils, ma poi non sanno posizionare correttamente un ancora.
In tanti mi chiedono: ci fai un corso match Race? No, rispondo!!! Ti ruberei i soldi! Per fare un vero corso match Race dovresti portare e governare la barca ad un livello molto superiore. Altrimenti ti faccio solo venire il mal di testa nei circling in pre-partenza, magari ti diverti pure, ma non capisci nulla!!
Eppure, tante scuole, pur non avendo mai fatto un match Race, fanno corsi match Race.....
Fiv, scuole, istruttori, abbiamo tanto da insegnare (scusate se sembra che esagero, ma ne sono convinto) i nostri insegnamenti possono regalarci un mondo migliore domani. Il mare è un grande maestro di vita di saprificio e di onestà, creiamo qualcosa per insegnare questo, non guardiamo al nostro orticello, uniamo le forze. Basta parlare di tecniche per scuole vela per derive o per scuole di altura, insegnamo si a regatare ma riportiamo in alto anche l'arte della marineria.
Spero non restino come sempre solo parole al vento.
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18/09/2017 21:00