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Alessandro Turchetto (non verificato)

Quando vedo le immagini, per esempio la foto #1 mi rendo conto che ... sono davvero giocattoli americani, perfettamente prossimi anche alla mentalità di alcuni italiani che vogliono vincere qualcosa, fingendosi sportivi, credendo di essere velisti e marinai mentre rimangono solamente consumatori di immagini costose! Certo, non sono stato leggero ma avete mai guardato le immagini di un Joker o di un Asso 99 dove tutto, dico tutto, l'equipaggio collabora con gesti atletici e marinaresci importanti alla conduzione della barca e quelli che fanno di meno danzano al trapezio in maniera dinamica per lavorare l'onda, non rimanendo proni e statici in una posizione improbabile quanto inutile dietro una draglia finta chesembra messa lì solamente per dire che siamo su barche classificate come d'altura! E almeno intercalassero qualche percorso in mare aperto o con lati di qualche miglio, altrimenti perchè non si dotano di una Star che su un bastone o su un percorso Olimpico è infinitamente meglio? Non vi piace la Star, bene provate a pensare ad un 470, un Finn, un 505 un FD od a qualsiasi altra deriva! Perchè complicarsi la vita con barche così più costose, complesse da portare sul luogo della regata, intrinsecamente meno sportive nella loro conduzione? Credo di saperlo: perchè i compiti sono perfettamente suddivisi: timoniere, prodiere e talvolta tattico sono velisti "veri" mentre i due centristi, sedicenti sail trimmer, nella loro posizione supina e passiva di sandwich sono coloro che poi vanno a prendere il premio e diranno ai futuri nipoti: "io c'ero" anche se tale frase ha un significato lievemente diverso, normalmente del tipo "io pagavo per tutto ciò". Del resto quanto vado dicendo è confermato dal fatto che timoniere, prodiere e tattico provengono sempre dalle classi che ho precedentemente citato, in esse si sono distinti ma non hanno più voglia o possibilità di rimanervi in posizione di vertice perchè là il livello richiede effettivamente molto lavoro, allenamento, dedizione e capacità di mettersi in gioco (allocuzione gentile per dire "saper perdere" perchè nello sport vero per ogni vittoria ci sono almeno dieci sconfitte) mentre hanno tutto l'interesse a stare al gioco poichè su queste barche sono estremamente richiesti, portano vele, messe a punto, esperienza e tanti altri elementi semplicemente ... impagabili o forse mai pagati abbastanza! Tutto ciò è un po' triste: continuate a rimanere a sandwich ma rendetevi conto che in altre barche, per esempio nei Figaro, la zavorra mobile umana è stata sostituita da serbatoi d'acqua mentre i pochi presenti a bordo - spesso uno solo, talvolta due o tre - sono veri velisti ed atleti completi che, oltre a portare la barca devono anche gestire il posizionamento delle zavorre, facendo della vela uno sport completo di gesti atletici e di competenza marinaresca come di attitudine alla tecnica ed alla tattica della regata. Forse non è per tutti, certamente si suda e si fatica ma quello, anche quello come le derive, non c'è dubbio, è davvero sport!