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Augusto Michelesi (non verificato)

Mi permetto di dire la mia sul triste accaduto: 1) certamente hanno compiuto un imprudenza a partire con quel tempo ma la barca non era un optimist e loro erano ritenuti esperti 2) col vento circa al lasco che avevano andando verso sud- sudest con una barca del genere non doveva essere impossibile resistere e fare molta strada verso trapani 3) sicuramente con quelle condizioni (vento da nord est quindi praticamente in poppa per entrare in porto) e con le note caratteristiche dei porti della sponda italiana dell adriatico la cosa piu pericolosa era appunto cercare di entrare in porto; è come centrare un piccolo pertugio in un muro spinti (motore o non motore) verso il muro da una forza enorme. Se hai il vento contro al limite non ci arrivi ma col vento a favore il problema è frenare la corsa. Paradossalmente se avessero spiaggiato probabilmente danni e vittime sarebbero stati molto inferiori o nulli. 4) in barba alle regole (mal pensate) una barca a vela da il meglio a vela appunto e con il vento al lasco-poppa era assurdo affidarsi solo al motore (che puo piantarti in asso) per tentare la difficile manovra di entrata 5) ho anche letto la fesseria che il motore da 75 hp era piccolo 6) ovviamente in quelle condizioni devi avere salvagente + legarti; ecco magari a pochi metri dal frangiflutti in quelle condizioni essere vincolati alla barca potrebbe essere sconveniente, sottolineo potrebbe 7) invece di analizzare il rottame della barca (totalmente distrutto, non si capisce che prove certe potrebbe fornire a parte confermare il panne del motore, vedi punto 4) farebbero meglio a cercare il bulbo; il punto dove sta il bulbo (che certo non si è spostato) potrebbe dire molto circa la reale dinamica dei fatti invece nessuno ne parla, almeno mi pare. saluti Augusto Michelesi