Aggiungo: bisogna stare vicino soprattutto a Roberta. Giovane atleta, una promessa, che stava vivendo il suo sogno. Non c'era ragione di avere un comportamento border-line, non c'erano montagne da scalare, uno steroide casuale quali effetti può avere su una timoniera, per la quale l'Olimpiade era solo l'occasione per mettere esperienza nello zaino? Starle vicino è imperativo: resta azzurra, una della squadra. Resta un patrimonio sul quale si è investito. Le tempeste passano, nessuno lo può capire meglio di un marinaio. Quello che oggi ti devasta può diventare la tua forza domani. Se davvero si è trattato di una leggerezza, di una distrazione, Roberta è come un pulcino stritolato in una cosa più grande di lei.
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:14