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Caro Giuseppe grazie, magari la FIV "valutasse accuratamente" certi temi... Capirebbe che tutto è comunicazione, immagine, posizionamento di uno Sport e di un intero settore. Anche la scelta delle classi olimpiche. Come vogliamo che siano gli atleti olimpici della vela nel futuro (ammesso di tenerci stretto lo status)? Come pensiamo che saranno percepiti? Quali sono i fondamenti dello Sport della Vela, e come li stiamo trasformando e distorcendo, all'inseguimento di falsi miti televisivi, "spettacolistici", commerciali? Il futuro del calcio sarà con un pallone elettronico e giocatori bionici tipo Galactic Football, tiri infuocati e porte ghiacciate dai portieri per le parate? O ci sarà sempre la corsa, il sudore, la creatività, la classe, la squadra, a fare la differenza? E i velisti saranno adolescenti acrobati volanti col casco in regate iperveloci senza tattica, oppure vogliamo che conti ancora il passaggio sull'onda, il fiuto del vento buono o scarso, la virata fatta bene, in regate marinaresche? La china che sembra pervadere World Sailing - con la rimessa in discussione persino delle classi già decise per Tokio 2020 - è essa stessa un atto di comunicazione. Ma senza progetto, senza un'idea chiara del punto di arrivo. E perciò, rischia di essere un altro passo verso l'estinzione...