Grazie. Anche questo, caro Andrea, è un discorso affrontato, accertato, e persino condivisibile. Approfitto di risponderti per chiarire ulteriormente questo aspetto: anch'io - in linea teorica - dico che il match race con dei bei monoscafi, meglio ancora se pesanti e pachidermici, con un abbrivio lungo, e scarse accelerazioni, è più spettacolare, più ravvicinato, di quello con due macchine volanti che schizzano via l'una dall'altra, manovrano poco (è da vedere) e se una fa mezzo nodo in più vince con dieci minuti di vantaggio... Ok. Ma cercate di capirmi: io dico un'altra cosa, che viene prima ancora di queste considerazioni. La Coppa. La Coppa è così: chi la vince stabilisce dei principi, tra cui le barche, con i quali sarà rimessa in palio. E quella che da tali principi deriverà, è per l'appunto la Coppa. Un sogno irraggiungibile, da inseguire a vela. A quella dobbiamo attenerci, a quella dobbiamo in un certo senso "votarci", perchè è sempre stata, è, e speriamo resti, un bel sole caldo attorno al quale ruota gran parte del nostro "sistema solare" della vela. Alla fine diciamo tutti le stesse cose, e hai ragione tu a concludere che "i conti si faranno alla fine". Continuo però a ritenere che questa discussione sia ancora "figlia" delle litigation in tribunale che hanno creato delle fazioni. E per carità, tutte le opinioni sono benvenute, come dimostrano i messaggi a questo editoriale, che continuano ad arrivare copiosi da oltre una settimana.
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03/10/2016 16:10
