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Cerco di spiegare meglio ciò che intendo per il ruolo dei media nella vela (e non solo). L'amico anonimo (perchè poi?) cita i casi di Adessovela (che è un blog), di Farevela (che è una rivista che ha un sito web) e di Sailinganarchy (che era un blog ed è diventato un potente media sul web), come esempi "di parte", anche se li misura con un metro diverso di giudizio. Io voglio proporvi invece il media dei media, il maestro di noi tutti comunicatori della vela in questa epoca: Bob Fisher, classe 1937. Forse quello con più Coppe Americhe alle spalle. La sua posizione sul tema è limpida, si attiene ai fatti, sembra un Enzo Biagi dello yachting mondiale. Ne ha per tutti e spiega con chiarezza. E alla fine valuta. E' ciò che intendo per media non schierati, su un tema come la Coppa America che è da considerare come un bene comune, il massimo bene della vela, e come tale va tutelato e protetto. Leggetevi il lungo punto della situazione - con varie sfaccettature - di The Fish su questo interessante giornale velico solo digitale: http://www.sailracingmagazine.com/sailracingmagazineview.html