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ITANOVANTASEI (non verificato)

Il tempo è venuto, il tempo è sempre galantuomo! Guardo questa vicenda allibito e sgomento, comprendo ... molto parzialmente le argomentazioni di coloro che prendono le parti dell'ILCA e mi rendo conto del fatto che, alla base di tutto, c'è proprio la grande menzogna che da oltre quarant'anni si cerca di passare sotto traccia e che, invece, diviene ogni giorno più di attualità, in maniera dirompente, nella sua forma peggiore! Non voglio prendere necessariamente le parti della Federvela, però analizzo i fatti. Alla base c'è l'ipocrisia di spacciare una classe in regime di monopolio per un monotipo: non è vero, il 470, la Star, il 420, il Finn o l'FD lo sono, il Laser no, proprio perché lo costruisce una sola organizzazione, che vede in questo un business assicurato e se lo vorrebbe tenere stretto, a dispetto del tempo che trascorre, evidenziando tutte le magagne di una "barca" che proprio per colpa della sua staticità strettamente legata al concetto di monopolio su cui lucrare ed all'intento commerciale, non si evolve da quando è nata. Oggi vedere per esempio le vele dei Laser nel circuito olimpico è un insulto alla vela: tutti gli altri hanno belle vele, loro stracci tagliati e cuciti alla meglio, come si faceva quattro decenni orsono. Potrei continuare con altri esempi quasi all'infinito; il succo è che la politica scellerata dei monopolisti ha portato ad imporre il loro esclusivo interesse, non quello della vela ed oggi si trovano in mano una delle barche in assoluto più arretrate. Le altre classi, proprio in virtù di essere veri monotipi, sono sempre state gestite da velisti appassionati ed esperti, non mossi da diretti aneliti di guadagno e, proprio per questo hanno saputo evolversi con scelte assai spesso giuste, tendenti ad aggiornare progressivamente le barche, sfidando i decenni. Al contrario, nel corso del tempo, il Laser si è trasformato in una specie di religione in cui i "fedeli" sono i tanti ragazzi che trovano divertimento e sport in questo oggetto (giusto!), lasciando ai suoi "sacerdoti" la facoltà di sfruttarne il business e, nel contempo, di indottrinarli (deleterio!). Questo al punto di tentare di farne una sorta di "federazione alternativa": ricordate, per esempio, che furono proprio i Laser tra i primi ad imporre le "istruzioni standard" oltre a molti altri deliri, fino alla più recente "partenza con la U". Analizzandoli bene sono tutti segnali che fanno comprendere come queste persone non siano mai state né abbiano mai cercato di immedesimarsi nella vasta cultura dello vela, dello yachting, dello sport! E oggi siamo al dunque. Ma quello che è peggio è che, se il Laser è stata la prima classe gestita in regime di monopolio - in realtà non è stata davvero la "apripista" di questo settore nefando, ma è stata la prima ad avere un grande successo - oggi le classi "monocostruttore" sono diventate prevalenti, con grave danno per la vela, per i cantieri, per i velai e, per quanto mi sta davvero a cuore, per un corretto e progressivo progresso nella vela. Questa è stata la vera colpa della Federvela e dell'I.Y.R.U. - I.Sa.F. - W.S. : subire senza correggere tale tendenza di mercato che nulla ha a che vedere con lo sport. La libera concorrenza fa bene ovunque, anche nello sport, anche nella vela: viva i veri monotipi, abbasso le classi monopoliste. Anche perché, alla fine, ed ora siamo davvero alla fine, le classi monopoliste generano quelle che io definisco "dittature sportive" che possono agevolare successi e boom di vendite passeggeri ma che, nel medio periodo ... portano esattamente all'attuale situazione. Forse è proprio questo che non è stato analizzato e compreso: i precedenti commenti non fanno altro confermare questa sensazione. Lasciamo spadroneggiare l'ILCA e le varie Assolaser nelle varie nazioni per ancora qualche anno e, dopo il collasso dell'Admiral's Cup, seguito a quello in corso dell'America's Cup giungeremo anche a quello della vela leggera, con la definitiva estromissione dell'intero sport dal programma Olimpico ... ! E dopo? E' questo che vogliamo? Arriverà l'ottimo Colivicchi che inventerà qualcosa di simile al recente slogan "This is not my Cup". Troppo spesso le fughe in avanti, quale sembrò negli anni '70 l'avvento del Laser e delle classi monopoliste, provocano collassi che fanno arretrare di secoli: meglio il progresso graduale, gestito dai veri appassionati e da chi è si selezione per essere davvero tecnicamente all'altezza che, anche se può sembrare per certi versi troppo "conservatore", è l'unica garanzia per lo sviluppo futuro. Ultima considerazione: guardate il 49er , molto più recente e tecnicamente complesso del Laser, all'inizio era "freschissimo" e all'avanguardia, oggi sembra già datato se affiancato ad un Nacra 17 e allora? Sono entrambe classi monopoliste e per questo statiche; è molto bello che alle Olimpiadi ci sia uno skiff ed un cat ma il regime di monopolio può semmai garantire l'inizio dello sviluppo di ogni classe e poi via libera al mercato ... per il 49er forse è gia tardi (parlo in senso tecnico, non in senso legale che, per come sono messe le cose temo sia già impossibile) e, probabilmente, per il Nacra 17 il giorno "giusto" sarebbe quello successivo alla conclusione delle sue prime Olimpiadi!