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Alberto (non verificato)

Apprezzo sempre il Suo equilibrio Direttore, ma un conto è cercare un accordo attraverso il dialogo tra pari aventi diritto, altro è doversi difendere da un’aggressione. Perché è piuttosto quest’ultima la situazione in cui si trovano Assolaser/Ilca e tutti i laseristi. In altre parole, se un dialogo è auspicabile, occorre che questo avvenga a partire da alcuni, pochi e semplici, punti fermi che la nostra Federazione si ostina a non voler capire: 1. Esiste una classe internazionale ILCA. 2. L’ILCA stabilisce chi sono i propri rappresentanti nei Distretti di tutto il mondo, a pieno diritto. Non se li fa imporre dalle singole federazioni nazionali altrimenti sarebbe il caos. E per il Distretto Italiano ILCA ha scelto Assolaser. 3. L’ILCA organizza i propri campionati di Classe (mondiale ed europeo nelle diverse categorie) ed il proprio circuito di regate, stabilendone le regole, comprese quelle di accesso, a pieno diritto. 4. Ogni laserista, di qualunque nazionalità, se ritiene di partecipare all’attività organizzata dall’ILCA, si associa versando la quota di iscrizione annuale e si attiene alle regole stabilite dalla classe. Ogni tentativo di intromissione unilaterale in questi ambiti DEVE essere respinto, per il corretto funzionamento dell’organizzazione internazionale della classe, a tutela di TUTTI i laseristi associati. Per questo ILCA è irremovibile: può e deve esserlo, grazie al cielo! Anziché negoziare con ILCA per risolvere i propri dissidi con Assolaser la nostra Federazione, pensando evidentemente di poterlo fare, si è voluta imporre con arbitrio, ma le sue azioni non hanno prodotto altro che duplicazioni di tessere, di ranking, ecc., l’esclusione dell’Italia dal circuito Europa Cup e innumerevoli problemi che naturalmente ricadono sulle spalle (e sulle tasche) degli atleti italiani. E dopo gli errori iniziali, arriva ora la follia. Adesso è troppo, i laseristi italiani non si meritano tutto questo. Rappresentano i tratti più autentici e sportivi della vela, sono per la maggior parte giovani e giovanissimi, non hanno nulla a che fare con la politica o gli interessi economici. E in questa fase delicata hanno bisogno di aiuto. Forse Lei, Direttore, sarebbe una persona in grado di fornire un significativo aiuto, sicuramente contribuendo a diffondere una corretta e misurata informazione, ma perché non anche proponendosi come mediatore? In alternativa non resta che attendere la scadenza del mandato del Consiglio Federale…