Caro Colivicchi, c'è un piccolo errore, riguarda la Serono, nulla di velicamente rilevante però ...
Negli anni settanta - ottanta la Serono era una piccolissima azienda di proprietà di una nota famiglia di velisti italiani, a quel tempo sportivamente impegnati nella formazione della squadra nazionale per l'Admiral's.
Parlo dei Violati, di Mario Violati in particolare, ovvero dell'unico armatore, skipper che aveva il vezzo di progettare le proprie barche, portando avanti idee piuttosto personali, con risultati davvero notevoli, tanto da riuscire appunto a competere per l'Admiral's, sebbene l'originalità di quei disegni forse non poteva reggere il passo dei migliori yacht del periodo, però rendeva unico quel tentativo sportivo ed aumentava il "valore aggiunto" dell'operazione: onore al merito!
Ebbene, in quel periodo, la Serono era praticamente dismessa e, poiché mio padre collaborava con alcune consulenze per il gruppo industriale della famiglia Violati (Ferrarelle, Sangemini e diverse altre), ottenne di poter "giocare" con la Serono, allo scopo di mettere a punto i primi prodotti per l'alimentazione enterale e parenterale delle persone ricoverate negli ospedali o, comunque, non in grado di nutrirsi autonomamente.
Mio padre fu infatti il primo docente di Scienza dell'Alimentazione in Italia.
Il "gioco" dei prodotti concepiti per la Serono, allora formulazioni di assoluta avanguardia, ebbe successo e quell'azienda risorse, divenne importante, redditizia e di notevole valore.
Nacque così e si sviluppò la "Fondazione Serono", appunto per dare un impulso ulteriore per lo studio di questi prodotti destinati a salvare tante vite: non sempre lo scopo è quello di ottenere un compenso economico ... talvolta qualcuno preferisce che la parte più importante sia morale, tra questi gli attori di quella operazione, la famiglia Violati e mio padre!
Poi la Serono fu effettivamente venduta ai Bertarelli, probabilmente ai genitori di Ernesto e Dona, che appunto in quel periodo risiedevano a Roma e probabilmente avevano stretti contatti con i Violati.
Successivamente il boom della Serono e la passione per la vela dei membri della famiglia Bertarelli.
Ultimo particolare divertente: fu sempre mio padre, ancora una volta tramite una azienda che sosteneva quelle attività, a seguire altre imprese di vela oceanica dal punto di vista medico e specialmente per il bilanciamento dell'alimentazione in ambienti e situazioni estreme come quelle di una navigazione in solitario per periodi prolungati - talvolta anche sei mesi, allora le barche erano molto più lente - .
L'azienda in questione in questo caso era la Plasmon e l'atleta oceanico era Ambrogio Fogar, dalla sua prima avventura importante, l'OSTAR del 1972 fino al giro del mondo del 1976 .
Successivamente, quando a Fogar nacque una figlia, pur rimanendo in ottimi rapporti, mio padre gli disse di fare a meno di lui, perché non riteneva che le sue imprese estreme potessero essere compatibili con la responsabilità di essere padre.
E dire che mio padre non era un velista, temeva il mare, come nuotatore era estremamente scarso e che, quando saliva sulle mie prime derive, urlava come un matto temendo il peggio a 300 metri da riva ...
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03/10/2016 16:14