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29/03/2020 - 17:16

VELA OLIMPICA ED EMERGENZA COVID-19

La lista degli atleti che possono allenarsi

MA SOLO PRIVATAMENTE, A PORTE CHIUSE E SOTTO LA RESPONSABILITA' DELLA SOCIETA' O GRUPPO MILITARE - Una lettera del Presidente FIV Francesco Ettorre e una riunione in teleconferenza della squadra nazionale guidata dal DT Michele Marchesini, chiariscono le possibilità di allenamento in deroga ai blocchi dell'attività sportiva, limitate ai soli atleti di interesse nazionale in preparazione olimpica

 

Una news sul sito della Federazione (www.federvela.it) rende noti i più recenti chiarimenti sulle pieghe dei decreti di contenimento del coronavirus e dei blocchi all'attività sportiva. In particolare, la FIV ha valutato i contorni delle possibile deroghe che consentono ad atleti di "interesse nazionale" di continuare o riprendere - sia pure con tutte le super-cautele e le norme sanitarie del caso - la preparazione. Preparazione "olimpica" aggiungiamo, perchè le deroghe sono consentite per un ristretto numero di atleti grazie al ruolo avuto dal CONI di concerto con il Ministero dello Sport, nella scrittura dei decreti.

Peraltro l'ultimo di tali decreti è prossimo alla scadenza (3 aprile), anche se sarà quasi certamente prorogato, e c'è persino chi ritiene possa essere inasprito. In ogni caso la logica seguita dalla Federvela si inserisce in un percorso mutuato con il CONI insieme ad altre Federazioni olimpiche. Lo sport di vertice, pur nel nuovo scenario del rinvio dei Giochi di Tokyo 2020 al 2021, vive l'emergenza sanitaria con una doppia anima: da un lato il rispetto delle regole e anzi la testimonianza di tanti sportivi famosi e testimonial con i vari #iorestoacasa, oppure #distantimauniti; e dall'altro la voglia e l'esigenza di non fermarsi, di seguire tabelle prestative scientifiche, di confrontare il proprio lavoro con quello degli altri paesi (non tutti, si sa, stanno vivendo lo stesso timing del contagio e delle restrizioni). 

Va notato peraltro che la lista di atleti creata dalla FIV è assai più restrittiva di quelle fatte da altri sport, a conferma dell'attenzione con cui la vela guarda all'emergenza sanitaria, e inevitabilmente anche a causa della logistica unica dello sport velico, che si fa uscendo in acqua da un porto o da un circolo velico e poi navigando in mare o su laghi in acque pubbliche.

 

(Federvela) Il Presidente FIV Francesco Ettorre, in una lettera inviata ad atleti, tecnici, responsabili di Società Affiliate e Gruppi Sportivi Militari, nel ribadire il blocco di ogni attività sportiva, in ottemperanza alle disposizioni governative (DPCM del 9 e 11 marzo 2020 successivi DPCM e DPR), ha aggiornato sulla volontà della Federazione di salvaguardare in questo momento difficilissimo la attività di alcuni equipaggi impegnati in vista dei Giochi Olimpici, per i quali gli stessi Decreti prevedono alcune possibilità.

In una teleconferenza svolta oggi sotto la guida del Direttore Tecnico Michele Marchesini, alla quale hanno partecipato tutti gli atleti interessati e i referenti delle loro società Società e Gruppi Militari, è stata illustrata nel dettaglio la situazione descritta dalla lettera del Presidente federale.

La Federazione Italiana Vela, muovendosi in sintonia con altre Federazioni sportive nazionali in coordinamento con il CONI, ha voluto a sua volta indicare una lista ristretta di atleti che si trovano impegnati nella preparazione dei Giochi Olimpici e per i quali, secondo le specifiche inserite nei decreti, è prevista la possibilità di utilizzo degli impianti sportivi a porte chiuse e con l'attuazione di tutte le obbligatorie misure sanitarie di contenimento della diffusione del virus.

Tanto il Presidente nella sua lettera, che il Direttore Tecnico nella teleconferenza, hanno sottolineato come l'intento di Governo, CONI e Federazioni sia di offrire agli atleti di vertice l'opportunità di dare continuità alla preparazione, nel rispetto di precise indicazioni e in totale autonomia.

La scelta ha considerato diciotto atleti tra coloro che agli ultimi Mondiali Assoluti disputati delle rispettive discipline Olimpiche si siano classificati nelle prime 25 posizioni e che risultino di rilievo ai fini della partecipazione o della qualifica ai Giochi Olimpici di Tokyo, definendoli perciò di "interesse nazionale nel contesto dell'attuale estrema emergenza sanitaria”, secondo quando indicato nel DPCM del 9 marzo 2020, sino al termine della sua validità e delle eventuali modifiche o reiterazioni.

Questa è la lista degli atleti.

Banti Caterina Marianna (C.C. Aniene)

Benedetti Daniele (Sez. Vela G.d.F.)

Berta Elena (C.S. Aeronautica M.)

Bissaro Vittorio (Fiamme Azzurre)

Calabrò Giulio (C.S. Marina Militare)

Camboni Mattia (Fiamme Azzurre)

Caruso Bianca (C.S. Marina Militare)

Di Salle Benedetta (C.S. Marina Militare)

Distefano Matilda (Triestina della Vela ASD)

Dubbini Alessandra (Sez. Vela G.d.F.)

Ferrari Giacomo (C.S. Marina Militare)

Frascari Maelle (C.C. Aniene)

Maggetti Marta (Sez. Vela G.d.F.)

Omari Carlotta (Sez. Vela G.d.F.)

Spadoni Alessio (C.C. Aniene)

Speciale Giorgia (C.C. Aniene)

Tita Ruggero (Sez. Vela G.d.F.)

Zennaro Silvia (Sez. Vela G.d.F.)

Nel corso della teleconferenza sono stati chiariti i contorni pratici e le regole stringenti per l'attuazione delle deroghe, in particolare per quanto riguarda le necessarie documentazioni e certificazioni, e le relative autorizzazioni da richiedere alle competenti autorità territoriali.

Le attività di allenamento degli atleti nelle discipline individuate potranno avvenire solo in impianti sportivi a porte chiuse, sotto la responsabilità delle Società o Gruppi Sportivi nelle cui sedi si svolgono, e con tutti i controlli medici e i comportamenti previsti per contenere il rischio di diffusione del virus.

Ovviamente le problematiche logistiche dello sport della Vela impongono ulteriori cautele e attenzioni a dirigenti, tecnici e atleti. Lo svolgimento degli allenamenti in deroga potrà avvenire solo dietro presentazione della documentazione e relativa autorizzazione delle autorità territoriali competenti, comprese quelle marittime per quanto riguarda le uscite in acqua.

E' prevista la presenza di un tecnico, iscritto all'apposito albo FIV, che anzi è ritenuto necessario considerando i rischi delle uscite in mare in questo periodo di traffico del tutto assente.

Nella riunione in teleconferenza sono state date risposte a domande e dubbi ed è stata ribadita l'enorme attenzione della FIV al momento di emergenza del Paese, chiarendo che l'iniziativa va nella direzione di aderire ai Decreti della Presidenza del Consiglio e alla ratio delle deroghe sportive concesse in accordo con il CONI, ponendosi già nell'attesa e nell'adesione a tutte le successive prescrizioni del Governo per la lotta alla pandemia, siano esse ulteriormente restrittive, o viceversa consentano un allargamento della fascia di atleti in deroga.

Il Direttore Tecnico in conclusione della teleconferenza ha insistito sui comportamenti di attenzione e prudenza massima richiesti agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti, considerando anche il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 al 2021, osservando che oggi potrebbero mancare tra i 400 e i 500 giorni ai Giochi, a seconda che essi si svolgano in primavera o in estate.

NEGLI APPROFONDIMENTI IN QUESTA PAGINA: la lettera del Presidente federale in data 28 marzo 2020

Sezione ANSA: 
Saily - Vela Olimpica

Commenti

Griso (non verificato)

La Federvela si è dimostrata molto seria rispetto a altre federazioni che con scuse varie stanno mandando in giro per l'Italia centinaia di persone a dare una mano al virus per diffondersi da nord a sud e da est a ovest. il risultato sarà che nessuno potrà più allenarsi e tutto rimandato, che tanto le olimpiadi sono tra un anno se va bene!

fausto meciani (non verificato)

come volevasi dimostrare, alla luce del DPCM di oggi ,ogni attività sportiva, compresi gli allenamenti di atleti professionisti o no, sono bloccati fino almeno al 13 aprile; di cosa parliamo , la comunicazione FIV di cui sopra è priva di ogni logica sportiva e sanitaria.
Ciao Fausto, la comunicazione è stata fatta con le regole vigenti al momento, scritte sul DPCM di concerto con il CONI e il Ministero dello Sport e ovviamente validate dal Comitato Tecnico Scientifico. Le Olimpiadi non erano ancora state rinviate di un anno. Era una ristrettissima "finestra" di possibilità per un esiguo numero di atleti di tutti gli sport, e la FIV ha individuato i suoi. Poco dopo come noto il Decreto è stato aggiornato da una versione più restrittiva e gli allenamenti sono stati interdetti a tutti, fino a 13 aprile e poi si vedrà, cosa che la FIV stessa del resto ha comunicato. Queste sono le logiche sportive e sanitarie, di prima e di adesso. Il nostro mondo della vela, i nostri atleti, mi sembrano fin qui esemplari nel gestire un momento particolarissimo.