Storia | Regata > Vela Oceanica
23/07/2018 - 20:11
Il parlamento non è l'oceano
On. Mura, burrasca a 5 Stelle
L'ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci accusa Andrea Mura (deputato del Movimento 5 Stelle) di assenteismo al 96% in Parlamento. La reazione dello skipper peggiora le cose anche con i suoi ("Faccio politica in barca, avevo avvisato. In regata per combattere le microplastiche in mare. E sullo stipendio sto riflettendo..."). E in serata arriva una nota dell'altro velista sardo, Gaetano Mura...
Burrasca a Forza 5 Stelle per il navigatore onorevole Andrea Mura. Attaccato duro da vecchi rivali politici, prova a difendersi ma la dialettica non è come prendere una o due mani di terzaruoli. Cronaca di una giornata che ha avuto echi decisamente troppo esagerati, e che - puntuale come una disgrazia - finirà per far male soprattutto alla vela e ai velisti. Anche per questo l'intervento serale del collega e quasi omonimo Gaetano Mura. Andiamo con ordine.
(ANSA) Infuria la polemica tra i deputati Ugo Cappellacci di Forza Italia e Andrea Mura del Movimento 5 stelle, entrambi cagliaritani ed eletti in Sardegna. Il primo accusa il velista di fama internazionale di assenteismo alla Camera, ma lui si difende: ""L'attività politica non si svolge solo in Parlamento, si può svolgere anche su una barca. Io l'ho detto fin dall'inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo più che quello di parlamentare sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani", ha spiegato Mura in un'intervista a La Nuova Sardegna dopo che Cappellacci lo aveva attaccato sui social, pubblicando le percentuali di assenza alle sedute della Camera dall'inizio della legislatura, il 96%. Mura ha precisato di andare alla Camera "una volta alla settimana, per la commissione Trasporti. Capisco l'incredulità, ma io l'ho detto fin dall'inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica". Mura a novembre sarà impegnato nella 'Rotta del rum', una regata in solitario dalla Francia ai Caraibi. "Userò la mia imbarcazione davanti a due milioni e mezzo di spettatori e a 90 milioni di telecamere per trasmettere un messaggio fondamentale: salvate gli oceani dalle microplastiche. Per la prima volta uno sportivo ancora in attività sarà testimonial della Camera dei deputati su un tema che interessa tutti".
Quanto allo stipendio da deputato, Andrea Mura ha detto: "E' probabile che quei soldi finiscano nel fondo microcredito istituito dal M5S. Ci sto pensando."
(...) "Se il deputato del MoVimento 5 Stelle Andrea Mura ritiene di voler continuare a dedicarsi prevalentemente ad altre attività, trascurando il mandato che gli hanno assegnato i cittadini alla Camera, ha una sola via da seguire: quella di presentare le dimissioni da parlamentare". Così in una nota i capigruppo M5S di Camera e Senato Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli sul parlamentare recordman di assenze e velista che in un'intervista ha detto che "l'attività politica non si svolge solo in Parlamento, ma anche su una barca". "Svolgere il ruolo di parlamentare è un privilegio, un servizio reso al Paese e ai cittadini, peraltro molto ben retribuito. E' un incarico che richiede impegno quotidiano, lavoro, dedizione", scrivono i capigruppo, "il nostro obiettivo è quello di dare soluzioni concrete ai problemi dei cittadini, per farlo c'è bisogno di un impegno costante e attento", concludono.
L'INTERVENTO DI GAETANO MURA - "Sulla questione Andrea Mura oggi si è già scritto tanto. Evito, come fatto in passato, di esprimermi su ciò che in modo, quantomai evidente, si commenta da solo. Non posso però non intervenire su un argomento che mi sta molto a cuore: l'inquinamento provocato dalla plastica nei mari e negli oceani Il problema plastica è così grave che avrebbe urgente necessità di attenzione da parte della classe politica mondiale. Al contrario assistiamo ad una vera e propria moda: tutti a parlare di plastica ma in termini generici e troppi interessati a sfruttare la ghiotta occasione mediatica.
Gli Oceani non si salvano blaterando e nemmeno inventando sistemi che costano milioni e milioni di euro per interventi spot, episodici, non risolutivi. Gli oceani si possono salvare, ammesso che ci sia ancora in tempo, consumando meno ed evitando di inquinarli. Ma questo si fa cambiando e stimolando a cambiare i comportamenti negativi per l'ambiente.
E poi servono delle buone leggi. In questo ultimo caso si approfitta del fatto di essere stati onorati del mandato parlamentare e si contribuisce ad approvare le norme. Dovremmo impegnarci per avere una politica che promuova la sensibilizzazione, l'educazione ambientale nelle scuole, l'etica e l'amore per il nostro pianeta, oltre che preoccuparsi di una scatola di plastica che contiene 4 foglie di basilico 3 volte più del suo peso o di un etto di prosciutto confezionato come filigrana in 5 strati di plastica .
Mi spiace, tra l' altro, che questo episodio possa sporcare il mondo della vela e dello sport fatto di tante persone serie e valide. Il politico e lo sportivo non dovrebbero mai dimenticarsi del potere comunicativo e della visibilità nelle loro mani. Devono stare ben attenti a non far passare l'idea che non si possa onorare e snobbare l' impegno preso con i cittadini."
Arriverà anche la contro-replica? Andrea è un grande marinaio e lo ha dimostrato. Sa che davanti al mare si deve prima di tutto rispetto. E che non si può sempre fronteggiare gli elementi, certe volte mettersi alla cappa può aiutare.
DA FACEBOOK QUESTA INTERESSANTE POSIZIONE DI UN ALTRO NAVIGATORE, FEDERICO CUCIUC, CHE PUBBLICHIAMO - Il pasticcio dei parlamentari "invitati alle dimissioni" - Andrea Mura si aggiunge ufficialmente oggi alla lista dei deputati che, dopo esser stati scelti dal partito per i seggi nelle liste elettorali, ed eletti dai cittadini, sono stati invitati dallo stesso partito a rinunciare al loro incarico. Ma attenzione all'art. 67 della Costituzione.
L'iter non è semplicissimo, ne breve. E deve essere il deputato a fare richiesta all'aula che, per prassi (che condivido), con scrutinio segreto (anche), rigetta almeno la prima richiesta. Riguardo l'articolo 67, mi pare interessante ricordarlo, proprio il M5S si è pronunciato più volte osteggiando l'indipendenza del parlamentare, auspicando con la sua modifica una maggiore "obbedienza" al partito.
Quindi ora la palla sta ad Andrea Mura. Può insistere sul mandato ricevuto dagli elettori, uscendo eventualmente dal gruppo parlamentare del Movimento, oppure accettare la bocciatura del Capo politico Luigi di Maio riguardo la sua interpretazione del ruolo di parlamentare, enunciata - a quanto pare - anche prima del voto, quindi forse mai celata ai suoi elettori. Dovrà fare però per iscritto egli stesso la rinuncia, indicandone le motivazioni.
Senza pregiudizi, sono curioso davvero di sapere cosa farà il deputato. Soprattutto, mi domando. Chi lo ha votato, era in un collegio uninominale, cosa ne pensa? Cosa dovrebbe fare il loro eletto? Anche questa mi pare una questione non trascurabile essendo (io) tra coloro che sono invece favorevoli all'art 67 quindi pronto a difendere le prerogative, oltre che principi, che regolano la vita democratica. Non difendo il velista, chiaro, ma il principio dell'Art. 67.
Cosa ne pensano gli elettori di Andrea Mura? Non contano nulla? Io non darei per scontata la loro opinione. Sono 60.442 persone. Secondo me è a loro che il deputato dovrebbe rivolgersi. Qualora fosse in dubbio sul dafarsi. Seguo con interesse la vicenda.
Gesuino Vardeu (non verificato)
Romano Less (non verificato)
Carlo Potestà (non verificato)