Una novità notevole, anzi quasi una rivoluzione, per il modo stesso di pensare, è stata varata dalla Federvela: riguarda il sistema di assegnazione dell'organizzazione delle Regate FIV, ovvero i campionati italiani (olimpiche e altura) e le kermesse giovanili. Dal 2018 gli eventi saranno assegnati con una procedura che di fatto somiglia a una gara, tra i circoli che presenteranno le loro candidature. Pregi e difetti del nuovo sistema. E un interrogativo? Funzionerà?
La FIV mette in gara i circoli affiliati per assegnare l'organizzazione delle proprie regate istituzionali. Le "Regate FIV": i Campionati Italiani Classi Olimpiche (CICO), il Campionato Italiano Assoluto d’Altura, il Campionato Italiano Match Race under 23, il Campionato Italiano Giovanile in doppio, il Campionato Italiano Giovanile in singolo, e il trittico giovanile: Coppa Primavela, Coppa del Presidente, Coppa Cadetti. Dal 2018 i circoli velici affiliati FIV che vogliono organizzare una di queste regate dovranno presentare formale candidatura sull base di una serie di linee guida contenute nel documento di Procedura pubblicato sul sito federale.
Notiamo che: gli eventi sopra elencati sono quelli riportati nel documento allegato intitolato proprio: Procedura per l’assegnazione dell’organizzazione delle “Regate FIV”. Da queste definizioni apprendiamo delle novità importanti: 1) che gli ex Campionati Nazionali Giovanili sono adesso definiti Campionati Italiani, quindi si aggiungono dei titoli italiani (in precedenza limitati alle sole classi olimpiche, all'altura e alla minialtura); 2) che per l'appunto la minialtura è esclusa dall'elenco, non è dato sapere se per dimenticanza o perchè campionato non più previsto, o estraneo alla Procedura e quindi di assegnazione tradizoonale; 3) misteriosamente nel breve testo sul sito federale che annuncia la pubblicazione della Procedura, nell'elenco delle Regate FIV compare "Campionato Italiano Offshore" (che in realtà è il circuito di una serie di regate "lunghe" la cui classifica combinata assegna il titolo). Ma poichè dallo stesso testo è assente il Campionato Italiano Altura, propendiamo per un banale errore. Che però sarà il caso di correggere in fretta.
Solo forma forse, ma la forma ha importanza e dovrebbe avere attenzioni quando si tratta dei massimi eventi sportivi nazionali dell'ente che presiede allo sport della vela, regate che assegnano titoli tricolore. Tanto più nel momento in cui si introduce un sistema così innovativo rispetto alle abitudini federali del passato. Un passaggio del genere avrebbe meritato una conferenza stampa, nella quale i dirigenti FIV avrebbero illustrato nel dettaglio l'operazione, le sue finalità (ce ne sono di molto interessanti, e tra poco proveremo a elencarle), i tempi, i modi. O almeno un comunicato stampa, e arricchire la comunicazione con immagini (foto e video) degli importanti eventi che sono le Regate FIV. Una bella clip: "Ecco come saranno le Grandi Regate FIV del futuro"... Questo avrebbe ad un tempo dato più valore alla novità della Procedura, e sottolineato il livello degli eventi federali, anche agli occhi dei media e quindi della visibilità e quindi dei potenziali (e necessari) sponsor. Senza i quali nè la FIV nè gli affiliati che presenteranno le candidature, riusciranno a organizzare un bel niente. Si può sempre rimediare, tutto sommato. Verosimilmente la cosa andrà veicolata agli affiliati, e non si può pensare che tutti frequentino il sito FIV.
Novità quasi genetica per la FIV, si diceva. Ecco perchè. Le regate in questione, da sempre, sono state assegnate con un processo che sostanzialmente prevedeva: manifestazione di interesse del circolo (o consorzio di circoli, previsto anche nella nuova Procedura), invito FIV a presentare un pre-progetto, visite FIV presso le strutture del circolo, approvazione della candidatura, delibera di assegnazione da parte del Consiglio Federale. Pochi paletti e tanta elasticità. A volte troppa. L'obiettivo era portare a casa il migliore binomio location-organizzazione sulle Regate FIV dell'anno. La novità della Procedura introduce da parte FIV un nuovo obiettivo, che va oltre il contingente: responsabilizzare i circoli o consorzi sulla base di standard richiesti ufficilmente, alla qualità della proposta. In prospettiva, la manovra - se usata bene da tutte le parti - potrebbe far crescere l'intero movimento, è una "sfida" a migliorare e migliorarsi, dalle capacità di coordinamento centrale FIV alle qualità organizzative sul territorio, stimolando l'impegno, la creatività, sviluppando la capacità di fare squadra e le singole professionalità.
La Procedura, ove correttamente compresa e vissuta dagli affiliati, potrebbe innescare un processo di rinnovamento delle infrastrutture dei circoli che da molto tempo sottolineiamo essere una delle urgenze dello sport della vela. Club velici che oggi non sarebbero in grado di ospitare una Regata FIV potrebbero sentirsi stimolati a ristrutturarsi e migliorarsi, per essere pronti tra un anno o due, seguendo le linee guida del documento che trovate in fondo a questo post. Qualche Club più grande o di importanti tradizioni potrebbe sentirsi superiore alla Procedura, già in asse con le linee guida: meglio così. Ma la grande maggioranza dei circoli non lo è, e anche solo leggendo e facendosi una idea delle richieste (su organigramma, connessioni wifi, accessibilità, sostenibilità ambientale, sicurezza, coinvolgimento del territorio, piano di spesa...) ci sarà una generalizzata crescita "culturale" e una consapevolezza maggiore da chi si mette in testa di ospitare e organizzare un evento di vela FIV.
Considerazioni che non fanno che aumentare la necessità di un impianto di comunicazione a supporto della novità. Altrimenti si rischia di farla passare in sordina, quasi un fatto burocratico, un fastidio. Perchè c'è un rischio importante che l'assegnazione con procedura porta con se: l'effettiva presentazione delle candidature, in numero congruo e di comprovata qualità. Col sistema antico, a volte le richieste di interesse venivano spinte, suggerite, dalla stessa FIV (o nel caso dell'Italiano Altura, fino a un certo periodo l'assegnazione era vincolata geograficamente, spettando al club che aveva conquistato il titolo). Adesso tutto è legato alla Procedura, e al suo spirito innovativo che abbiamo descritto.
Cosa accadrebbe se non arrivassero candidature per il CICO 2018? O per la Primavela? O per gli Italiani Giovanili Doppi? Non si può pensare di saltare un anno non assegnando titoli italiani delle classi olimpiche. E' ipotesi assurda? Vedremo: i vincoli posti nella Procedura non sono banali (ad esempio è previsto che il candidato abbia già le autorizzazioni amministrative per svolgere l'evento, già in fase di sola candidatura...), sono allo stesso tempo a garazia della FIV e dell'affiliato candidato. Ma essendo una novità di portata che abbiamo definito storica, c'è da capire la reazione degli affiliati.
All'estremo opporsto: cosa accadrebbe qualora le candidature fossero tante, e per tutte le Regate FIV? Immaginate trenta, quaranta o anche più "dossier" da esaminare, per poi prendere una decisione (al momento peraltro non è ben chiaro il procedimento di esame delle candidature, gli eventuali punteggi, una eventuale commissione aggiudicatrice, o la sola delibera del Consiglio Federale): forse è difficile (un affiliato può candidarsi a uno solo degli eventi FIV per anno), ma sempre possibile. E quale forza mette in campo la FIV per gestire le candidature?
La vera questione, in tutta la novità, sta qui: la FIV sta mettendo "all'asta" i suoi gioielli, le sue regate. Un tempo ha provato a gestirle lei, cercando solo posti dove svolgerle e collaborazioni in loco. Ora mette tutto il pacchetto nelle mani degli affiliati, sperando che crescano come detto in consapevolezza e capacità organizzative. Brilla in tutta la vicenda l'assenza di una "procedura" (quanto necessaria!) finalizzata alla ricerca di sponsor. Regate FIV=eventi importanti=sponsor importanti. Se non ci crediamo avremmo già smesso tutti di fare quel che facciamo. E a chi spetterebbe di cercare gli sponsor per le Regate "FIV", se non in primo luogo proprio alla FIV? Sogno di una notte di autunno. Qui in ritardo culturale c'è proprio la federazione. Senza idee, senza progetto, senza comunicazione (o se c'è noi non la vediamo). La nuova Procedura di fatto spera che siano i candidati affiliati a trovare gli sponsor per le Regate FIV. Un cambio di prospettiva che non pare votato a una crescita. L'unico "aiuto" (a parte i simbolici contributi economici: 34mila euro per i CICO, 23mila Primavela, 15mila Italiano Altura) della FIV sa di controllore: "...Accompagnerà il percorso dell’Affiliato affidatario dell’evento nominando un proprio referente che seguirà le fasi organizzative, verificandone la corrispondenza al progetto presentato".
Riepilogando: novità notevole, di portata dirompente, persino sottostimata dagli stessi estensori, e difatti poco promossa e comunicata e ancor poco condivisa con il territorio, che presenta prospettive di successi e rischi in eguale misura, di entrambi i quali si deve considerare prima titolare la FIV, tutta, presidente, lato politico, lato uffici e funzionari. La stessa FIV che quest'anno ha compiuto 90 anni passati completamente sotto silenzio. Ma questo è un altro discorso, che affronteremo poi.
Anonimo (non verificato)
fcolivicchi
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