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04/06/2017 - 19:42

XXXV America's Cup, iniziano le semifinali. Ecco la griglia e le dietrologie...

Edoardo Bianchi: si fa sul serio

Emirates Team New Zealand sceglie Land Rover BAR come avversario in Semifinale. Nell'altra, sfida tra Artemis SWE e SoftBank JPN. I motivi della scelta di Grant Dalton e le aspettative. I primi team a vincere 5 match avanzano alla Louis Vuitton Challengers Final. Abbiamo chiesto a Edoardo Bianchi, ex olimpico di Tornado, ingegnere navale per Persico Marina (fornitore del team inglese), di fare per noi il punto sul futuro della Coppa e della vela. In passaggio generazionale molto veloce

 

L'ultimo in classifica tra gli sfidanti, a parte l'eliminato Groupama, è SoftBank Japan. Eppure Emirates Team New Zealand, con il suo gran capo Grant Dalton (nell'ombra ma al timone dietro le quinte) e con il timoniere Peter Burling (oro a Rio 2016 sul 49er) hanno scelto come avversario in Semifinale Land Rover BAR, Ben Ainslie Racing. Una scelta che fa discutere. Per arrivare a sfidare gli americani detentori di Oracle dal 17 giugno, i kiwi devono battere tutti i challenger,e la Semifinale è il primo ostacolo importante. Le Qualifiche hanno fatto vedere che ETNZ, il suo originale "pedal grinding", le soluzioni generali della barca, l'equipaggio, funziona bene, la stabilità e la velocità sono ottime, forse manca qualcosa a ivello di gestione del match race.

Era meglio scegliere di fare la Semi contro i "giapponesi" dell'arci-rivale Dean Barker (l'ex di turno che cova rancore dopo il licenziamento e che si è accasato con SoftBank sognando la vendetta) che sono "gemellati" con Oracle? O con gli svedesi di Artemis che hanno un pacchetto barca molto veloce ma fanno parecchi errori in regata? Alla fine la scelta è caduta su Ben Ainslie. Cerchiamo di capire perchè.

Dalton e i suoi non si sono fidati dall'ultimo posto di SoftBank. Hanno creduto di più alle voci sui problemi di BAR. In effetti il vincitore delle World Series è apparso in ritardo a Bermuda. Solo 4 vittorie su 9 regate, tenuto a galla grazie ai 2 punti di bonus. Ma potrebbe valere anche per gli inglesi il dubbio sulle reali potenzialità, non svelate del tutto nelle Qualifiche (proprio perchè avevano i 2 punti di tranquillità per aver vinto il circuiro 2016). E poi BAR da alcuni giorni ha messo a lavoro duramente lo shore team per modifiche importanti a bordo.

Consideriamo anche che Ben Ainslie era a bordo di Oracle nel 2013, nei giorni della clamorosa rimonta da 1-8 a 9-8 per USA contro NZL. Lui è uno che può sempre tirare fuori qualcosa di magico dal cilindro. Ma ormai ci siamo, già domenica sera iniziano le Semifinali con i primi due match tra ETNZ-BAR e SWE-JPN, e ne sapremo di più.

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EDOARDO BIANCHI E QUALCHE SEGRETO DI COPPA... - La Coppa America a Bermuda, i catamarani volanti, la tecnologia, lo spettacolo, le innovazioni, come cambia la vela. Lo vogliamo o no, il progresso va avanti. Abbiamo chiesto all'ex olimpico di Tornado Edoardo Bianchi (Persico Marine) di fare per noi il punto sul futuro della Coppa e della vela. In passaggio generazionale molto veloce

Edoardo Bianchi è un ex azzurro olimpico della classe Tornado, e oggi è un affermato ingegnere navale, lavora da Persico Marine e negli ultimi mesi è stato al centro della produzione del cantiere italiano, per la fornitura di componenti per il cat della sfida inglese Land Rover BAR.

Sei tra gli italiani “nascosti” nelle pieghe della 35 AC in corso a Bermuda, ci racconti perché, e cosa hai fatto negli ultimi mesi?

Dopo l'esperienza di un'azienda mia, da tre anni lavoro in Persico Marine, realtà in primo piano a livello mondiale. In Persico Marine mi è stato poi chiesto di avviare una struttura ad hoc estremamente avanzata dove realizzare prodotti di altissimo livello tecnologico, all'interno della quale ho avuto la responsabilità della realizzazione dei componenti per Land Rover BAR (un sogno, per un ex atleta ingegnere che sogna la Coppa).

Questo ha significato interfacciarmi costantemente con il Team di BAR, gestire le squadre interne, ottimizzare i processi e la struttura... Insomma, sono stati mesi tosti, abbiamo fatto periodi lunghi con doppio turno 22 ore sul pezzo, no-stop, di duro lavoro, con un grande team di professionisti, e ti lascio immaginare la soddisfazione nel vedere oggi in acqua il catamarano con 80% made Italy/Persico!

La Coppa America con i catamarani volanti divide gli appassionati, tra estimatori e critici, ma di certo queste sono le barche a vela e le regate più veloci della storia, si sfiorano i 100 km l’ora. Quali sono le chiavi tecnologiche di un AC50?

Da ex tornadista (scusa, ma non riesco proprio a dimenticare le mie origini da atleta, prima che ingegnere!) non posso che apprezzare un'America's Cup sui catamarani. Per di più sono foiling, come il mio primo sogno, costruito e messo in acqua una decina di anni fa, il Whites Dragons catamarano foiling con ala secante.

La sfida tecnologica è importante, una ricerca costante di leggerezza ma al tempo stesso solidità e stabilità. Oltre alla progettazione, la differenza si fa anche con le tecniche costruttive e la qualità nella realizzazione. Il carbonio è un materiale strabiliante, ma bisogna conoscerlo e saperlo usare. La tecnologia va avanti e la vela, con gli AC in prima linea, anche... Io credo che il futuro della vela da regata cambierà sempre di più nei prossimi anni: come abbiamo già visto e come vedremo nei prossimi anni, si farà il giro del mondo sui foil....

Il Vendée ha gia stravolto tutti i record e dimostrato che è possibile, e la prossima generazione di trimarani da 100 piedi con foil (sono già in costruzione) sarà di vere e proprie formula uno degli oceani. Credo anche che queste tecnologie pian piano saranno anche riportate su imbarcazioni da regata alla portata di tutti... Come tutti i cambiamenti, possono esserci divisioni perchè molte volte spaventati da quello che non conosciamo...

In base alle regole, per i team di Coppa America ci sono alcuni elementi “one-design” e altri che sono di realizzazione libera: ci spieghi queste due categorie e quanto realmente i reparti progettuali dei team possono risultare decisivi?

Sulla parte "one-design" c'è poco da dire: dato un progetto uguale per tutti (nel bene e nel male) è il momento della costruzione a fare la differenza, e gran parte della sfida si gioca sull'abilità costruttiva del fornitore o del team. Alla fine hanno tenuto vincolati alcuni elementi che risultano essere di "secondo livello" se paragonati ad altri. Sugli elementi di realizzazione libera, invece, è indubbio che il momento della progettazione giochi un ruolo fondamentale: bisogna cercare l'efficienza e l'ottimizzazione delle performance, valutare con simulazioni e analisi quale sarà il risultato inserendo un nuovo asse (asse Z lift verticale) che trasforma quello che era un banale VPP (Velocity Pediction Program, ndr) in un'equazione di altissimo livello, ma non bisogna dimenticare che i pezzi andranno costruiti, altrimenti si rischia di immaginare e progettare un pezzo bellissimo, ma irrealizzabile.

E' poi certamente vero che avere cognizione dell'utilizzo e delle situazioni in barca aiuta moltissimo chi progetta: in questo senso credo che il mio passato da atleta tornadista si sia coniugato bene con il mio ruolo di building composite manager in Persico per BAR, con cui ho potuto confrontarmi costantemente sia sulla progettazione, quanto sulla costruzione. Alla fine stiamo vedendo che tutti i team sono di altissimo livello e con velocità e performance molto simili e questo rende la regata molto più divertente e combattuta.

Il pedal grinding (i grinder in bicicletta anzichè alle manovelle) di ETNZ ti ha sorpreso? E ritieni possa dare ai kiwi un vantaggio reale? E se puoi spiegarci il ruolo dell’idraulica a bordo.

In effetti... come non averci pensato prima! I kiwi sono maestri in questo genere di intuizioni e hanno fatto risorgere dal passato un'idea che oggi ci stravolge a tutti. Team New Zealand dimostra sempre di non avere paura di osare, e a veder muovere in barca i grinder tra una postazione e l'altra, sembra dimostrarsi anche una soluzione di maggior efficienza per i movimenti fisici rispetto all'utilizzo delle manovelle. Questo gli permette di fornire costantemente molta più pressione al circuito olio.

Uno dei grandi punti di funzionamento, e di vittoria, di questi catamarani è proprio generato dall'idraulica e dai sistemi che permettono di movimentare e regolare tutta la barca. ETNZ ha fatto un lavoro egregio nei sistemi e ricordiamoci che parte della sconfitta della scorsa coppa veniva proprio dai sistemi. Sistemi che ci permettono di movimentare i foil e la wing e tutto questo è gestito con l'idaulica. Quindi i grinder che una volta erano collegati direttamente al winch, ora pompano l'impianto idraulico e lo tengono in pressione, per permettere la movimentazione di tutti gli attuatori installati a bordo.  

A questo punto della Coppa, siamo nelle tre settimane finali, quali colpi di scena eventuali - sul piano tecnologico - possiamo ancora aspettarci?

Una delle cose più belle che vedi nella coppa America è che ogni giorno anche durante le regate il team continua a lavorare ottimizzando e sviluppando, quindi fino alla fine ci possiamo aspettare di tutto, e continueremo a vedere l'evoluzione dei team.

Avendo contribuito in modo decisivo alla costruzione di Land Rover BAR, i danni riportati nella collisione del Day 1 hanno comportato un lavoro impegnativo o sono minori?

Un bel botto, eh! Beh, una collisione non mai una bella cosa, di sicuro. Ma il team ha reagito prontamente e riparato il danno in tempi record restituendo l'integrità strutturale alla barca.

Uno o più “uomini” decisivi secondo te (anche tra quelli meno visibili) in questa 35 Coppa America, e perché...

Di personalità e personaggi ce n'è più di uno, è una America's Cup con grandissimi nomi della vela, da Ashby, Burling e Tuke, a Ainslie, Barker, Cammas, Slingbsy, Percy, Outteridge, Spithill, Scott, Goodison, il nostro Francesco Bruni... Certo, fa strano vedere in barca anche tanti che hanno relativa esperienza nel mondo dei catamarani, ma il mondo della vela è cambiato e cambierà ancora tantissimo sull'onda della rivoluzione foiling, e in un certo senso mi fa anche piacere che molti scoprano i cat. E' molto bello vedere anche come i nomi e le generazioni stiano "finalmente" cambiando. Queste sono imbarcazioni altamente atletiche e dove oltre alla fisicità c'è bisogno di essere estremamente reattivi e veloci a decidere...

E anche nel mondo del design team vediamo tanti nomi nuovi e tanti giovani che si integrano con i vecchi "guru" della coppa ma gli portano nuove idee e nuove tecnologie...

I tuoi favoriti o i pronostici, chi avanza e chi vincerà la Coppa?

Molto difficile rispondere... Oracle e Team New Zealand stanno dimostrando un livello altissimo e forse superiore, sia di performance che di manovre (aspetto che gioca un ruolo fondamentale su queste barche), ma anche gli altri team non sono da meno e ogni giorno in acqua dimostrano di essere più competitivi. Sarà difficile per tutti, e possiamo ancora aspettarci grandi stravolgimenti. 

Posso dire che sarà molto tosta questa semifinale per BAR, ETNZ è a un livello molto alto e porta con sé l'esperienza della coppa passata. Gli inglesi soffrono il poco poco vento ma il team acquista sempre più confidenza con la barca! Posso capire la scelta di ETNZ di sfidare gli inglesi avendo previsioni di Light Wind ( dove i neozelandesi sono fortissimi) però se aumentasse potremmo forse avere delle sorprese... E qualche carta a sorpresa da giocare c'e' ancora... Insomma buon divertimento

Commenti

ENRICO lanzillo (non verificato)

Non penso che la scelta di ETNZL sia un errore. i Kiwi non vogliono arrivare in finale, vogliono vincere la coppa. E per questo devono battere tutti. Secondo me proprio per questo hanno deciso di affrontare subito il più forte, lasciarlo a dopo avrebbe solo fatto in modo che Ben Aisle ed i suoi avessero più tempo per mettere a punto la barca. Se non saranno capaci di battere BAR subito non lo saranno nemmeno domani, meglio non rimandare! Enrico
GBR COSTRETTO AL RITIRO NELLA PRIMA REGATA PER ROTTURA DELLA WING, E NON PARTE NELLA SECONDA. 2-0 PER ETNZ SoftBank - Artemis 1-0 la prima regata ai giapponesi

harryO (non verificato)

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