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16/02/2017 - 13:13

35 America's Cup

La sorpresa dei kiwi a pedali...

A 100 giorni dall'inizio delle fasi finali della XXXV America's Cup, il lancio dell'AC50 di Emirates Team New Zealand. I kiwi sorprendono tutti per l'ennesima volta: il sistema di grinder passa dalle braccia ai piedi, e ricava la potenza che serve ai sistemi idraulici pedalando anzichè girando le manovelle! STORIA, FOTO E DUE VIDEO

 

di Fabio Colivicchi

Dici Team New Zealand e dici America's cup (che è stata anche New Zealand Cup, nella celebre definizione estasiata del telecronista Peter Montgomery nel 1995 e nel 2000), e dici Vela, con la V maiuscola. Non mancano mai, i kiwi, agli appuntamenti che fanno la storia dello yachting. E in più, solitamente, si fanno notare per le innovazioni, le spinte in avanti. In 30 anni di storia Emirates Team New Zealand ha tracciato spesso la rotta, a cominciare dal mitico 12 metri in vetroresina del 1987 (Plastic Fantastic), o con il famoso supermaxi di 80 piedi, e infine nel 2013 è stata la prima a credere e insustere sulla strada dei foil, poi seguita da tutti e divenuta la normalità. L'ultimo salto triplo arriva a 100 giorni dalle Coppa numero 35, atesa al via a Bermuda il 26 maggio con le Qualifiche Louis Vuitton.

Si può innovare qualcosa a bordo di catamarani di 16 metri, che volano sui foil e virano su una randa che è un'ala rigida? Per i kiwi si, eccome. L'innovazione 2017 si chiama "pedal power", la potenza dei pedali, chiamata a sostituire quella delle braccia. La nuova frontiera del "grinding", letteralmente quel "macinare" girando vorticosamente manovelle che azionano le scotte o altre attrezzature di bordo, sposta la forza dalle mani ai piedi. I grinder sul cat neozelandese non macinano roteando le braccia ma pedalando. L'obiettivo? Dare maggiore velocità e potenza alla produzione dell'energia necesaria per i sistemi idraulici che di fatto sono il motore di queste imbarcazioni.

Il Design Coordinator di ETNZ Dan Bernasconi: "Quando ci siamo messi a pensare al disegno in generale di queste barche tre anni fa, i vantaggi di un sistema basato sulla pedalata al posto del normale grinding sembrava ovvio. Ma certamenre questa scelta poneva una serie di difficoltà da superare per raggiungere la piena funzionalità. E' su questo che abbiamo concentrato i nostri sforzi lavorando incredibilmente negli ultimi anni.

"Vincere la prossima Coppa America sarà soprattutto mantenere stabilità al foiling (al volo) degli scafi lungo l'intero percorso di regata, e per questa ragione le barche di Coppa contengono alcune tecnologie molto innovative e potenti mai usate in una competizione, per gestire i sistemi idraulici e ottimizzare il disegno dei foil."

La differenza di potenza della pedalata rispetto alla nuotata è notevole. In aggiunta il grinder che pedala può operare più a lungo e con battiti cardiaci  inferiori. Ulteriore vantaggio per ETNZ è che il cat kiwi avrà quattro macchine grinder per ciascuno scafo, contro le due che usano il sistema tradizionale (che impegna due persone per ciascuna macchina)

Anche Glen Ashby, medaglia olimpica e guru dei multiscafi da decenni, Team Director della parte velica di ETNZ, è convinto della mossa, che è stata testata nell'Hauraki Gulf sulla barca nuova. "E' stata una sfida arrivare a questo giorno, e la prima uscita a vela con la barca da Coppa è stato un momento speciale per l'intera squadra. I prossimi pochi mesi di vela e sviluppi saranno i più importanti di questa campagna per l'America's Cup. Faremo un mese intensivo di allenamenti qui ad Auckland e quindi sospenderemo il programma per spostarci a Bermuda, dove ricominceremo ad allenarci fino al giorno delle prime regate, il 26 maggio."

Il CEO di Emirates Team New Zealand Grand Dalton, alla presenza del team al completo, di sponsor e partnerl amici e famiglie, ha varato ufficialmente la barca nella base di Beaumont Street, la bottiglia è stata infranta sullo scafo da Tina Symmans, membro del Board del team, e la barca benedetta da Ngati Whatua.

"E' davvero il giorno dell'orgoglio per la comunità del nostro team - ha detto Grant Dalton - Una campagna entra nel vivo quando si vara una barca, la barca che nelle nostre speranze sarà in grado di vincere la Coppa America e riportarla in Nuova Zelanda. Tante ore e un lavoro immenso ci hanno portato a questo giorno, e da oggi le cose si fanno interessanti! Grazie e buon lavoro a tutti."

AC50 è lungo 15 metri (49,2 piedi), una randa wingsail rigida alta 25 metri, tutte le componenti della barca sono costruite in Nuiva Zelanda, coinvolgendo aziende leader come Southern Spars, Cookson Boats e C Tech. Le regole attuali della Coppa prevedono che alcune parti delle barche siano "one design", cioè uguali per tutti: scafo, traverse, forma della wingsail, trampolino centrale), pertanto i designer hanno potuto concentrarsi sui sistemi di controllo e sulle derive a foil, per le quali il Protocollo autorizza maggiore libertà. L'attuale classe AC50 è 20 piedi più corta e con una wingsail di 15 metri più bassa della precedente AC72 usata nel 2013 a San Francisco.

"I ragazzi, tutti, hanno lavorato oltre 12 ore al giorno ininterrottamente dal 3 gennaio per finire la barca. Il fatto che siamo il primo team a scendere in acqua e allenarsi sulla barca da Coppa, considerando il ritardo iniziale rispetto ad altri team, rappresenta un incredibile dimostrazione di volontà, determinazione e spirito di squadra", ha detto Sean Regan, il manager dello shore team. E ha aggiunto: "C'è una vera consapevolezza che questo team può competere contro cinque Golia, e andare a vincere questo Trofeo!"

La mossa neozelandese ha sorpreso gli avversari ed è la notizia del giorno, ma i commenti meno lusinghieri sul pedal power arrivano dall'ex più avvelenato, Dean Barker, che oggi guida la sfida giapponese: "Non è la prima volta che si pensa al pedale per il grinding, le gambe sono più forti delle braccia, si sa, ma per certe manovre non occorre solo potenza, bensì gradualità e flessibilità, e questo è più difficile con i piedi. Non credo sia un vantaggio al 100%."

VIDEO EMIRATES TEAM NEW ZEALAND

 

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Commenti

romano less (non verificato)

Non so se porterà davvero vantaggi, però mi diverte l'idea dei manzi che pedalano, chissà se li inciteranno col tamburo come sull galee.;-) .