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03/08/2016 - 12:39

L'avventura più bella per il navigatore di Cala Gonone

Gaetano Mura: giro il mondo e torno

Si chiama Solo Round the Globe Record, il giro del mondo in silitario su un Class 40 battendo il tempo di un cinese. E' il sogno che sta per realizzarsi per Gaetano Mura, uno dei nostri oceanici più atipici, marinaio, atleta, romantico. Dalla Mini Transat alla Jacques Vabre, dopo una lunga preparazione, e tanti lavori alla barca, è pronto. A ottobre parte da Cagliari. Un progetto che parla di sport, ambiente, salute. Ecco tutta la storia - VIDEO SU SAILY TV 


Molti di noi hanno ancora negli occhi le immagini dello straordinario docu-film sulla Mini Transat di Gaetano Mura. Lui che racconta l'oceano da solo sul Mini, tra eccitazione, scoramento, gioia e lacrime. Pienamente se stesso, 100% Gaetano Mura. Quelle immagini sono ancora oggi la fotografia più vera di un marinaio d'altomare tra i più completi e atipici che il panorama italiano - non certamente prolifico in materia - abbia offerto in questi anni.

Gaetano è nato a Cala Gonone, un angolo di paradiso della Sardegna, cuore del Mediterraneo, è nato proprio "nel" mare più ancora che sul mare. E' impregnato di onde e di sale, ce l'ha in ogni ruga della sua faccia. Fosse nato in Bretagna, avrebbe fatto già due o tre Vendée Globe, per fisico, energia, esperienza. Ma il Mediterraneo ti da quel certo non so che, ti rallenta la carriera se sei un navigatore oceanico, perchè - banalmente - l'oceano è lontano. Oltre le Colonne d'Ercole.

Ma se ti chiami Gaetano Mura, alla fine quelle Colonne te le metti alle spalle. Lui lo ha già fatto e adesso sta per farlo per realizzare il suo sogno più bello e più lungo: il giro del mondo in solitario. In regata con se stesso e con il tempo. Dandosi l'obiettivo di battere il primato in vigore, del cinese Guo Chuan, 137 giorni.
Con un armatore che gli mette a disposizione la barca, un team di amici fedeli che l'ha seguito nei lavori alla barca (qui sotto potete leggere tutto nei particolari), nella logistica, nella condivisione del progetto-sogno.

Da Cagliari a Cagliari in Class 40, lasciando a sinistra i Grandi Capi (Buona Speranza, Leeuwin, Horn): sembra il giro di Matteo Miceli nel 2013 (da Roma a Roma), quasi riuscito se non si fosse rotta la chiglia a 2000 miglia da Gibilterra. Gaetano lo sa e ha citato l'impresa di Matteo tra i riferimenti che lo hanno spronato. E' una impresa estrema ma alla portata di uomo e barca, è resa completa dal record e dalla possibilità di creare uno standard, e dai molti messaggi con i quali partner e amici gli riempiono la barca: salute a bordo (monitoraggi a distanza e studi medici), alimentazione (alla sua mania per il cibo sano si uniranno proposte specifiche e da racocntare), persino il turismo (per promuovere la sua Sardegna, che lo supporta).

Insomma Gaetano parte a ottobre (forse il 9, giorno della Barcolana, o forse subito dopo), e vale la pena di seguirlo, giorno per giorno, e fare il giro del mondo con lui. In questo "speciale" vi raccontiamo perchè. 


SU SAILY TV IL VIDEO TEASER DEL GIRO DEL MONDO DI GAETANO MURA
 
Saily seguirà il giro del mondo di Gaetano Mura con articoli, foto, video, che ne racconteranno l'impresa: sarà quasi come essere a bordo con Gaetano. Siete pronti? E a settembre vi porteremo a seguire gli ultimi preparativi a Cagliari

GAETANO, IL PROTOTIPO
Farà da “prototipo” per lo studio del fisico e della psiche in condizioni estreme, sarà una “sistema di monitoraggio vivente” che, per quattro mesi in mare aperto, osserverà le condizioni ambientali di mari, oceani e dei loro abitanti, sperimenterà cibi naturali predisposti per il suo viaggio, ma sarà soprattutto il protagonista di un’avventura al limite delle possibilità umane: battere il record sul giro del mondo in solitario, senza assistenza e senza scalo, a bordo di un Class40, barca a vela da regata di 12 metri.

L’Ocean Racer sardo Gaetano Mura partirà con il suo Class40 a ottobre prossimo e per oltre 4 mesi cercherà di compiere un’impresa che fino ad oggi è riuscita solo al cinese Guo Chuan, che l’ha portata a termine in 137 giorni.

A poche settimane dalla partenza, il velista sardo ha presentato a Roma, nel corso di una Conferenza Stampa, il  “Solo Round the Globe Record ” il giro del mondo a vela che si svolgerà sotto l’egida dell’Enit e della Regione Sardegna.

L’avventura sta per cominciare - ha dichiarato Gaetano Mura- è più di un anno che mi sto preparando. Molti mi paragonano ad un’astronauta che deve affrontare la solitudine dello spazio e le sfide di un viaggio ai limiti. Anche io dovrò affrontare per mesi la solitudine del mare, imprevisti e difficoltà estreme. Ciascuno ha la sua storia e un sogno. Il mio sogno è quello di portare a termine questa avventura in cui credo e metto tutto me stesso”.
 
LA SFIDA
Il giro del mondo in oltre 4 mesi si snoderà dal Mar Mediterraneo (la partenza ad ottobre è prevista da Cagliari) attraverso l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, poi in senso orario attorno all’Antartide, lasciando a sinistra Cape Leeuwin (Australia) e Capo Horn, per risalire l’Atlantico e ritornare infine nel Mediterraneo. Un percorso di 25.000 miglia nautiche (46.300 chilometri). Buona parte si svilupperà in mari ostili, con condizioni meteo estreme, al limite dei ghiacci antartici.

Per gestire una navigazione in solitario ed indipendente Gaetano adotterà la tecnica dei “microsonni”, alternando veglie di 2 ore a sonni di 20 minuti. I soli compagni di viaggio di questa traversata saranno gli iceberg, le balene, gli abitanti tutti del mare, le raffiche di vento che possono superare i 100 km orari e onde di oltre 10 metri. L’impresa sarà compiutaa bordo di un Class 40, una barca da regata ‘monotipo’ di 12 metri, allestita ad hoc per questa impresa.
 
La salute prima di tutto, Gaetano Mura come “centralina” biomedica
Gaetano Mura sarà sotto osservazione medica giorno dopo giorno, si tratta infatti di un’occasione unica per studiare le risposte e gli adattamenti di un organismo umano alla prolungata permanenza in condizioni ambientali estreme. La sfida è stata raccolta da un gruppo interdisciplinare di studiosi e ricercatori che fanno capo ai professori Vincenzo Piras, Alberto Concu e Maurizio Porcu, del sistema ospedaliero universitario di Cagliari. Alterazione ematiche e del sistema nervoso, della forza muscolare e della capacità contrattile del cuore, frammentazione del sonno e aumento dei tempi di reazione, sistema immunitario sotto stress: questi alcuni dei rischi cui è sottoposto un Ocean Racer.

Per controllare lo stato psicofisico di Mura, è previsto il monitoraggio in remoto di numerosi indicatori dello stato di funzione dei principali organi. Un controllo che avverrà quotidianamente e regolarmente attraverso sistemi sicuri, non invasivi e di facile applicazione, basati su una piattaforma informatica ICT appositamente progettata e messa a punto dal gruppo di ricerca. I principali sistemi bio-medici di controllo e acquisizione dati sono il Remote Cardiac Output Recorder, il Telemetric Brain Tracking e la Photogrammetric Motion Analysis.
 
Nella cambusa cibo naturale patrimonio della Sardegna e elisir di lunga vita
Nell’impresa di Gaetano Mura c’è una parte essenziale: la cambusa. La cambusa conterrà alcune eccellenze agroalimentari sarde, prodotti di eccellenza, concepiti in modo genuino e autentico in una terra ricca di ambienti incontaminati e dove la qualità della vita è elevata.

Alcuni di questi prodotti, come i pani biscottati, le paste, i formaggi DOP sardi, i legumi, il tonno, e altri prodotti tradizionali e certificati, come l’olio DOP di Sardegna, raccontano una dieta che ha reso la Sardegna anche una delle blue zone del pianeta, una delle zone a maggiore longevità al mondo. La longevità è, infatti, anche frutto della dieta e di uno stile di vita sano e attivo, ricco di benessere fisico e spirituale. Sono tutti  prodotti adatti ad essere trasportati e conservati per mesi, in assenza di frigorifero, perché concepiti in una società agropastorale dove ad esempio il pane carasau doveva durare mesi al pastore, durante la transumanza.

Gaetano Mura diventerà quindi anche ambasciatore del patrimonio agroalimentare e della cultura gastronomica sarda, delle produzioni sarde che comprendono 40 tra DOP e IGP, 189 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) e alcuni pregiati presidi Slow Food. “Gaetano Mura – ha sottolineato l’antropologa dell’alimentazione Alessandra Guigoni – farà il giro del mondo e queste eccellenze agroalimentari sarde faranno il giro del mondo con lui, come beni culturali che parleranno della Sardegna al pianeta attraverso l’impresa del navigatore, il suo itinerario, le sue conquiste e fatiche”.
 
Un’impresa per rilanciare l’immagine della Sardegna e monitorare l’ambiente
L’impresa di Gaetano Mura va si inserisce nella strategia di rilancio del turismo sardo. “Sardegna Isola Del Vento” è, infatti, il brand che accompagna il progetto di sostegno agli sport velici di cui il velista sardo è sicuramente uno dei maggiori ambasciatori.

Gli sport del mare, parte consistente dell’offerta del turismo in Sardegna, sono uno straordinario attrattore nel corso di tutto l’anno, così come sono uno straordinario veicolo di promozione gli eventi velici che vedono sardi e la Sardegna protagonisti: attraverso appuntamenti affascinanti e di valore mondiale come la regata in solitaria di Gaetano Mura. L’impresa creerà infatti interesse per l’isola e servirà da piattaforma mediatica per accrescere l’attenzione sulla Sardegna e il suo ritorno d’immagine, in particolare attraverso i canali social e i media più attuali.

La sostenibilità e l’ambiente sono da sempre al centro delle avventure marine di Gaetano Mura. Anche questa volta registrerà con mezzi audiovisivi le condizioni dei mari e degli oceani che attraverserà e sarà testimone “oculare” di tutte le forme di vita che incontrerà.

LA BARCA
E' un progetto Sam Manuard costruito al cantiere navale Bert Mauri di Rimini. Il Class40 ha una storia recente, la prima apparizione in una competizione di livello mondiale risale al 2006, nella Route du Rhum, con 25 barche registrate. Negli anni la flotta mondiale di Class40 è cresciuta a livello internazionale, e si corrono regolarmente campionati di classe a livello nazionale e mondiale. La classe è regolarmente presente nelle regate transoceaniche.
 
Le caratteristiche tecniche
I Class 40 sono barche leggere e “spinte”, progettate per la velocità. Dimensionalmente si situano tra la Classe Mini e l'Open 60 IMOCA, la barca con cui si corre la Vendée Globe.
 
lunghezza fuori tutto 12.19 m
baglio 4.50 m
pescaggio 3.00 m
dislocamento 4.500 kg
 
Il numero massimo di vele è limitato ad 8, di cui solo randa e fiocco possono essere in materiali diversi dal Nylon (Dacron, fibra di carbonio, Kevlar e simili). Le scelte dei materiali sono fatte dagli skipper.
 
La barca, tra le varie prove, deve superare il test di raddrizzamento da 90° con 220 kg di peso in testa d’albero ma al tempo stesso non deve raddrizzarsi se il peso supera i 320 kg. Per la costruzione di scafo, coperta, struttura ed allestimenti interni, è vietato l’utilizzo di fibre aramidiche e carbonio, di anime in nido d’ape, nonché di fibre preimpregnate. L’utilizzo di fibre di carbonio è concesso unicamente per la realizzazione di albero, boma e bompresso. Una peculiarità di questa classe è l’obbligo di avere 4 cuccette permanenti di 1.80 x 0.5 m.
 
Le modifiche realizzate per il Solo Round the Globe Record
La preparazione del Class40 di Gaetano Mura ha richiesto circa 5 mesi di lavori presso il Cantiere Nautico Gottardi di Olbia, altri interventi sono stati curati dal Cantiere Bert Mauri di Rimini. E’ stato necessario realizzare delle paratie interne per il rafforzamento strutturale dello scafo e per ricavare una cellula di sopravvivenza. Bert Mauri ha costruito la tuga allungata, ossia la copertura per la protezione necessaria durante la navigazione in condizioni estreme.
 
E' stato effettuato un esame radiografico dello scafo e dell'albero. La strumentazione di bordo è a cura di Garmin Marine Italy, e prevede in particolare i chartplotter della serie GPSMAP 7400 con funzioni specifiche per la navigazione a vela, il trasduttore vento gWind Race, i maxi display GNX 120 e 130 che permettono la lettura dei dati in ogni condizione, il pilota automatico GHP Reactor di derivazione aeronautica e lo smartwatch quatix 3.
 
E’ stato installato un timone di emergenza. Le comunicazioni via satellite e la connessione sono garantite dalla tecnologia fornita da Compagnia Generale Telemar e Marlink. Per la navigazione nei mari dell’antartico è stato installato il riscaldatore Eberspächer, serie Airtronic, con un controllo delle emissioni che rende ecocompatibile il dispositivo. Per la produzione di acqua dolce è previsto un dissalatore Katadyn.
 
La produzione della necessaria energia a bordo è garantita da pannelli fotovoltaici SolbianFlex, sviluppati per il Class40 di Giovanni Soldini in collaborazione con il CNR. Si tratta di pannelli flessibili, quindi facilmente adattabili, che permettono la produzione di energia elettrica da fonte solare in qualunque condizione.

SU SAILY TV IL VIDEO TEASER DEL GIRO DEL MONDO DI GAETANO MURA
 
Saily seguirà il giro del mondo di Gaetano Mura con articoli, foto, video, che ne racconteranno l'impresa: sarà quasi come essere a bordo con Gaetano. Siete pronti? E a settembre vi porteremo a seguire gli ultimi preparativi a Cagliari

Commenti

Francescoo (non verificato)

.... per la produzione di energia sarebbe utile istallare almeno un idrogeneratore da 600 watt ( la mancata menzione é una omissione del redattore?)

Francescoo (non verificato)

.... per la produzione di energia sarebbe utile istallare almeno un idrogeneratore da 600 watt ( la mancata menzione é una omissione del redattore?)