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09/09/2012 - 16:23

Architettura a Venezia

Tesi di Laurea?
uno Yacht 11,90!

Una barca di quasi 12 metri come tesi di laurea: è quanto ha fatto Alessandro Comuzzi. Il cui correlatore è stato Maurizio Cossutti. Una tesi (e una barca) ricca di idee e tutta da vedere.


All’Università di Architettura di Venezia è stata discussa la tesi di Laurea specialistica dal titolo: Uno yacht da 40’ con la tecnologia del compensato marino e della resina epossidica. La discussione della tesi proposta dal laureando Alessandro Comuzzi è stata introdotta dal relatore, il professore arch Fiorenzo Bertan esperto di storia della vela e per gli aspetti di struttura navale dal correlatore, l’ing. Maurizio Cossutti.
Questa tesi è stata la conclusione di un percorso di ricerca progettuale durato alcuni mesi, assistito dall’arch Bertan e dell’ing Cossutti e collegato ad una precedente esperienza dello stesso laureando, sfociata nel progetto e costruzione di un daysailer D.870 che ormai naviga da tre anni.

Si ritiene opportuno sottolineare che questa insolita tesi presentata alla conclusione degli studi di architettura a Venezia, dove hanno insegnato maestri dell’architettura italiana, consente di affermare che la progettazione architettonica è un processo che applica un’idea in qualsiasi contesto, per qualsiasi fine e con qualsiasi tecnologia, fino a produrre l’oggetto concreto e usabile.
Nel caso specifico si tratta di una barca a vela di 11.90 m prevista con una particolare tecnica che consente di realizzare uno scafo tondo in compensato marino .

Imbarcazione da crociera-regata lunga 1190 cm e larga 318. Ha un pescaggio di 195 cm. È costruita con fogli di compensato marino da 10 e 20 mm, resina epossidica e fibra di carbonio per i rinforzi strutturali e discloca 4677 kg.
È armata con randa e fiocco per una superficie complessiva 96 m2.
Il progetto è stato realizzato nel 2011/2012 come tesi di laurea presso la facoltà di architettura IUAV di Venezia.
Il progetto nasce dall’esigenza di progettare un’imbarcazione veloce e competitiva, ecosostenibile, da un basso costo di produzione ma con alta qualita’ dei materiali impiegati.
La barca ha una linea moderna con scafo tondo.
Viene applicata una particolare tecnica costruttiva per la realizzazione dello scafo.

Le motivazioni che stanno alla base del lavoro si trovano in tre punti chiave, intesi in modo sinergico e in quest’ordine:

Il mercato: progetto rivolto a una committenza non astratta, che tiene conto di aspetti concreti quali la fascia economica, le prestazioni e la sostenibilità ambientale (passaporto verde normativa ISO 30008 ecc) con l’assenza di stampi e la facilità di riuso e smaltimento dei materiali a fine vita.

Il lavoro: attenzione alla dimensione tecnica e umana delle maestranze, ritenendo che costruire una barca in legno, e non con una stampata di vetroresina, gratifichi l’operatore e si rifletta nel migliorare la sua qualità di vita.

Il materiale: il legno nella versione del compensato marino associato alle resine epossidiche è un materiale economico, flessibile nell’uso, resistente e duraturo nelle prestazioni, anche se confrontato ai sandwich di fibra di vetro e naturalmente con laminati pieni, avvicinandosi ai valori dei laminati in carbonio.

Il risultato è il progetto della barca discussa davanti alla commissione di laurea. Una barca con una linea classica, per una crociera mediterranea veloce e per la regata, con design di interni essenziale ed efficiente, sistema costruttivo rapido e preciso con tagli cnc e infine con un prezzo probabile tale da rientrare in un’ampia fascia di mercato.

La barca è stata analizzata non solo dal punto di vista costruttivo, estetico e funzionale, ma altresì sottoposta a diversi tipi di controllo strutturale, tra cui l’analisi Fem.

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