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25/09/2015 - 11:04

Mini Transat Day 6, la situazione degli italiani in oceano

La rimonta di
Andrea Fornaro

E' il più veloce dei Serie, dimezza il distacco dai primi, sale al 17° e non sembra voglia fermarsi, il navigatore maremmano e il suo Argo Sideral 857. Circa 90 miglia più avanti, Zembelli e Bona sempre 13° e 15°. SITUATION ROOM: Grande Federico Cuciuc, ripreso il mare all'alba di oggi e vola già a 9 nodi. ANDREA PENDIBENE: arrivato a La Coruna stanotte. Il nuovo albero è in arrivo. Tra poco i dettagli e le decisioni... SPECIALE SAILY TV


Fornaro Day alla Mini Transat. Andrea ha spinto il suo Sideral 857 con convinzione, ha trovato il ritmo giusto della regata, con il vento calato e il mare più gestibile, ha rafforzato la sua rimonta: dal 38° posto della prima notte, è arrivato al 17°. E non è certo finita qui. Il suo Argo sembra fare una media migliore di molti che lo precedono,e nei prossimi giorni il vento sarà ballerino, con scelte tattiche decisive. Vedere Andrea e Sideral nei primi 10 a Lanzarote non è affatto impossibile, anzi! E non va dimenticato che Fornaro è un esordiente, alla sua prima Mini Transat, cosa che aumenta il rispetto sulla sua condotta di gara in questi giorni chiave della prima tappa.

Tra i proto, ferme restando le posizioni di testa (che comunque allungano sugli inseguitori, a dimostrazione che ci sono 3-4 barche che vanno via di passo alle altre), troviamo stabili i nostri: Micki Zambelli su Illumia 788 è 13° e Alberto Bona su Onlinesim 756 è 15°. La novità, se così vogliamo chiamarla, è che i due non navigano più insieme: ci sono 50 miglia circa di vantaggio per Zambelli, e le scelte di bordeggio in poppa differiscono, anche se la linea di discesa resta analoga. Anche in questo caso situazione resa aperta dalle condizioni meteo incerte. Un italiano o due in top ten dei Proto alla prima tappa è un obiettivo credibile.

SPECIALE MINI TRANSAT SU SAILY TV

FEDERICO CUCIUC RIPARTE!
Grande carattere e voglia di oceano per Federico Cuciuc: è stato fermo a Sada per quasi due giorni, e si temeva che la lunga sosta fosse preludio a un ritiro, invece no. Fede ha rialzato le vele e già fa 9 nodi, è fuori dal golfo della Coruna, vede Finisterre e l'Atlantico, si lancia in un inseguimento virtuale della flotta ormai lontana, ma con risvolti concreti: ci sono altre barche ripartite dopo stop tecnici e sono in zona con lui, quindi in ballo ci può essere l'obiettivo di evitare l'ultimo posto...

ANDY PENDIBENE
E' arrivato a La Coruna all'una di stanotte. A terra lo ha accolto Giovanna Valsecchi, il co-skipper di Pegaso Italian Navy 883. Dall'Italia intanto è partito un nuovo albero: la Marina Militare (il cui coinvolgimento anche emotivo a supporto del proprio navigatore è uno degli effetti collaterali della vicenda) ha inviato un camion in Spagna (foto in questa pagina). Ma insieme all'albero è partita anche una grande carica che gli amici e gli appassionati stanno cercando di trasferire a Pendibene: la possibilità (tutta da vedere e tra mille difficoltà) che possa rialberare Pegaso, ripartire, finire la prima tappa e quindi essere pronto alla seconda verso Guadalupe, prende la forma di una bella storia, di una piccola-grande impresa di mare, e come tale stimola a partecipare e a tifare. Vedremo come andrà a finire, e vi daremo gli ulteriori aggiornamenti.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA MARINA MILITARE
PEGASO 883 DISALBERA MA RIENTRA A LA CORUNA (SPAGNA)
Durante la regata Mini Transat, al terzo giorno di regata, il sottocapo Andrea Pendibene al timone della barca Pegaso 883 della Marina Militare ha incontrato delle condizioni meteo marine particolarmente critiche che hanno causato difficoltà a numerose imbarcazioni.

La barca della Marina militare ha, usando un termine tecnico, “disalberato”: l’albero si è spezzato rendendo impossibile continuare la regata, senza tentare una riparazione d’emergenza.

Lo skipper della Marina ha deciso di non accettare l’offerta del comitato di regata di abbandonare l’imbarcazione ed essere recuperato, ma ha voluto continuare la regata.

La sua abilità ha permesso alla barca di entrare a La Coruna ieri sera approntando una velatura di emergenza e riuscendo a navigare in condizioni estreme, a lenta andatura e con mare mosso.

In porto a La Coruna lo aspettava la co-skipper di Pegaso 883, Giovanna Valsecchi in attesa che dalla sezione velica di La Spezia arrivi un albero di riserva in dotazione per tentare di far ripartire Pegaso entro le 72 ore concesse dal regolamento della regata.


Pegaso, pazza idea: nuovo albero!

Commenti

Urania Sailing Team (non verificato)

Forza Andrea sei stato in mare anche con noi, sappiamo ciò di cui sei capace, sappi che La Sez. Velica di Cagliari è con te!! anche la Sardegna... vai avanti come un treno!!!

Paolo M. (non verificato)

Stiamo seguendo con tutta la famiglia questa affascinante e difficile regata, e i suoi colpi di scena : vorrei dire GRAZIE alla intera redazionedi SAILY per il lavoro che state facendo e per seguire tutti gli italiani in regata. Ci mettete competenza e cuore e ci fate seguire tutto con passione. E poi siste gli unici a farlo...continuate così!

Alfonso (non verificato)

Grazie a tutta la redazione di Saily: grazie alla vostra professionalita' e passione ci permettete di seguire queste bellissime regate.