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13/03/2015 - 17:06

E' un cargo delle Isole Marshall diretto in Brasile

Matteo racconta dalla nave

ESCLUSIVO: AL TELEFONO CON MATTEO MICELI - Da bordo del cargo Aramon in rotta per Salvador de Bahia - LINK VIDEO


AL TELEFONO CON MATTEO DALLA NAVE ARAMON 13.3.15 ORE 19:30
"Stamattina stavo regolando il pilota automatico, perchè la barca andava troppo all'orza, ero già di bolina, e penso proprio mentre stavo lavorando al pilota ho perso la chiglia, perchè quando lìho resettato e mi sono rimesso in andatura la barca ha continuato a inclinarsi... ha scuffiato, e poi si è girata sottosopra.

"Cappottato sottosopra ho pensato subito alla Mora... l'ho fatta uscire dalla sua abitazione, l'ho messa da una parte e ho cominciato a vedere tutta la roba necessaria da portare sull'autogonfiabile. Sono riuscito e rientrato tre volte dalla barca rovesciata per prendere il più possibile, mi sono fatto tanti tagli e abrasioni sulle braccia e sulle gambe. La Mora purtroppo non l'ho più trovata...

"Ho dovuto abbandonare la barca, poi adesso sono sull'Aramon, il comandante e il suo secondo hanno fatto un ottimo lavoro, ma non c'è stato verso di poter recuperare la barca. Dall'autogonfiabile sono salito a bordo, ho salvato solo due sacche della roba presa.

"La barca abbandonata ha in funzione un tracking che durerà almeno un mese, speriamo in qualche modo di recuperarla... Ho legato bene vicino al piedino dell'entrobordo un trasmettitore tracking, sperando che rimanga lì e che ci continui a trasmettere la posizione per ritrovarla...

"Sto piangendo, come piangevo alla partenza, uguale. E mi rode il culo!"


AGGIORNAMENTI 13.3.15 ORE 17:30
Matteo Miceli salvo e recuperato a bordo di una nave che farà rotta per Salvador de Bahia in Brasile. La barca abbandonata rovesciata ma non a rischio di affondamento. E' tenuta sotto controllo per organizzare un recupero. La gallina dello skipper dispersa nel naufragio. Le lacrime del navigatore, che vede sfumare la grande impresa del giro del mondo in solitario. La solidarietà del mondo della vela

Una delle navi nelle vicinanze, dirottata sulla posizione del naufrago italiano, riesce ad avvicinarsi e con successo recupera a bordo Matteo Miceli. E' Aramon, un cargo con bandiera delle Isole Marshall, diretto a Salvador de Bahia in Brasile, non molto distante dal punto del recupero. L'arrivo in Brasile è previsto per le ore 12 UTC di martedi 17 marzo.

Matteo Miceli in lacrime sulla nave che lo ha salvato dopo il naufragio del suo Eco 40 in mezzo all'oceano Atlantico. E' il momento più difficile del 145° giorno del suo giro del mondo Roma Ocean World, in solitario senza scalo nè assistenza, e in autosufficienza alimentare ed energetica, con le uova delle sue galline, con l'orto biodinamico nella cabina del Class 40. Tutto l'impianto e il sogno di concludere l'impresa è andato in frantumi alle 11 circa ora italiana di oggi venerdi 13 marzo.

IL RACCONTO DEGLI AMICI COLLEGATI CON MATTEO
Valerio Brinati, l'uomo ovunque della sfida di Miceli, quello col telefono acceso 24 ore su 24, quello dei consigli, delle soluzioni, degli interventi, del coraggio. E' a Fiumicino insieme ad altri velisti e amici, quando stamattina parla con Matteo. Lo skipper racconta che ha strane difficoltà con il timone. La barca sembra rispondere male, aveva una tendenza a girare e richiedeva eccessiva compensazione del timone. Inizialmente Matteo attribuisce la colpa al pilota automatico. Ma forse è questo il primo segnale che la chiglia ha qualche problema.

Quando gli amici provano a richiamare Matteo, il satellitare non risponde. Quindi alle 11:30 circa arriva da Bari l'avviso di emergenza, per l'accensione del sistema di soccorso EPIRB di Eco 40, la barca di Matteo. Il primo telefono che squilla è proprio quello di Valerio Brinati, contitolare con Matteo del Cantiere D'Este, e compagno di mille navigazioni, compresa una traversata atlantica ARC.

L'EPIRB attivato è un segnale inequivocabile, gli amici di Matteo sbiancano. Non è da lui, non è un comportamento da Matteo, lui che chiama tante volte al giorno, per ogni piccolo dettaglio. Avrebbe chiamato prima, se non l'ha fatto deve trattarsi di una emergenza grave. Da Bari chiedono istruzioni, e Brinati conferma e lancia l'allarme. Viene diramato un SOS e partono i soccorsi.

Quello che è accaduto è il rovesciamento repentino, in pochi secondi, della barca che ha perso la chiglia. Non si sa se la chiglia si è rotta per l'urto con una balena o con un oggetto sommerso, o per cedimento di qualche suo elemento. Ma Matteo non racconta di aver sentito urti.

Poco dopo arriva a Brinati la telefonata di Matteo. Nel frattempo il navigatore è riuscito ad aprire la zattera e salirci a bordo. Quindi è tornato a più riprese a bordo dello scafo rovesciato, immergendosi, per recuperare il telefono dal quale sta chiamando. Rassicura: sta bene, ha 12 litri d'acqua, cibo e attrezzatura per pescare. Non è in pericolo di vita. Ma è anche affranto per la sorte della sua singolare compagna di viaggio sin dalla partenza: la gallina "Mora" (l'altra gallina, la "Bionda", era morta in Oceano Indiano): ha tentato di farla uscire dalla sua cabina dopo il naufragio, ma poi non l'ha più ritrovata...

IL RECUPERO A BORDO DELLA NAVE
Una delle navi nelle vicinanze, dirottata sulla posizione del naufrago italiano, riesce ad avvicinarsi e con successo recupera a bordo Matteo Miceli. E' Aramon, un cargo con bandiera delle Isole Marshall, diretto a Salvador de Bahia in Brasile, non molto distante dal punto del recupero. L'arrivo in Brasile è previsto per le ore 12 UTC di martedi 17 marzo.

Il racconto della telefonata di Matteo ai suoi amici e al suo staff di terra, una volta a bordo della nave, è toccante: nel pianto dirotto dello skipper c'è tutta la storia di questa impresa, preparata da almeno 4 anni, durata 145 giorni, tre oceani, Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin, Capo Horn, tempeste e bonacce, avarie e riparazioni, barbe lunghe e brevi messaggi video quasi ogni giorno. Una rotta seguita da migliaia di persone, appasionati e tifosi del modo di vivere la vela di Matteo Miceli, e già presenti con centinaia di barche nella grande festa il giorno della partenza da Riva di Traiano.

Non è il primo salvataggio atlantico a bordo di una nave per Matteo Miceli. Nel 2010 mentre tentava il record da Dakar a Guadalupa su un piccolo catamarano non cabinato, insieme al compagno Tullio Picciolini, il cat si rovesciò e i due furono tratti in salvo da una nave da carico che li portò alle Canarie.

Molti i messaggi che arrivano a Matteo, direttamente, sulla sua pagina Facebook, o sui vari post dei social network dove la notizia sta facendo il giro. E molti anche i messaggi giunti alla redazione di Saily, dopo che siamo stati i primi stamattina a dare la notizia. Nelle prossime ore ulteriori aggiornamenti e dettagli.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA GUARDIA COSTIERA
Nella giornata di oggi il Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma ha coordinato il soccorso a favore del velista Matteo Miceli dopo che la sua imbarcazione a vela si è capovolta durante la navigazione nell’Oceano Atlantico, a circa 600 miglia nautiche dal Brasile. La richiesta di soccorso è giunta alla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma che, dopo aver localizzato l’unità, ha provveduto ad allertare le autorità marittime brasiliane competenti nell’area e a dirottare il mercantile Aranon, battente bandiera delle Marshall Islands, in navigazione nella zona, per prestare soccorso. All’arrivo del mercantile, il velista era a bordo della zattera di salvataggio, in buone condizioni di salute. L’uomo, partito il 19 ottobre scorso dal porto di Riva di Traiano in provincia di Roma, era impegnato in una traversata in solitaria a bordo della sua nuova barca Eco 40. Attualmente si trova a bordo del mercantile Aranon che dirige verso il porto di Salvador in Brasile, dove giungerà il prossimo 17 marzo.
Roma 13.03.2015




BREKING NEWS 13.3.15 ORE 14:30
Eco 40, la barca di Matteo Miceli, ha perso la chiglia in condizioni meteomarine tranquille. Barca rovesciata. Matteo in salvo e al sicuro sulla zattera autogonfiabile, legato alla barca. Soccorsi già allertati, si stanno dirigendo verso il navigatore italiano. Il mare e il vento restano calmi nell'area. Al momento dell'incidente Miceli era a nord dell'Equatore e indicato a due settimane dall'arrivo - PRESTO ALTRI AGGIORNAMENTI

www.saily.it/it/video/miceli-satellite-il-mio-capo-horn">http://www.saily.it/it/video/miceli-satellite-il-mio-capo-horn">QUI IL VIDEO CON LA TELEFONATA DI MATTEO MICELI ALPASSAGGIO DI CAPO HORN


Noooooo! Non ci voleva! Ecco la prima reazione di tutti alla notizia che arriva in redazione come un fulmine a ciel sereno. Matteo si è rovesciato, ma è al sicuro, sano e salvo, i soccorsi allertati, lui è sulla zattera e collegato alla barca rovesciata, con la quale fa la spola per recuperare tutto il possibile.

Anche la "famosa" gallina che Matteo ha a bordo, è stata liberata dalla sua cabina da Matteo al momento del ribaltsamento. Però adesso lo skipper ne avrebbe perse le tracce. il motivo del naufragio apparentemente sarebbe un cedimento della chiglia che ha causato il rovesciamento dello scafo. La barca comunque galleggia e non è al momento a rischio di affondamento.

La posizione della barca al momento del naufragio è Latitudine 1.64 Nord e Longitudine 28.27 Ovest. Una nave da carico che si trova a circa 20 miglia dalla posizione di Miceli è stata deviata dalla sua rotta e sta dirigendo per incrociare il velista romano.

Matteo Miceli sta bene e a bordo della zattera dispone di cibo e acqua, due telefoni satellitari e ha attivato il segnalatore di posizione di emergenza che viene seguito dallo staff di terra. La sua unica preoccupazione al momento è che la nave possa raggiungerlo prima del buio della sera.

Seguiranno a breve altre notizie e aggiornamenti.

www.saily.it/it/node/7933/edit">http://www.saily.it/it/node/7933/edit">QUI IL VIDEO CON LA TELECRONACA EMOZIONANTE DELLA PARTENZA DI MATTEO

Commenti

Francesca (non verificato)

Noooooooooooooo! Dopo tutta questa faticaccia e momenti critici in un mare meno familiare ed amico, quando ormai il peggio era passato ed il tempo per accoglierti all'arrivo a Riva di Traiano è sempre meno... questa brutta battuta d'arresto non è giusta. Peccato per il record Matteo ma con quello che hai fatto hai già dimostrato tutto quello che avevi progettato. Ora noi tutti speriamo solo che la nave in soccorso arrivi il prima possibile e vi mette all'asciutto te e la Mora. Aspettiamo tue news prima della notte. Un abbraccio Matteo

Lodovico dell'Otti. (non verificato)

capisco Matteo la tua rabbisa, la tua delusione per questa tragica disavventura. Son cose che posso accadere a chi intraprende imprese come la tua, sei sano e salvo, la tua barca forse potrà essere recuperata, anche per capire come cavalo si è persa il bulbo. Sei giovane e avrai la possibilità di compiere altre imprese importanti. Con la mia stima e simpatia, Lodovico dell'Otti (vecchio velista oramai a terra) Mi dispiace invece per la tua "compagna" !!! Si sarà sicuramente trovata a disagio, sola, in mezzo all'Atlantico. Poverina........

Fabrizio Triches (non verificato)

Che peccato, era ormai così vicino a casa e tutti ci stavamo preparando per accoglierlo. Mi dispiace perché immagino quanto ci si possa sentire tristi in momoneti come questi. Forza Matteo!

Claudio Cupellini (non verificato)

Alla "Mora" e alla "Bionda" Onore e Clamore per due galline che hanno sfidato il mondo! Propongo quantomeno targa commemorativa a Riva di Traiano! Grande Matteo Miceli!!!! Il tuo messaggio ecosostenibile è arrivato comunque!

Luca Frascari (non verificato)

Grande lo stesso, hai comunque realizzato un sogno, capisco che ti rode il c..., ma son sicuro che ci riproverai, un abbraccio Luca

Giabot (non verificato)

Comunque una bella impresa, seguita con affetto e passione da tanti velisti. Anche questa volta, mancò la fortuna, non il Valore. Forza Matteo!

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