News | Regata > Vela Oceanica
23/05/2014 - 10:26
Tripletta con 30 nodi per il più francese dei navigatori italiani
Tripletta con 30 nodi per il più francese dei navigatori italiani
Giancarlo Pedote,
lui vince sempre
lui vince sempre
Tripletta di maggio con 30 nodi per il più francese dei navigatori italiani, a Trinité-sur-Mer. Il fiorentino domina dalla partenza all’arrivo la Mini en Mai con Prysmian ITA 747. Condizioni dure: vento e mare formato. Ottimo 5° all'esordio per un altro italiano, Andrea Fornaro - GUARDA IL VIDEO DELL''ARRIVO
Giancarlo Pedote, il più francese dei marinai e navigatori italiani, sicuramente il minista più forte al mondo in circolazione, per continuità, regolarità, preparazione, organizzazione. Ormai il “sistema Pedote” è un pacchetto che nel mondo Mini 650 può essere preso come riferimento da tutti (barca compresa, e infatti c’è chi comincia a varare altre barche “senza prua”).
Sappiamo che Giancarlo sta cercando sponsor per progetti anche più grandi e non è un mistero la sua voglia di Vendée Globe. Successi netti e sontuosi come questa Mini en Mai, condotta con padronanza dal primo all’ultimo miglio, possono servire a far capire di che pasta è fatto Pedote. Una carta sulla quale puntare a occhi chiusi.
E già che ci siamo, va sottolineato il quinto posto, quasi all'esordio nel club dei ministi che contano, su in Bretagna, per l'altro italiano Andrea Fornaro. Occhio a questo ragazzo, un altro che viene dalla filiera della crescita dei velisti italiani e che dimostra come il salto verso la via francese all'oceano sia possibile anche da noi. Basta volerlo e provarci, preparandosi al meglio, come Andreas sta facendo con molta applicazione da qualche anno. Benvenuto nel club.
DIARIO DI BORDO MINI EN MAI
Una meteo incerta e un percorso non definito hanno segnato la partenza di questa nuova regata organizzata da la Société Nautique de La Trinité-sur-Mer, che ha preso il via martedì 20 maggio alle 14.08 nella Baia di Quiberon, in un regime di venti di 12-14 nodi a O-SO.
Gli skipper hanno lasciato il porto con in mano un bollettino meteo incerto e 6 percorsi finali possibili, disegnati dal direttore di regata Yves Le Blévec per far fronte proprio all’incertezza meteo. Al fine di poter osservare fino all’ultimo l’evoluzione delle condizioni, la direzione di corsa ha fissato in partenza solo una parte iniziale del percorso (16 mn nella Baia di Quiberon e 90 di passaggio dalle Isole Glenan fino a Belle-Ile) riservandosi di poter scegliere in seguito, in base alle previsioni, il tragitto finale, che è stato comunicato agli skipper al loro passaggio a Belle-Ile.
Il primo a passare da Belle-Ile e a ricevere quindi il percorso finale è stato Giancarlo Pedote che, dopo una notte di venti leggeri (5-10 nodi dal settore Est) e quindi puntigliose e puntuali regolazioni, ha segnalato il suo passaggio al rilevamento alle 9:29 e 45 secondi.
Con già un vantaggio di 6,5 miglia accumulato sul secondo, Giancarlo ha potuto prendere il via per le 310 miglia restanti, scendere verso l’Isola di Ré (con passaggio sotto il famoso ponte) e ritorno alla Trinité sur Mer passando per la Jument.
Considerando i due BMS (“Bulletin météorologique spécial”, i bollettini meteo che annunciano condizioni che possono presentare dei pericoli per la navigazione), uno al nord dell’isola di Groix e l'altro nel sud della Gironda, la direzione ha infatti scelto di completare il percorso di regata facendo scendere gli skipper a sud, dove i venti previsti non erano superiori ai 30 nodi.
“I due BMS hanno, come previsto, un po’ ridotto il nostro campo d’azione, ma le previsioni meteo ci consentono comunque di proseguire la regata. Se le previsioni a Nord sono molto variabili, a Sud la situazione si è stabilizzata, permettendoci di far scendere gli skipper fino all’Isola di Ré”. Ha dichiarato Yves Le Blévec annunciando la sua scelta.
La seconda notte ha segnato una nuova decisione della direzione di corsa: la riduzione del percorso finale con l’eliminazione del passaggio alla Jument prima del rientro a la Trinité-sur-Mer.
Come annunciato, i venti sono iniziati progressivamente ad aumentare, fino a raggiungere i 30 nodi con raffiche superiori, mentre le condizioni del mare sono peggiorate: una situazione che in alcuni casi ha causato e in altri casi contribuito all’abbandono di numerosi skipper.
A metà pomeriggio di mercoledì, erano già 18 gli abbandoni dichiarati, che sono saliti a 24 giovedì mattina: due terzi della flotta ha dovuto o deciso di lasciare il campo di regata e rientrare in porto.
Yves Le Blévec, ha così commentato quanto avvenuto nel corso della prima regata da lui diretta: “Le condizioni di navigazione non sono piacevoli, ma questo fa parte della regata. E’ comunque certo che è meglio fermarsi piuttosto che mettersi in difficoltà. Tutte le decisioni sono rispettabili e noi le rispettiamo.”
Giancarlo è passato sotto il ponte dell’Isola di Ré alle 5:45 di giovedì mattina, dopo una notte di manovre in un mare agitato da forti raffiche di vento. Ha potuto iniziare poi la risalita verso il porto di arrivo spinto da venti di 18-20 nodi da S-SO che sono tornati ad aumentare nel corso della mattinata fino a raggiungere i 40-45 nodi.
Dopo sole 5 ore e mezzo era all’Ile d’Yeu, ed alle 17.04 ha tagliato il traguardo, vincendo la sua terza regata dell'anno, su tre disputate.
ANDREA FORNARO, CHE BEL QUINTO POSTO
Quinto classificato l'altro italiano presente alla Mini en Mai, Andrea Fornaro a bordo di Sideral 857, alla sua prima esperienza in solitario in oceano e già perfettamente a proprio agio a bordo del suo Mini.
IL PRIMO VIDEO CON I COMMENTI ALL'ARRIVO
Giancarlo Pedote, il più francese dei marinai e navigatori italiani, sicuramente il minista più forte al mondo in circolazione, per continuità, regolarità, preparazione, organizzazione. Ormai il “sistema Pedote” è un pacchetto che nel mondo Mini 650 può essere preso come riferimento da tutti (barca compresa, e infatti c’è chi comincia a varare altre barche “senza prua”).
Sappiamo che Giancarlo sta cercando sponsor per progetti anche più grandi e non è un mistero la sua voglia di Vendée Globe. Successi netti e sontuosi come questa Mini en Mai, condotta con padronanza dal primo all’ultimo miglio, possono servire a far capire di che pasta è fatto Pedote. Una carta sulla quale puntare a occhi chiusi.
E già che ci siamo, va sottolineato il quinto posto, quasi all'esordio nel club dei ministi che contano, su in Bretagna, per l'altro italiano Andrea Fornaro. Occhio a questo ragazzo, un altro che viene dalla filiera della crescita dei velisti italiani e che dimostra come il salto verso la via francese all'oceano sia possibile anche da noi. Basta volerlo e provarci, preparandosi al meglio, come Andreas sta facendo con molta applicazione da qualche anno. Benvenuto nel club.
DIARIO DI BORDO MINI EN MAI
Una meteo incerta e un percorso non definito hanno segnato la partenza di questa nuova regata organizzata da la Société Nautique de La Trinité-sur-Mer, che ha preso il via martedì 20 maggio alle 14.08 nella Baia di Quiberon, in un regime di venti di 12-14 nodi a O-SO.
Gli skipper hanno lasciato il porto con in mano un bollettino meteo incerto e 6 percorsi finali possibili, disegnati dal direttore di regata Yves Le Blévec per far fronte proprio all’incertezza meteo. Al fine di poter osservare fino all’ultimo l’evoluzione delle condizioni, la direzione di corsa ha fissato in partenza solo una parte iniziale del percorso (16 mn nella Baia di Quiberon e 90 di passaggio dalle Isole Glenan fino a Belle-Ile) riservandosi di poter scegliere in seguito, in base alle previsioni, il tragitto finale, che è stato comunicato agli skipper al loro passaggio a Belle-Ile.
Il primo a passare da Belle-Ile e a ricevere quindi il percorso finale è stato Giancarlo Pedote che, dopo una notte di venti leggeri (5-10 nodi dal settore Est) e quindi puntigliose e puntuali regolazioni, ha segnalato il suo passaggio al rilevamento alle 9:29 e 45 secondi.
Con già un vantaggio di 6,5 miglia accumulato sul secondo, Giancarlo ha potuto prendere il via per le 310 miglia restanti, scendere verso l’Isola di Ré (con passaggio sotto il famoso ponte) e ritorno alla Trinité sur Mer passando per la Jument.
Considerando i due BMS (“Bulletin météorologique spécial”, i bollettini meteo che annunciano condizioni che possono presentare dei pericoli per la navigazione), uno al nord dell’isola di Groix e l'altro nel sud della Gironda, la direzione ha infatti scelto di completare il percorso di regata facendo scendere gli skipper a sud, dove i venti previsti non erano superiori ai 30 nodi.
“I due BMS hanno, come previsto, un po’ ridotto il nostro campo d’azione, ma le previsioni meteo ci consentono comunque di proseguire la regata. Se le previsioni a Nord sono molto variabili, a Sud la situazione si è stabilizzata, permettendoci di far scendere gli skipper fino all’Isola di Ré”. Ha dichiarato Yves Le Blévec annunciando la sua scelta.
La seconda notte ha segnato una nuova decisione della direzione di corsa: la riduzione del percorso finale con l’eliminazione del passaggio alla Jument prima del rientro a la Trinité-sur-Mer.
Come annunciato, i venti sono iniziati progressivamente ad aumentare, fino a raggiungere i 30 nodi con raffiche superiori, mentre le condizioni del mare sono peggiorate: una situazione che in alcuni casi ha causato e in altri casi contribuito all’abbandono di numerosi skipper.
A metà pomeriggio di mercoledì, erano già 18 gli abbandoni dichiarati, che sono saliti a 24 giovedì mattina: due terzi della flotta ha dovuto o deciso di lasciare il campo di regata e rientrare in porto.
Yves Le Blévec, ha così commentato quanto avvenuto nel corso della prima regata da lui diretta: “Le condizioni di navigazione non sono piacevoli, ma questo fa parte della regata. E’ comunque certo che è meglio fermarsi piuttosto che mettersi in difficoltà. Tutte le decisioni sono rispettabili e noi le rispettiamo.”
Giancarlo è passato sotto il ponte dell’Isola di Ré alle 5:45 di giovedì mattina, dopo una notte di manovre in un mare agitato da forti raffiche di vento. Ha potuto iniziare poi la risalita verso il porto di arrivo spinto da venti di 18-20 nodi da S-SO che sono tornati ad aumentare nel corso della mattinata fino a raggiungere i 40-45 nodi.
Dopo sole 5 ore e mezzo era all’Ile d’Yeu, ed alle 17.04 ha tagliato il traguardo, vincendo la sua terza regata dell'anno, su tre disputate.
ANDREA FORNARO, CHE BEL QUINTO POSTO
Quinto classificato l'altro italiano presente alla Mini en Mai, Andrea Fornaro a bordo di Sideral 857, alla sua prima esperienza in solitario in oceano e già perfettamente a proprio agio a bordo del suo Mini.
IL PRIMO VIDEO CON I COMMENTI ALL'ARRIVO
francesco geraci (non verificato)
Uffa Fox (non verificato)