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01/12/2013 - 13:19
Mini Transat, un finale incredibile
Mini Transat, un finale incredibile
Marie supera Pedote
Il mistero dei 2 nodi
Il mistero dei 2 nodi
!--paging_filter--strongEpilogo pazzesco della Mini Transat più lunga della storia. Dopo 3600 miglia in vantaggio, Giancarlo Pedote è superato nella notte da Benoit Marie, che va 2 nodi più veloce. I possibili motivi: manca lo spi grande, o avaria. Gianca non mollare! A bordo con lui tutta l'Italia della vela. Arrivo verso le 23/strong!--break--br /
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strongdi Fabio Colivicchi/strongbr /
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Mini a chi? Mini Transat un corno: è lunga, la più lunga, infinita. Ed è emozionante, la più emozionante, da trattenere il respiro. La dodicesima Mini Transat della storia, vissuta in gran parte sotto il “governo” e la dominazione del navigatore italiano Giancarlo Pedote e del suo Prysmian 747, il “magnum” con la prua tonda e il baglio enorme, già vincitore nel 2011. Diciotto giorni su diciotto in testa, con l’eccezione di poche ore di sorpasso momentaneo del rivale di sempre, Benoit Marie. Non è un caso che proprio i due velisti, amici e compagni di centinaia di allenamenti in questi ultimi due anni, abbiano dato vita al match race di testa, tenendo una media straordinaria e una condotta di gara, dalla rotta alla gestione delle forze e delle barche, praticamente gemella. Con una sensazione di potenza da parte di Prysmian, almeno in certe condizioni, che non ammetteva rivali.br /
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Ma nell’ultima notte di gara, quella decisiva, è successo qualcosa. Proprio nel momento più importante Pedote rallenta, Marie accelera, e all’alba lo supera, di slancio. Guadalupa è a 150 miglia e il francese, al rilevamento delle 8, ha 8 miglia di vantaggio sull’amico rivale italiano. Benoitmarie.com 667, altro Mini 650 sensazionale, alla terza Mini e vincitore dell’edizione 2009, naviga parallelo a Prysmian 747, praticamente stessa prua quindi stesso angolo al vento, ma è più veloce di 1,5-2 nodi. Due nodi! I conti tornano: ecco dov’è la rimonta impensabile di Marie su Pedote, che solo 30 ore fa aveva 47 miglia di vantaggio, sbriciolate.br /
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Quale il motivo tecnico di questa differenza? Il 667 è una barca veloce e questo si sa ed è ampiamente dimostrato. Le condizioni specifiche che le due barche stanno incontrando in queste ore sono praticamente il sogno di ogni velista in Atlantico: 16-18 nodi di aliseo, quasi in poppa, un gran lasco con mure a sinistra. Ciò per cui la maggior parte dei Mini 650 è progettata: le andature portanti. Ma perché Prysmian, pure più largo e più recente di Benoitmarie.com, va più lento in queste condizioni?br /
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Esperti, navigatori e appassionati si interrogano, e circolano ipotesi. Una in particolare, rilanciata dal freelance italo francese Christophe Julliand, tra i più attenti a seguire le vicende dei Mini 650, e ripresa da un blog di ex mini-transatisti, sul quale pochi giorni fa proprio David Raison, il progettista e costruttore di 747, la barca di Giancarlo, che ha anche portato alla vittoria nel 2011, ha scritto che il rallentamento in poppa fa pensare che Pedote non abbia o non possa usare lo spinnaker o gennaker grande, la vela giusta per queste condizioni. L’ipotesi è collegata al fatto che 747 è una barca davvero diversa dalle altre, e per esprimere la sua potenza devastante ha bisogno di angoli al vento sempre più stretti degli avversari. La poppa o il lasco molto largo, insomma, non sono l’andatura ideale di Prysmian. Il guaio, il guaio grosso, è che questa andatura è capitata esattamente nelle ultime 48 ore di gara!br /
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Quindi colpa dello spi o della poppa? E se fosse altro? La mancanza di comunicazioni dirette può solo far immaginare il motivo per cui una barca va due nodi meno dell’altra, in parallelo. Possono esserci problemi alla chiglia, ai timoni, al bompresso, all’albero o all’attrezzatura, che costringono a un’andatura più lenta e prudente. Lo sapremo solo quando le barche di testa saranno avvistate a largo di Guadalupa. Vedremo le foto e potremo capire. Ma intanto ci sono ancora almeno 10 ore di lotta, che deve restare aperta!br /
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Perdere una Mini Transat dominata per una poppa finale? Ma è possibile? Nella vela oceanica tutto, proprio tutto è possibile. Chiedete a Jonathan McKee o Sam Manuard o a Riccardo Apolloni… Ma proprio perché i colpi di scena, uniti alla storia lunghissima sono la cifra della Mini Transat 2013, ecco che noi non ci stiamo, a questo finale. Giancarlo non deve mollare, in questo momento, spi o non spi, sulla sua barca non è solo ma siamo almeno in venti o trentamila, tutti i velisti regatanti d’Italia. Un finale coraggioso, degno di una grande Mini Transat. Prossimi rilevamenti alle 12, alle 16 e alle 20. Quest'ultimo sarà probabilmente decisivo. Perchè a quell'ora è probabile che i due mini di testa siano a circa 10-20 miglia dall'arrivo, forse raggiunti dalle barche dell'organizzazione. Nelle ultime 10 miglia il rilevamento sarà ogni 10 minuti. Ci rivediamo qui su Saily stasera e stanotte, per l'ultimo supporto a Giancarlo!br /
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A spingere Giancarlo, simbolicamente, anche Michele Zambelli che guadagna una posizione ed è 9° tra i Proto, imitato da Alberto Bona, 9° tra i Serie. Una grande squadra, una grande vela. Forza Giancarlo fino alla fine!br /
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strongAGGIORNAMENTO ORE 12/strongbr /
Marie prende ancora altre 3 miglia, e porta il vantaggio su Pedote a 11. Ma la notizia vera è il forte rallentamento. Cala il vento e cala la velocità, che si fa simile: 7 nodi e mezzo per Marie, 7,2 per Pedote. Il rallentamento ha altre coseguenze: alle 12 la distanza dal traguardo è di 113 miglia (124 per Pedote), e se la media cala l'orario di arrivo slitta. Probabile che il taglio della linea capiti nel cuore della notte in Italia (verso le 3), corrispondente alle 22 in Guadalupa. Il primo avvistamento delle barche, e si spera le prime immagini, si puà immaginare intorno alle 18-20 ora locale, corrispondenti alle 23-01 italiane. Secondo me non è finita. E per voi? Arrivederci al rilevamento delle 16, salvo breaking news.br /
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strongAGGIORNAMENTO ORE 16/strongbr /
Purtroppo altro piccolo passo avanti per Benoit Marie, adesso a +14,9 miglia, e ripresa della velocità sui 10 nodi. Unica buona notizia: la velcità rilevata alle 16 vede Prysmian in leggero vantaggio: 10,2 nodi, contro i 10 nodi del francese, che è a 71 miglia dal traguardo (86 miglia per Pedote). Bisogna crederci fino alla fine e ogni segnale è buono. Giancarlo comunque grande.br /
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strongAGGIORNAMENTO ORE 20/strongbr /
Un'apparente contraddizione: la velocità di Pedote superiore di 0,2 nodi, ma il vantaggio di Marie aumenta ancora, e arriva al massimo: 17,3 miglia. Il francese è a 32 miglia dalla linea del traguardo, e un vantaggio lungo oltre la metà di questa distanza. Forse è venuto il momento di ammettere - con il contorno di considerazioni ben immaginabili - che il sucesso nella Mini Transat per Giancarlo Pedote è sfumato. L'arrivo del primo verso le 23, quello del secondo, a questa distanza, un'ora e mezza dopo. Meno male per il navigatorr fiorentino che in banchina ad attenderlo troverà Stefanuia, sua moglie, con il piccolissimo Aurelio!br /
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Giancarlo P. Segatel (non verificato)