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25/09/2013 - 15:17
XXXIV America's Cup: duello finale
XXXIV America's Cup: duello finale
Tutto o niente!
!--paging_filter--strongEra accaduto solo due volte (1920 e 1983) che la Coppa America si decidesse allo spareggio. Una volta ha vinto il defender, un'altra lo sfidante. E stasera chi vince? Ecco attese, scenari, protagonisti e previsioni della regata delle regate! - GUARDA QUI LA DIRETTA CHE SCRIVERA' LA STORIA/strong!--break--br /
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Va in onda la regata delle regate, la superfinale, dove il vincitore prende tutto. Oracle USA contro Emirates Team New Zealand. Jimmy Spithill contrl Dean Barker, Ben Aisnlie contrl Ray Davies. Larry Ellison contro Grant Dalton. Chi è più forte, più ricco, più veloce, più bravo al gioco chiamato America's Cup, che è vela ma anche - e forse soprattutto - tanto altro?br /
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La risposta, che ciascuno di voi può costruirsi sulla base di quanto successo finora, è meno facile di quanto di creda, e sarà data solo dalla regata di stasera, dalle 22 italiane, in una San Francisco dal volto consueto: 20 nodi tra Alcatraz e Treasure Island. Oltre alla storia, al trofeo, alla gloria, c'è - come sempre in Coppa - il futuro in gioco. Che Coppa sarà, dove, con quali barche, quali nazioni, quali protagonisti.br /
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strongLE ULTIME DA SAN FRANCISCO E LA CREW LIST/strongbr /
Gli storici studiosi della coppa sono scatenati: la finale di stasera ha implicazioni per la carriera dei due skipper protagonisti. Jimmy Spithill, il più giovane timoniere a vincere il trofeo nel 2010, in caso di successo vincerebbe la sua tredicesima regata di America’s Cup, superando il mitico Harold S. “Mike” Vanderbilt al terzo posto di questa classifica. I primi due sono Russell Coutts (il suo “capo” oggi a Oracle) con 14 vittorie e Dennis Conner con 13.br /
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Per Dean Barker è la quarta coppa, la terza al timone a tempo pieno, esordì da giovane promessa nel 2000 sostituendo Coutts nell’ultima regata contro Luna Rossa (si era già sul 4-0 e Barker vinse la quinta e decisiva per il trionfo), ma le successive non ebbero tanta fortuna, nel 2003 (sconfitta in casa da Alinghi) e nel 2007 (sconfitta ancora da Alinghi a Valencia). Molti ritengono che questa sia forse l’ultima occasione per Dean, ormai non più astro nascente: se vincesse sarebbe un eroe e si guadagnerebbe i galloni per guidare la difesa, in caso di sconfitta invece il suo futuro in coppa sarebbe in forte discussione.br /
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strongAmerica’s Cup Skippers/timonieri con più vittorie/strongbr /
strong1./strongRussell Coutts (NZL) – 14-0 (1995, 2000, ’03)br /
strong2./strongDennis Conner (USA) – 13-10 (17-10 including 1974 role as starting helmsman for emCourageous/em)br /
strong3./strongJimmy Spithill (AUS) – 12-8 (2010, ’13)br /
strong4./strongHarold S. “Mike” Vanderbilt (USA) – 12-2 (1930, ’34, ’37)br /
strong5./strong Dean Barker (NZL) – 11-20 (2000 (1 race), ’03, ’07, ’13)br /
strong6./strongCharlie Barr (SCO) – 9-0 (1899, 1901, ’03)br /
strong7./strongEmil “Bus” Mosbacher (USA) – 8-1 (1962, ’67)br /
strong8./strongHenry “Hank” Haff (USA) – 5-0 (1887, ’95)br /
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LE FORMAZIONI DEI DUE EQUIPAGGIbr /
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strongORACLE TEAM USA Crew List/strongbr /
Skipper: Jimmy Spithill (9), Tactician: Ben Ainslie (12), Strategist: Tom Slingsby (10), Wing trimmer: Kyle Langford (8), Jib trimmer: Joe Newton (5), Off-side trimmer: Rome Kirby (4), Grinders: Shannon Falcone (1), Joe Spooner (2), Jono MacBeth (3), Gillo Nobili (6), Simeon Tienpont (7)br /
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strongEmirates Team New Zealand Crew List/strongbr /
Skipper/helmsman: Dean Barker (14), Tactician: Ray Davies (10), Wing Trimmer: Glenn Ashby (3), Trimmer: James Dagg (9), Bow: Adam Beashel (2), Pit: Jeremy Lomas (8), Pedestal 1: Chris Ward (7), Pedestal 2: Rob Waddell (11), Pedestal 3: Grant Dalton (6), Pedestal 4: Chris McAsey (5), Float/Grinder: Derek Saward (12)br /
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A parte la considerazione, già fatta su Saily, della presenza di due italiani su Oracle (Gilberto Nobili e Shannon Falcone), c’è una osservazione che ha preso corpo nel corso della prodigiosa rimonta di Oracle. Il team del defender USA ha una età media più bassa dell’equipaggio sfidante, e in più ha scelto di affidarsi a grandi talenti della vela olimpica. Questo porta a considerare Oracle come “il nuovo”, mentre ETNZ rappresenta tutto sommato una generazione di sfide neozelandesi, destinata a cedere il passo a nuove leve. Un discorso che non toglie suspance (anzi) alla grande finale di oggi. Vincerà l’esperienza dei neozelandesi o il talento più giovane degli americani?br /
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strongPREVISIONI DI VENTO PIU’ FORTE DI IERI/strongbr /
Il vento per la super sfida è atteso tra 20 e 25 nodi, un po’ più di ieri. La componente del vento forte può aggiungere spettacolo e sorprese al duello, perché le raffiche possono avere ripercussioni sul prevedibile corpo a corpo in partenza (ieri ne abbiamo avuto due esempi), oppure dare filo da torcere ai timonieri e agli equipaggi nel cosiddetto boat-handling, la gestione e il controllo dei potentissimi catamarani AC72. Con vento forte, dopotutto, sono avvenute la famosa ingavonata di ETNZ contro Luna Rossa, con le due prue sott’acqua e due uomini a mare, la quasi scuffia sempre di ETNZ, altre piccole o grandi avarie capitate a Luna Rossa, ai kiwi e in misura minore a Oracle. Statisticamente il defender è quello che sembra avere la barca più affidabile, e anche questo è un segno della preparazione e del lavoro dello shore team.br /
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strongCOME PUO’ VINCERE NEW ZEALAND/strongbr /
Se lo chiedono in tanti, i tifosi e simpatizzanti che hanno assistito alla dilapidazione del grande vantaggio di 8-1. Se Oracle oggi è più veloce di circa 1 nodo di velocità media su mezzora di regata, come si può batterla? La partenza aggressiva può essere una risposta, ma Dean Barker non è forse l’interprete più adatto, soprattutto contro una volpe del match racing come occhio di ghiaccio Spithill. Ma va comunque tentata, come nella seconda regata di ieri. Se ETNZ riesce a essere davanti alla boa 1, il controllo di poppa può essere più facile di quello di bolina, come si è visto. Qui rientra in ballo il corpo a corpo: se non riesce a stare avanti di puro passo e marcare l’avversario, lo sfidante deve dare battaglia sul piano del match race (cosa che ieri è mancata quando ETNZ ha virato prima di incrociare con mure a dritta…). Resta la possibilità di fare la propria regata, da velisti e ancor più marinai, seguire buoni e scarsi e andare dalla parte giusta, anche separandosi da Oracle. Cosa fattibile però solo in caso di vantaggio, perché se invece fossero gli americani davanti, il marcamento su ETNZ sarebbe asfissiante, come già mostrato da Ben Ainslie.br /
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strongCOME PUO’ VINCERE ORACLE/strongbr /
Si potrebbe dire che a Oracle basta fare ciò che ha fatto nelle ultime 7 regate vinte di seguito. Partire davanti o vicino, attaccare al momento giusto se indietro e marcare assiduamente se davanti: il resto lo fa tranquillamente il famoso nodo in più di passo. Difficile che Oracle possa pensare a strategie diverse da questa condotta.br /
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Vedremo probabilmente una regata con barche molto vicine, ma potrebbe anche uscirne fuori uno spareggio alla va o la spacca, cioè le due barche che sono alla pari e si separano andando a cercare fortuna con vento e corrente. Tuttavia i gate obbligano comunque i due equipaggi a ritrovarsi: si tratta di capire se anche con rotte lontane e diverse le barche resteranno vicine, o se uno dei due prenderà un vantaggio decisivo. Di sicuro la bolina e la seconda poppa saranno decisive, perché chi avrà un buon margine alla boa 3 può avere la regata in tasca.br /
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strongPROTAGONISTI/strongbr /
Di Spithill e Barker abbiamo detto. Dei tattici: fatto fuori Kostecki è iniziata la rimonta Oracle e questo la dice lunga sulla qualità del fuoriclasse Ben Ainslie e del suo lavoro in coppia con Tom Slingsby. Ray Davies non è stato altrettanto brillante e invece proprio adesso, con la barca un po’ più lenta dell’avversario, ci sarebbe bisogno delle sue intuizioni, dovrebbe provare a fare il “Torben Grael”… Ma in questo sta uno dei maggiori limiti delle regate degli AC72, brevi e veloci: difficile che la tattica estrema possa fare la differenza, anzi difficile che possa essere persino applicata. Qui è tutto un mordi e fuggi, e si deve ragionare in velocità.br /
Anche Grant Dalton è atteso alla prova (sarà a bordo): se vince conferma la sua aura di condottiero dei mari, ma se perde dopo aver illuso, allora anche la sua testa rischia di cadere in eventuali sfide kiwi. Il che renderebbe persino improbabile una immediata sfida neozelandese, visto che non ci sono ricambi pronti di livello e di grido. A meno di pensare a un clamoroso rientro in patria di Russell Coutts, magari con Brad Butterworth e Tom Schnakemberg… Ma questa non è solo fantavela, è più probabilmente archeo-vela, anche vista l’età dei protagonisti e il tipo di barche sulla scena.br /
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strongDOVE SI REGATA SE VINCE ELLISON/strongbr /
Si diceva che voleva smettere, che sarebbe stata la sua ultima coppa, ma se la vince ancora? Larry Ellison potrà essere poco simpatico, avrà vinto la coppa in tribunale, ma se dovesse difenderla anche grazie ai suoi miliardi, dove organizzerebbe la prossima edizione. Con San Francisco la rottura è notevole, l’insuccesso finanziario e di pubblico non è stato cancellato dallo show finale della rimonta e dello spareggio. C’è l’opzione Newport, ma il clima negli USA sulla coppa non è proprio entusiasta. Allora ecco che potrebbero tornare di attualità location alternative, esotiche o in grado di garantire una cornice di pubblico. Un emirato arabo, un ritorno a Valencia, l’Italia. L’opzione italiana fu fatta dallo stesso Ellison dopo la vittoria del 2010 e potrebbe tornare d’attualità, e i contatti (pur tra alti e bassi) con Napoli e Venezia sono attivi.br /
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strongCHALLENGER OF RECORD/strongbr /
Luna Rossa pronta in caso di vittoria kiwi, si sa da tempo. Ma se vince Oracle? Difficile pensare ad Artemis. C’è nell’aria una sfida russa (con Gazprom), ma forse non come COR. Potrebbe scendere in campo Ben Ainslie in persona, da trionfatore, lanciando una sfida britannica al “suo” stesso trofeo… Ma ci potrebbe anche essere una fase di imbarazzante mancanza di sfide, almeno in attesa di conoscere le intenzioni di Ellison sulle future regole, a partire dalla barche.br /
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strongGUARDA QUI LA DIRETTA DELLA REGATA-SPAREGGIO CHE VALE LA XXXIV AMERICA'S CUP/strongbr /
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