Storia | Regata > Coppa America
07/09/2013 - 18:18
Oracle corre, ma ETNZ è imbattibile: 2-0
Oracle corre, ma ETNZ è imbattibile: 2-0
La Coppa America
è già in viaggio per Auckland?
è già in viaggio per Auckland?
Avvio spettacolare, come sperato: prestazioni molto simili. Prima regata "vera", con sorpassi e contro-sorpassi! Spithill aggressivo, Kostecki ispirato, gli americani ce la mettono tutta... Ma la corazzata All Blacks è un mostro che spinge il trofeo verso casa. VIDEO: RIVEDI LE REGATE
di Fabio Colivicchi
Oracle 0, Emirates Team New Zealand 2. Messa così, e con il -2 che pesa sul groppone del defender, l'America's Cup numero 34 sembra aver già preso la strada per Auckland. Ma guai a fidarsi delle apparenze. Il day 1 della sfida che vale la storia è stato sorprendente. ETNZ ha vinto ma ha dovuto sudare soprattutto nella prima regata. L'idea che ci si è fatti dopo le prime due prove è che la distanza tra gli AC72 di ETNZ e Oracle è la minima tra quelle viste in acqua finora (ETNZ-Luna Rossa, Luna Rossa-Artemis). Le barche hanno velocità molto vicine, e quello che fa la differenza sono le manovre e la maggiore capacità di tenere a lungo il foiling dei kiwi. Per qualche istante ETNZ ha fatto foiling anche di bolina...
Spettacolare la prima regata, dopo una partenza aggressiva di Spithill (per quanto può esserla con queste barche), il lato di poppa è stato tutto con gli scafi molto vicini, arrivati quasi a sfiorarsi al cancello di poppa e poi subito dopo, quando Oracle ha attaccato da sottovento (chiedendo anche l'intervento degli Umpire che hanno dati bandiera verde). Dopo due virate nella bolina, colpo di scena: Oracle incrocia davanti a ETNZ! La Coppa in cassaforte sembra apertissima più che mai. Si continua a virare e fare un vero match race, poi ETNZ trova il momento e il salto di vento giusto per contro-sorpassare Orascle. Da quel momento i neozelandesi restano in testa e aumentano il vantaggio andando a tagliare per l'1-0. Vittoria si ma di misura. Impossibile distrarsi, gli americani sono vivi.
Si attende una seconda regatas ancora combattuta e invece arriva un match piatto, una specie di fotocopia di quelli con Luna Rossa, gli sfidandi se ne vanno quasi subito e il defender non può far altro che stare a guardare. A volte sembra quasi che Team New Zealand abbia riserve di velocità ed energia da immettere nel corso della regata, come un extra di accelerazione, e a quel punto l'avversario è annichilito.
Grant Dalton smanetta sul grinder e sotto al casco, tra le rughe, si intravede il ghigno: dopo questa prima giornata della XXXIV America's cup, la Coppa è un po' più vicina all'Hauraki Gulf. I neozelandesi devono vincere altre 7 regate per portarla a casa. Gli americani, ancora 11...
ALLA VIGILIA...
Dite che è tutto scontato? Che qualcuno ha già vinto in partenza? Dite che, anche in Coppa, come già nella Louis Vuitton Cup, non si vedrà vera vela, vero match racing, ma solo la corsa folle dei supercata, belli in se stessi ma vuoti nel confrono se troppo lontani? Fate voi. Noi crediamo che - dal momento che si parla di Coppa America e che per esperienza nella storia di questo trofeo le sorprese sono all'ordine del giorno - sia meglio andare a vedere. Da stasera, tra poco, qui sotto.
L'OPINIONE DI GARY JOBSON
E' uno dei guru della vela USA e dell'America's Cup, di cui è anche commentatore tv. In un suo articolo oggi sul sito della Coppa Jobson ha fatto il punto sulla sfida, con alcune interessanti idee. Ha citato un ufficioso confronto virtuale tra Oracle e ETNZ, secondo il quale le velocità delle due barche sarebbero "quasi uguali" in poppa, ma i kiwi manovrano molto meglio e questo darebbe loro un vantaggio ad ogni strambata, stimato incirca una lunghezza. Prevedendo una Coppa molto lunga, gli americani potrebbero imparare e colmare il gap nel corso dei successivi match.
Il percorso di 10 miglia prevede un solo lato di bolina, e la bolina sempre secondo le analisi vrtuali sarebbe l'andatura preferita dal defender. Jobson prevede anche che nel corso delle varie regate si arriverà a vedere anche foiling di bolina, se la velocità superasse i 30 nodi.
La partenza sarà sempre più importante. Jobson ritiene (un po' controcorrente rispetto al grosso degli osservatori) che vedremo grande battaglia in partenza, e arriva a prevedere che Spithill vinca la maggior parte degli start. Ci saranno parecchie proteste ma difficilmente penalità.
I tattici: preferito di Jobson è John Kostecki su Oracle: è nato e cresciuto nella baia di San Francisco e difficilmente sbaglia una chiamata tattica. Ray Davies, il tattico di Dean Barker, ouò però contare sui consigli di Dee Smith, asso americano a sua volta cresciuto a San Francisco.
L'importanza della Coppa resta la stessa di semrpe: chi vince decide dove, quando e come correre la prossima edizione, e tutti si chiedono come sarà il futuro. Secondo Gary entrambi i contendenti hanno già un piano e un eventuale sfidante pronto a presentare la sfida appena conosciuto il vincitore. Nel caso di ETNZ, noi sappiamo che questo sarà Luna Rossa.
Una nota di colore abbastanza significativa colta dallo statunitense Jobson (che è stato anche presidente della federvela USA): sul waterrfront di San Francisco ci sono più tifosi neozelandesi che americani...
RIVEDI ENTRAMBE LE REGATE 1-2 DEL PRIMO GIORNO DI COPPA!
di Fabio Colivicchi
Oracle 0, Emirates Team New Zealand 2. Messa così, e con il -2 che pesa sul groppone del defender, l'America's Cup numero 34 sembra aver già preso la strada per Auckland. Ma guai a fidarsi delle apparenze. Il day 1 della sfida che vale la storia è stato sorprendente. ETNZ ha vinto ma ha dovuto sudare soprattutto nella prima regata. L'idea che ci si è fatti dopo le prime due prove è che la distanza tra gli AC72 di ETNZ e Oracle è la minima tra quelle viste in acqua finora (ETNZ-Luna Rossa, Luna Rossa-Artemis). Le barche hanno velocità molto vicine, e quello che fa la differenza sono le manovre e la maggiore capacità di tenere a lungo il foiling dei kiwi. Per qualche istante ETNZ ha fatto foiling anche di bolina...
Spettacolare la prima regata, dopo una partenza aggressiva di Spithill (per quanto può esserla con queste barche), il lato di poppa è stato tutto con gli scafi molto vicini, arrivati quasi a sfiorarsi al cancello di poppa e poi subito dopo, quando Oracle ha attaccato da sottovento (chiedendo anche l'intervento degli Umpire che hanno dati bandiera verde). Dopo due virate nella bolina, colpo di scena: Oracle incrocia davanti a ETNZ! La Coppa in cassaforte sembra apertissima più che mai. Si continua a virare e fare un vero match race, poi ETNZ trova il momento e il salto di vento giusto per contro-sorpassare Orascle. Da quel momento i neozelandesi restano in testa e aumentano il vantaggio andando a tagliare per l'1-0. Vittoria si ma di misura. Impossibile distrarsi, gli americani sono vivi.
Si attende una seconda regatas ancora combattuta e invece arriva un match piatto, una specie di fotocopia di quelli con Luna Rossa, gli sfidandi se ne vanno quasi subito e il defender non può far altro che stare a guardare. A volte sembra quasi che Team New Zealand abbia riserve di velocità ed energia da immettere nel corso della regata, come un extra di accelerazione, e a quel punto l'avversario è annichilito.
Grant Dalton smanetta sul grinder e sotto al casco, tra le rughe, si intravede il ghigno: dopo questa prima giornata della XXXIV America's cup, la Coppa è un po' più vicina all'Hauraki Gulf. I neozelandesi devono vincere altre 7 regate per portarla a casa. Gli americani, ancora 11...
ALLA VIGILIA...
Dite che è tutto scontato? Che qualcuno ha già vinto in partenza? Dite che, anche in Coppa, come già nella Louis Vuitton Cup, non si vedrà vera vela, vero match racing, ma solo la corsa folle dei supercata, belli in se stessi ma vuoti nel confrono se troppo lontani? Fate voi. Noi crediamo che - dal momento che si parla di Coppa America e che per esperienza nella storia di questo trofeo le sorprese sono all'ordine del giorno - sia meglio andare a vedere. Da stasera, tra poco, qui sotto.
L'OPINIONE DI GARY JOBSON
E' uno dei guru della vela USA e dell'America's Cup, di cui è anche commentatore tv. In un suo articolo oggi sul sito della Coppa Jobson ha fatto il punto sulla sfida, con alcune interessanti idee. Ha citato un ufficioso confronto virtuale tra Oracle e ETNZ, secondo il quale le velocità delle due barche sarebbero "quasi uguali" in poppa, ma i kiwi manovrano molto meglio e questo darebbe loro un vantaggio ad ogni strambata, stimato incirca una lunghezza. Prevedendo una Coppa molto lunga, gli americani potrebbero imparare e colmare il gap nel corso dei successivi match.
Il percorso di 10 miglia prevede un solo lato di bolina, e la bolina sempre secondo le analisi vrtuali sarebbe l'andatura preferita dal defender. Jobson prevede anche che nel corso delle varie regate si arriverà a vedere anche foiling di bolina, se la velocità superasse i 30 nodi.
La partenza sarà sempre più importante. Jobson ritiene (un po' controcorrente rispetto al grosso degli osservatori) che vedremo grande battaglia in partenza, e arriva a prevedere che Spithill vinca la maggior parte degli start. Ci saranno parecchie proteste ma difficilmente penalità.
I tattici: preferito di Jobson è John Kostecki su Oracle: è nato e cresciuto nella baia di San Francisco e difficilmente sbaglia una chiamata tattica. Ray Davies, il tattico di Dean Barker, ouò però contare sui consigli di Dee Smith, asso americano a sua volta cresciuto a San Francisco.
L'importanza della Coppa resta la stessa di semrpe: chi vince decide dove, quando e come correre la prossima edizione, e tutti si chiedono come sarà il futuro. Secondo Gary entrambi i contendenti hanno già un piano e un eventuale sfidante pronto a presentare la sfida appena conosciuto il vincitore. Nel caso di ETNZ, noi sappiamo che questo sarà Luna Rossa.
Una nota di colore abbastanza significativa colta dallo statunitense Jobson (che è stato anche presidente della federvela USA): sul waterrfront di San Francisco ci sono più tifosi neozelandesi che americani...
RIVEDI ENTRAMBE LE REGATE 1-2 DEL PRIMO GIORNO DI COPPA!
Attilio (non verificato)
fcolivicchi
fcolivicchi
marcello luigi (non verificato)
Alberto (non verificato)
fcolivicchi